L’allarme lanciato dal presidente della Commissione Antimafia del Parlamento siciliano, Claudio Fava, è importantissimo. La crisi economica generata dal Coronavirus non deve diventare un’occasione, per la mafia, per fare proseliti. Bisogna assolutamente impedirlo. Comuni, Regione e Stato si diano da fare
L’allarme lo lancia il presidente della Commissione Antimafia del Parlamento siciliano, Claudio Fava:
“Le periferie del Sud, soprattutto delle aree più depresse, stanno diventando autentiche polveriere sociali. I sindaci, troppe volte lasciati soli, non possono fronteggiare questa emergenza senza strumenti adeguati e senza l’aiuto concreto della Regione e dello Stato. Sempre più evidente è il rischio che le mafie approfittino della situazione utilizzando la loro liquidità per costruire un vero e proprio welfare criminale tra usura e corruzione. Anche gettando benzina sul fuoco della disperazione” (Blog Sicilia).
Le parole di Fava sono importanti, perché toccano una ‘corda’ che in Sicilia – ma anche in altre Regioni del Sud Italia – è piuttosto conosciuta: le mafie che, approfittando delle difficoltà in cui versano tantissime famiglie povere, intervengono in modo ‘disinteressato’ acquisendo benemerenze verso le stesse famiglie in difficoltà.
Dell serie: “Non c’è bisogno di assaltare i supermercati, pensiamo a tutto noi”.
Anche la spesa, in un momento come questo, può fare la differenza. Intanto i mafiosi non hanno né problemi di soldi, né di burocrazia. Intervengono direttamente. Il loro potrebbe essere un investimento: quando la crisi sanitaria finirà l’economia sarà un mezzo deserto e trovare un lavoro non sarà facile. E la mafia un ‘lavoro’ lo può offrire subito: e anche ben retribuito…
L’allarme lanciato da Fava, insomma, va raccolto subito non soltanto in questo frangente difficile – fare arrivare la spesa alle famiglie povere che non hanno nemmeno i soldi per mangiare – ma guardando oltre: e precisamente ai giorni in cui l’emergenza sanitaria sarò finita e bisognerà cominciare a guardarsi attorno per ricominciare a lavorare.
Il problema sollevato dal presidente della Commissione Antimafia siciliana è importante nel presente e, soprattutto, per le implicazioni sociali che potrebbero ‘disegnarsi’ nell’immediato futuro. Riguarda la Sicilia, ma anche altre Regioni del Sud.
Sarebbe veramente incredibile se la crisi del Coronavirus dovesse andare a rafforzare magia, ‘ndrangheta, sacra corona unita e camorra.
Il problema è enorme perché il Sud e la Sicilia erano in grande difficoltà economica prima dell’emergenza Coronavirus: ma ora lo saranno ancora di più.
Bisogna assolutamente impedire ai mafiosi di rialzare la testa.
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