Di scena è il Comune di Palermo. Che, fino d oggi, non ha ancora sospeso la ZTL, come hanno fatti altri Comuni italiani. I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle citano i casi dei Comuni di Roma, Spoleto e Caserta. Ancora Nadia Spallitta: a Palermo i bus pubblici sono stati sanificati?
Proprio ieri abbiamo scritto l’ennesimo articolo interrogandoci sulla ZTL di Palermo, la Zona a Traffico Limitato istituita per limitare la circolazione delle auto private e per incentivare il trasporto pubblico delle persone. Solo che in piena emergenza Coronavirus – a nostro modesto avviso – andrebbero evitati i mezzi di trasporto pubblico dove le persone si affollano.
Sbagliamo, o il Governo nazionale ci ha detto che dobbiamo uscire da casa solo per le strette necessità e – soprattutto – che dobbiamo evitare i luoghi affollati?
Stamattina, ad esempio, mentre passeggiavamo con il cane, abbiamo visto un piccolo bus dell’AMAT con tutti i sedili occupati e due o tre persone in piedi. Nessuno aveva la mascherina.
Ci chiediamo e chiediamo: è una cosa razionale?
Torniamo alla ZTL.
La risposta è arrivata dall’assessore comunale alla Mobilità, Giusto Catania, secondo il quale la competenza sulla ZTl è del Governo nazionale.
A Giusto Catania replica Nadia Spallitta, esponente dei Verdi siciliani, che nella vita fa l’avvocato. Lo fa con un post sulla pagina Facebook dal seguente titolo:
“Perché le ZTL notturne dovrebbero essere sospese con atto dell’Amministrazione -mentre non è necessario un intervento del Governo”.
“Di fronte alla grave crisi sanitaria ed economica – scrive Nadia Spallitta – considerata in questo momento l’illogicità di un invito ai cittadini ad utilizzare gli autobus pubblici (sono stati sanificati?) o i taxi condivisi, e proprio a tutela della loro salute, ritengo che il Sindaco dovrebbe sospendere, con sollecitudine, la ZTL notturna, evitando, per chi ha necessità di accedere a questa parte del territorio, la possibile promiscuità dei mezzi pubblici (sanificati?) o dei taxi. Lo troverei un provvedimento di buon senso”.
“II Sindaco – prosegue Nadis Spallitta – potrebbe intervenire, sospendendone gli effetti, con propria ordinanza, sia in forza del suo ruolo di massima autorità sanitaria, sia in applicazione dello stesso Codice della Strada, che avvalendosi dei suoi poteri di Ufficiale dello Stato. Inoltre considerando che l’atto (ZTL notturne) è stato adottato dalla Giunta , competente ai sensi dell’art.36 CdS – che lo ha modificato varie volte prima della versione definitiva – è ovvio che la stessa Giunta possa sempre modificarlo, revocarlo, sospenderlo”.
Insomma, l’assessore Giusto Catania è servito in punta di legge!
“A queste ragioni – scrive sempre l’esponente dei Verdi – si aggiungano quelle dell’economia in crisi, che dovrebbero indurre a scelte più adeguate all’attuale momento storico, dimostrando una vera vicinanza alle esigenze ed al dramma che gli operatori economici, nei diversi settori, stanno vivendo. Infine la ZTL notturna, a mio avviso, presenta numerosi profili di illegittimità:
a) è introdotta per un anno in via sperimentale. Ma le direttive adottate nel 1997 dal Ministero dei trasporti consentono ZTL sperimentali, solo per quei Comuni che non abbiano un Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU). E l’Amministrazione ha sempre sostenuto di avere adottato il PGTU, quindi non poteva adottare ZTL sperimentali per un anno.
b) i Comuni possono imporre tariffe per l’ingresso ed il transito nelle ZTL. Ma la tariffazione deve essere prevista dal PGTU e deve essere oggetto di apposita e specifica relazione tecnica che dimostri e che giustifichi quella tariffazione. Il nostro PGTU è fermo al 2013 e comunque non è stato aggiornato ed integrato, e di tale tariffazione per il transito notturno non c’è traccia. Inoltre alla delibera di Giunta (di adozione della ZTL notturna) non è allegata l’obbligatoria relazione tecnica. Quindi non si sa chi, perché e per quali obiettivi, applicando quali criteri, abbia ideato e stabilito queste tariffazioni, e ciò in violazione della citata circolare del 1997.
c) Nel 2019 sono state adottate dal MIT ulteriori direttive sulla disciplina della segnaletica, che appaiono tutte disattese (ad esempio, è illegittima la scritta “varchi attivi”). Eventuali ricorsi vedrebbero l’amministrazione soccombente”.
Sulla vicenda intervengono anche i tre consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, che contestano la risposta dell’assessore Giusto Catania. A loro avviso sono i Comuni che debbono sospendere la ZTL. E citano tre esempi:
quello di Roma dove la sindaca Virginia Raggi ha aperto la ZTL fino al 3 Aprile;
a Spoleto dove il Comune ha fatto la stessa cosa;
a Caserta dove il Comune ha fatto la stessa cosa.
“Pertanto alla luce di quanto sopra e di provvedimenti adottati già da altre amministrazioni comunali – sottolineano i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle – chiediamo ufficialmente al sindaco Leoluca Orlando di favorire misure di prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 e SOSPENDERE almeno fino al 3 aprile la ZTL”.
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