Non ci crederete: dopo aver derubato la Grecia nel nome del debito, dopo aver ridotto l’Italia in condizioni tragiche, una delle voci dell’Unione europea dell’euro – la BCE a guida francese – vorrebbe azzerare i debiti. Ovviamente, la Commissione europea a guida tedesca si oppone. In Italia Mario Draghi, l’uomo delle privatizzazioni liberiste, sembra diventato improvvisamente keynesiano. C’è o no da ridere?
Una notizia veramente interessante la leggiamo sul quotidiano on linea INVESTIOREOGGI. Il titolo dell’articolo già dice tutto:
“BCE rivoluzionaria tra lancio di una ‘bad bank’ e ipotesi di cancellazione del debito”.
La Bad bank, per definizione, “è una banca che riceve beni svantaggiosi (beni che hanno perso il loro valore) e prestiti dannosi (debiti che difficilmente verranno saldati) da parte di altri istituti di credito e organizzazioni”. E ancora: “Le bad bank vengono create ad hoc dagli istituti bancari in difficoltà che non riescono a smaltire grandi quantità di crediti deteriorati. Con questa operazione le banche si sdoppiano e cedono parte del proprio portafoglio a nuove società che aiutano gli istituti di credito a smaltire le perdite derivanti da crediti anomali, tossici e difficilmente esigibili (Wikipedia).
Insomma, l’Unione europea azzererebbe i debiti dell’Eurozona.
“La BCE – leggiamo su INVESTIREOGGI – trasformerebbe tutti i titoli di stato detenuti in una sorta di maxi-bond perpetuo o a lunghissima scadenza, pretendendo dai debitori emittenti un interesse annuo molto basso. I debiti formalmente resterebbero tali per gli stati, ma questi non dovrebbero preoccuparsi di rinnovarli alla scadenza e la loro spesa per interessi diminuirebbe significativamente, migliorando i conti pubblici nazionali. Inoltre, con il passare degli anni sarebbe l’inflazione a smaltirne il peso rispetto ai Pil, rendendoli sempre più insignificanti”.
Insomma, l’emergenza Coronavirus avrebbe smantellato tutti gli schemi economici e finanziari che, fino ad oggi, hanno contrassegnato la vita dell’Unione europea dell’euro.
Ma le cose stanno proprio così? Su quotidiano Il Messaggero leggiamo una tesi opposta:
“La Commissione UE non sta lavorando ad ipotesi di una band bank europea sullo smaltimento dei crediti deteriorati delle banche e afferma che su questo aspetto l’Unione dispone già di un ‘ampio armamentario di strumenti e regole’. Lo ha chiarito un Portavoce dell’esecutivo comunitario, Daniel Ferrie, interpellato su un articolo del Financial Times secondo cui la BCE avrebbe avviato discussioni su questa possibilità, incontrando la contrarietà della Commissione”.
Ma guarda un po’ che combinazione: la BCE, Banca Centrale Europea, presieduta dalla francese Christine Lagarde, lascia trapelare l’ipotesi di una cancellazione dei debiti. E sempre per caso – anche se di questo non si parla quasi mai – scopriamo che la Francia ha oggi un debito pubblico lievemente maggiore di quello dell’Italia.
Attenzione: il debito pubblico della Francia ha superato quello italiano in un periodo molto ristretto. In parole più semplici, la Francia, oggi, ha un’economia più ‘incasinata’ dell’economia italiana: e questo nonostante sia stata avvantaggiata in modo incredibile dal gioco dell’Avanzo primario che, invece, ha fortemente penalizzato l’Italia! Per non parlare dello sfruttamento, da parte della stessa Francia, di 14 Paesi dell’Africa.
Insomma: la Francia, oggi, è messa malissimo: forse peggio dell’Italia. I Gilet Gialli ne sono la dimostrazione ‘plastica’.
La proposta – che di certo non è estranea ai vertici della BCE espressione della Francia – e la replica piccata della Commissione europea controllata dalla Germania danno la misura dello sfascio dell’Unione europea dell’euro. Fermo restando che l’eliminazione dei debiti, da parte della BCE, sarebbe il primo provvedimento intelligente e corretto da parte dell’Unione europea, non sfugge agli osservatori un dato politico non certo secondario: quando a soffrire per i debiti era la Grecia, in Europa non gliene fregava niente a nessuno: anzi prima le banche (soprattutto le banche tedesche) e poi la stessa Germania si sono catapultate sulla stessa Grecia per depredarla.
