Ieri 70esimo sabato di protesta in Francia. La paura del Coronavirus (in questo Paese – dato di ieri – si contano circa 3 mila e 600 contagi e 79 vittime) non ha fermato la protesta dei Gilet Gialli ancora una volta scesi in piazza per protestare contro Macron
Che Emmanuel Macron in Francia non sia molto amato in generale e non sia affatto amato dai ceti popolari è fuor di dubbio. Ma che in piena emergenza Coronavirus, fregandosene dei divieti, centinaia di persone (leggere Gilet Gialli) si ritrovino in piazza per protestare, beh, deve fare riflettere.
E’ quello che è successo ieri, Sabato 14 Marzo. Era, ieri, il 70esimo sabato di proteste. E i Gilet Gialli non sono rimasti in casa: magari non erano migliaia, ma centinaia: ma sono scesi in piazza per manifestare contro Macron.
Così, tanto per restare in cronaca, va detto che Macron non ha fermato la ‘macchina’ elettorale. Le scuole e le università francesi sono state chiuse, i trasporti ridotti: ma le urne, in Francia, restano aperte.
I maligni sussurrano che a votare andranno in pochi e che Macron potrebbe ridurre i ‘numeri’ di una sconfitta attesa.
Ma, al di là del voto, impressiona l’atteggiamento dei Gilet Gialli.
Perché, ovviamente, una volta che invadono le piazze, non possono diventare i padroni delle stesse piazze. Così migliaia di poliziotti, a propria volta, sono stati mandati nelle piazze.
Non sono mancati gli scontri. con lo sparo di lacrimogeni da parte della polizia contro i manifestanti.
L’ANTIDIPLOMATICO pubblica un articolo e un video.
Foto tratta da Wikipedia