L’inchiesta sul Comune di Palermo: ricordate cos’hanno scritto qualche giorno fa quattro consiglieri comunali? “Verifica e ritiro degli atti che riportano la firma dei dirigenti coinvolti”. Ebbene, oggi mettiamo a disposizione dei nostri lettori un’interrogazione presentata un anno fa dai cinque consiglieri comunali grillini (oggi due di questi – Giulia Argiroffi e Ugo Forello – non fanno più parte di questo gruppo consiliare). E’ un documento importante al quale il Comune ha risposto
Stamattina dedichiamo il nostro Mattinale all’inchiesta che coinvolge il Comune di Palermo. O meglio, uno degli atti amministrativi più importanti sul quale quattro consiglieri comunali si sono impegnati a fare chiarezza. Cinque giorni fa, in un comunicato, Giulia Argiroffi, Ugo Forello, Fabrizio Ferrandelli e Cesare Mattaliano hanno scritto:
“Alla luce della gravità che sembra emergere, con particolare riferimento ad un sistema clientelare e corruttivo è assolutamente doverosa da parte nostra la richiesta, che avanzeremo ufficialmente nelle prossime ore, di sottoporre a revisione, verifica e ritiro gli atti che riportano la firma dei dirigenti coinvolti, compresi quelli che riguardano le nuove linee del Tram, il cui progetto andato a bando è stato redatto proprio dall’architetto Mario Li Castri, che ha anche presieduto la commissione di gara che ha individuato il soggetto vincitore dell’incarico pluri milionario”.
Ebbene, noi ci siamo ricordati che il 27 Marzo dello scorso anno il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione, con richiesta di risposta scritta, all’amministrazione comunale. In questa interrogazione che leggeremo e commenteremo insieme, vengono fuori i nomi del sindaco, Leoluca Orlando, dell’architetto Mario Li Castri, di altri dirigenti e funzionari comunali, del Segretario comunale, e di tanti professionisti coinvolti a vario titolo nella vicenda Tram.
Leggiamo l’interrogazione.
“Concorso internazionale di progettazione, con procedura aperta, per la progettazione del ‘sistema tram Palermo – fase II progetto generale e progetto I° stralcio
PREMESSO
che con Deliberazione di Giunta Comunale n. 67 del 04/04/2017 è stato indetto il concorso internazionale di progettazione due fasi, finalizzato ad individuare la migliore proposta per la realizzazione di nuove linee tranviarie, con la previsione di affidare successivamente al gruppo
di progettazione vincitore seguenti sevizi:
1. Progettazione di fattibilità tecnico economica del progetto generale;
2. Progettazione e definitiva del primo stralcio relativo a tre tratte tranviarie;
3. Direzione dei lavori;
che con determinazione dirigenziale n. 26 del 23/05/2017 il Capo Area Tecnica della Riqualificazione Urbana e delle Infrastrutture pro tempore, architetto Mario Li Castri, ha approvato il bando di gara afferente il concorso internazionale di progettazione ed il contratto di licenza
d’uso della piattaforma ‘Concorrimi’, unitamente al servizio Housing ed assistenza sistematica;
che con Determinazione Sindacale n. 83 del 10/07/2017 il Sindaco, condividendo al proposta del Capo Area Tecnica, ha nominato la commissione giudicatrice del concorso, così composta:
Arch. Mario Li Castri (Presidente)
Prof. Ing. Renato Lamberti
Dott. Comm. Alessandro Solidoro
Arch. Mario Cucinella
Ing. Agostino Cappellicon
membri supplenti G. Prof. Ing. Mario De Luca e Alfredo Imparato”.
Nell’interrogazione si legge “che in data 27/09/2017 il bando è stato inviato alla G.U.C.E. che ha provveduto a pubblicarlo in data 28/09/2017. Nel bando sono indicati i nominativi dei componenti della Commissione Giudicatrice, l’importo del premio assegnato al vincitore (€ 100.00,00), il corrispettivo per le successive fasi di progettazione definitiva e direzione dei lavori, affidate al vincitore con affidamento diretto, pari a €14.722.436,25”;
e ancora:
“che con Determinazione Sindacale n. 116 del 05/10/2017 il Sindaco ha nominato commissario supplente l’ing. Stefano Ricci in sostituzione del prof. ing. Mario De Luca, impossibilitato ad accettare l’incarico“.