La stessa cosa è avvenuta all’Italia. Da quando è iniziata la disgrazia della moneta unica europea l’Italia è stata scientificamente derubata: ogni anno, con il perverso gioco dell’Avanzo primario, hanno tolto all’Italia poco più di 35 miliardi di euro (da quando c’è l’Euro l’Italia, di solo Avanzo primario, ha perso 700 miliardi di euro!); centinaia di importanti aziende italiane sono state svendute a soggetti esteri (una svendita fatta passare per “investimenti esteri in Italia”: un’offesa all’intelligenza degli italiani!); per non parlare dello smantellamento dell’IRI.
La truffa del debito pubblico ha travolto l’Italia. A fine 2011, quando è arrivato il Governo Monti – imposto al nostro Paese dalla Troika – il debito pubblico italiano era pari a mille e 800 miliardi di euro. Oggi, dopo nove anni di incredibili sacrifici imposti all’Italia (pensiamo solo all’IMU e ai criminali tagli alla sanità pubblica: tutti soldi tolti all’Italia e finiti nei forzieri tedeschi), il debito pubblico italiano si avvicina a 2 mila e 500 miliardi di euro.
Non c’è bisogno di essere economisti per capire che l’Unione europea ha truffato l’Italia facendo crescere il debito pubblico e facendo aumentare gli interessi che il nostro Paese paga ogni anno sullo stesso debito pubblico.
Ora che i problemi di debito pubblico cominciano a mordere la Francia – che comunque mantiene un livello economico di vita di gran lunga superiore a quello dell’Italia – il debito non va più bene e bisogna azzerarlo! E chi è che dice questo? La francese Lagarde!
Questa notizia, apparentemente positiva, è in realtà l’ennesima dimostrazione di un’Unione europea che va azzerata prima dei debiti. Un’unione europea dove l’unico valore che conta è il denaro! E dove i provvedimenti si assumono a convenienza: se c’è da derubare la Grecia (già fatto) e l’Italia (con il MES, magari ricompensando chi aiuterà a compiere questa ‘missione’), tutto si può fare; se il debito pubblico travolge la Francia, no, le regole adottate per Grecia e Italia non valgono più!
Non va meglio all’Italia. Dove, da qualche tempo, gli ‘europeisti’ nostrani – quelli che hanno distrutto l’Italia insieme con l’Unione europea – hanno scoperto che il ‘salvatore della patria’ non potrà che essere Mario Draghi. E chi è Mario Draghi? Il liberista che, subito dopo Tangentopoli, ha ‘pilotato’ le privatizzazioni in Italia, privando il nostro Paese di asset strategici (a cominciare dall’IRI).
Ricordiamoci che, negli anni ’90, asset che davano ricchezza all’Italia intera sono stati ceduti a privati per favorire Germania e Francia, che volevano lo smantellamento delle Partecipazioni statali italiane (e lo vogliono ancora: tant’è vero che ENI e Finmeccanica sono costantemente sotto attacco).
Come già ricordato, asset strategici dell’Italia, o sono passati in mani straniere, o sono passati a privati (che hanno sostenuto e sostengono la mala-politica).
Ma Draghi non è stato solo l’uomo delle privatizzazioni. E’ stato anche al vertice della Banca d’Italia, in assoluto l’istituzione più antimeridionale della storia della Repubblica italiana. Alla Banca d’Italia, della quale Draghi è stato uno dei protagonisti, il Sud Italia deve lo smantellamento del proprio sistema creditizio di riferimento, fatto a pezzi e utilizzato per salvare alcune banche del Centro Nord Italia.
Draghi è stato tra i protagonisti di una lunghissima stagione che ha portato al tramonto dell’economia italiana. A noi hanno raccontato che non siamo stati bravi a fare crescere il Pil; in realtà, era tutto uno scenario monetario che non potava che mettere in difficoltà un’economia italiana dove le imprese sono state sistematicamente taglieggiate, ora dall’Unione europea, ora dal Fisco.
Ebbene, alla fine di questo ‘giro’, Draghi, da ‘lupo del liberismo’ si trasforma in ‘agnellino keynesiano’ e, in quanto tale, il ‘salvatore’ di un’Italia che lui stesso ha contribuito ad affossare.
Tutto questo è credibile?
E’ credibile che la Ue dell’euro rinneghi se stessa perché lo vuole la Francia?
E’ possibile che Draghi sia diventato l’uomo della provvidenza in Italia?
Foto tratta da Quotidiano.net
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