Buoni spesa a Sant’Agata di Militello: niente Nutella per i bambini e proteste di chi non ha ricevuto nulla

14 aprile 2020

Per motivi che ci sfuggono, al Comune di Sant’Agata di Militello il Comune avrebbe vietato l’acquisto di certi beni alle famiglie che hanno usufruito dei buoni spesa. Proteste davanti gli uffici del Comune di famiglie che non hanno ricevuto i buoni spesa  

di Teresa Frusteri

Hai diritto ai buoni spesa? Se sì e vivi a Sant’Agata di Militello ricordati che è il Comune che decide cosa devi mangiare e, soprattutto, cosa non devono mangiare i tuoi bambini, perché l’amministrazione comunale-Grande Fratello si intrufola in casa tua e mette a dieta i tuoi figli…

Stiamo scherzando? Purtroppo, no. Se ne sono resi conto, tra amarezza e stupore, i cittadini di Sant’Agata Militello – Comune della provincia di Messina – che hanno usufruito dei buoni spesa alla vigilia di Pasqua. Ebbene, quando si sono recati nei supermercati “convenzionati” per fare la spesa hanno scoperto che, con  blocchetti distribuiti dal Comune per i bisognosi, si possono acquistare solo alimenti di prima necessità.

Nessuno pretendeva di acquistare caviale o champagne, ma neanche si sarebbero aspettati che, una volta giunti alle casse, gli facessero posare la Nutella o le merendine per la colazione dei bambini! E che dire del no alla carta igienica?

Tutto fatto apposta? Non crediamo proprio. Piuttosto, una gestione alla Cimabue, il simpatico protagonista di una pubblicità televisiva di qualche anno fa, diventato famoso perché, quando faceva una cosa, ne sbagliava due…

Sarebbe interessante capire il motivo ‘psicanalico’ di certe proibizioni. Ma come gli viene in testa – per giunta nel periodo delle vacanza pasquali – di vietare ai bambini un po’ di Nutella o qualche merendina?

La verità è che tutta la gestione di questa vicenda, da parte del Comune, è stata un po’ imbarazzante per le persone che, in questo difficile momento, sono andate a rimpinguare, loro malgrado, la lista dei bisognosi.

Troppa confusione, insomma. La distribuzione dei buoni, ad esempio. L’assegnazione, in base al bando, sarebbe dovuta avvenire tramite la Protezione civile, che avrebbe dovuto recapitare a casa i buoni spesa. Invece sono stati distribuiti al Comune. Il risultato è che tanta gente si è accalcata presso gli uffici comunali. Morale: il Comune, che avrebbe dovuto evitare gli assembramenti…

In atto c’è molto malcontento perché circa 120 persone, indigenti che hanno fatto richiesta dei buoni, non hanno ancora ricevuto nulla. Nel momento in cui scriviamo alcune famiglie stanno protestando con forza davanti agli uffici comunali, tanto da dover essere richiesto l’intervento dei carabinieri.

Il Comune di Sant’Agata di Militello ha ricevuto un contributo di 95 mila 738,83 euro dallo Stato e circa 75 mila dalla Regione per interventi di solidarietà a da assegnare alle​ famiglie​ in stato di bisogno. Secondo molti cittadini questi aiuti sono stati gestiti male.

Sarà importante che i consiglieri comunali di buona volontà, con interrogazioni e richieste di accesso agli atti, chiedano all’amministrazione comunale la rendicontazione relativa alla spesa di queste somme e informino i cittadini. Questo, oggi, causa emergenza Coronavirus, si può fare pubblicando i ‘numeri’ sulla rete.

P.s.

La stessa cosa dovrebbe avvenire in tutti i Comuni della Sicilia.    

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