Grillini: a Roma con il PD, a Palermo ‘sfiduciano’ il sindaco Orlando (cioè il PD)…

9 marzo 2020

Lo sappiamo: con i grillini, ormai da tempo, siamo molti critici. Ma non è colpa nostra se sono contraddittori: e lo sono a Palermo, a Roma e a Bruxelles (dove hanno votato in favore della signora Merkel). Comunque la mozione di sfiducia al sindaco di Palermo è già un passo avanti. I nomi dei 18 consiglieri comunali che hanno firmato la mozione

Ci voleva lo scandalo dell’urbanistica e l’inchiesta della Magistratura per trovare, nel Consiglio comunale di Palermo, le firme per la mozione di sfiducia al sindaco della città, Leoluca Orlando.

La mozione è stata presentata nei mesi scorsi dai tre consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Antonino Randazzo, Concetta Amella e Viviana Lo Monaco. Ma non aveva trovato molti proseliti.

Ora la situazione si è sbloccata.

“Finalmente – scrivono in un comunicato i citati Antonino Randazzo, Concetta Amella e Viviana Lo Monaco – si è trovata la condivisione con gli altri consiglieri comunali di opposizione sulla mozione che il MoVimento 5 Stelle aveva già predisposto e proposto a fine novembre scorso. Nel pomeriggio sono state raggiunte le firme necessarie per la presentazione formale dell’atto al Presidente del Consiglio comunale. Con altri gruppi politici e singoli Consiglieri comunali si è raggiunta la piena condivisione di un nuovo documento che tiene conto anche dei gravissimi fatti di corruzione che nei giorni scorsi hanno investito l’Amministrazione comunale e due Consiglieri di maggioranza a Palermo, dello scandalo dei cimiteri e della cattiva gestione dei rifiuti nel capoluogo siciliano”.

In realtà, quello dei grillini è un atteggiamento un po’ contraddittorio: Orlando è un esponente del PD (ha preso la tessera) e loro, gli esponenti del Movimento 5 Stelle, a Roma governano con il PD…

Del resto, stamattina i deputati nazionali del Movimento 5 Stelle hanno chiesto lo stop alle sette tratte di Tram, cavallo di battaglia di Orlando: insomma, su Palermo i grillini fanno opposizione.

Sulla mozione di sfiducia intervengono anche i consiglieri comunali Giulia Argiroffi e Ugo Forello, eletti tra i grillini e oggi fuori dal Movimento (i due hanno dato vita al gruppo consiliare OSO).

“Visto il delicato momento che l’Italia e la nostra città stanno vivendo – scrivono Giulia Argiroffi e Ugo Forello – si è ritenuto opportuno rimandare il dibattito in aula con il Sindaco sui gravissimi fatti giudiziari che stanno scuotendo l’amministrazione. Sembra delinearsi una vera e propria zona d’ombra, nella burocrazia comunale, di cui il primo cittadino non può che essere politicamente responsabile. I fatti contestati dalla magistratura, oltretutto ruotano attorno a uomini di sua personale fiducia a cui Orlando stesso ha conferito e poi confermato incarichi delicati nonostante fossero già in corso procedimenti penali che avrebbero dovuto far scattare l’allarme interno”.

“Non si può far finta di nulla – concludono i due consiglieri comunali – di fronte al fatto che sugli atti più delicati di questa sindacatura Orlando, PRG e TRAM, pesano dubbi pesanti come macigni, in una città dalla dignità martoriata che non può accettare alcun ulteriore dubbio”.

Soddisfatta la battagliera consigliera comunale dell’UDC, Sabrina Figuccia:

“Sono pienamente soddisfatta che finalmente, dopo mesi di sollecitazioni a Sala delle Lapidi, la mozione di sfiducia a Orlando sia stata sottoscritta dal quorum di firmatari richiesto dal regolamento. Già in tempi non sospetti e prima ancora dei recenti boatos giudiziari, ho esortato i colleghi dell’opposizione a sottoscrivere quello che a mio parere è un atto dovuto al quale auspico possa seguire nei prossimi giorni l’endorsement responsabile e maturo degli stessi componenti della maggioranza, i quali prenderanno certamente atto della cattiva gestione e dell’inadeguatezza di questa amministrazione che da tempo ha raggiunto il capolinea. Mi aspetto meno giannizzeri orlandiani e più coerenza soprattutto davanti ai tantissimi palermitani stremati da tanto qualunquismo e da altrettanta incompetenza”.

Le firme raccolte sono 18, rispetto ai 40 consiglieri comunali. Ecco i nomi:

oltre ai già citati Antonino Randazzo, Viviana Lo Monaco, Concetta Amella, Giulia Argiroffi, Ugo Forello, ci sono le firme di Giulio Tantillo, Andrea Mineo, Fabrizio Ferrara, Roberta Cancilla, Igor Gelarda, Marianna Caronia, Elio Ficarra, Alessandro Anello, Francesco Paolo Scarpitano, Mimmo Russo, Cesare Mattaliano, Fabrizio Ferrandelli, Sabrina Figuccia.

Il sindaco può contare su quattro voti in più in suo sostegno (22 consiglieri comunali) rispetto ai 18 voti dell’opposizione.

A meno di colpi di scena, Orlando dovrebbe cavarsela. Ma è il contesto politico che si verrà a creare, che appannerà l’immagine del sindaco e, soprattutto, dei consiglieri comunali che lo sosterranno.

Orlando, il PD e, in generale, tutto il centrosinistra si troverà politicamente ‘schiacciato’ su un’inchiesta della Magistratura e uno scenario ancora tutto da decifrare, se è vero che potrebbero venire fuori altre storie.

La mozione di sfiducia, oltre mettere alla prova la maggioranza, punta a logorare Orlando e i suoi alleati, oggi in grande affanno. E anche a mettere in cattiva luce chi prenderà le difese di un’amministrazione comunale sempre più impopolare.

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