Qui cominciano le precisazioni dei consiglieri comunali:
“PREMESSO
che l’art. 107 del D.lgs n. 26/2000 al comma 3 prescrive che ‘sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dai medesimi organismi tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell’ente: a) La presidenza delle commissioni di gara e di concorso’;
CONSIDERATO
che il presidente della Commissione Giudicatrice, arch. Mario Li Castri, all’atto delle nomine, avvenuta a luglio del 2017, era dipendente comunale temporaneamente dirigente per effetto di incarichi a tempo determinato ex art. 110 D.lgs n. 267/2000, conferiti a seguito di un avviso approvato con Delibera Dirigenziale Risorse Umane n. 655 del 24/12/2014, e in particolare l’arch. Mario Li Castri (funzionario part time) con Delibera Sindacale n. 110 del 04/08/2015, è stato nominato dirigente a tempo determinato, per un anno, con Delibera Sindacale 106 del 30/08/2016 l’incarico gli è stato prorogato per un altro anno, nonostante non fosse prevista la possibilità di proroghe all’incarico…”.
In questo passaggio dell’interrogazione i consiglieri comunali segnalano un’anomalia.
Segue la segnalazione di un’altra anomalia:
“… ed infine dopo la rielezione del Sindaco del giugno 2017, questi, con Delibera Sindacale n. 70 del 28/06/2017 gli ha prorogato ancora e per un solo mese l’incarico dirigenziale dunque fino al 31/07/2017, nonostante l’art. 110 D.lgs n. 267/2000 preveda che ‘il contratto non possa avere durata superiore al mandato elettivo del Sindaco’ e omettendo la pubblicazione di un nuovo avviso”.
L’interrogazione prosegue sottolineando
“che nella Delibera Sindacale di nomina delle Commissione Giudicatrici è scritto che ‘per privilegiare la qualità del progetto selezionato è stato scelto di individuare quali componenti della Commissione Giudicatrice, oltre ad un Dirigente dell’Ente, come presidente, soggetti di alto profilo e competenze, per tale ragione l’Amministrazione attiva ha coinvolto l’università degli Studi di Palermo che ha delegato il Preside della Scuola Politecnica, il Presidente dell’Ordine degli Architetti, il Presidente dell’ordine degli Ingegneri (quest’ultimo ha declinato l’invito e non ha partecipato ai lavori), in un tavolo ricognitivo per la creazione di una short list nella quale individuare i commissari; la suddetta attività ha prodotto una short list condivisa da tutti i partecipanti”;
“E CONSIDERATO
che la nomina di una commissione di gara non rientra tra le competenze ascritte al Sindaco, ex art. 50 del D.lgs n. 267/2000 e che trattandosi invece di un atto gestionale che implica anche un impegno di spesa (compensi
per commissari esterni) la nomina di una commissione di gara costituisce a tutti gli effetti un atto ricompero (forse la parola in questione è “ricompreso”?) tra quelli attribuiti alla competenza dei dirigenti ex art. 107 del D.lgs 267/2000; che tale concetto trova ampia conferma nella giurisprudenza, come si evince dalle sentenze del TAR Veneto n. 187/2011, TAR Lombardia , Brescia, sez. II, n. 514/2015, TAR Veneto, Venezia, sez. I, n. 141/2016″;
“che dall’art. 10 del ‘Regolamento per la disciplina dei contratti del Comune di Palermo’ al comma 4, dispone che ‘il Segretario Generale provvede a costituire la Commissione di cui al precedente comma’;
che dal combinato disposto dell’art. 97, comma 4, lettera d) del D.lgs n. 267/2000 e dell’art. 32, comma 3 della parte I del Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Comune di Palermo (approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del 09/02/2017), rubricato ‘Controllo di regolarità amministrativa e contabile in fase preventiva’, che al comma 2 dispone che sulle proposte di determinazioni sindacali, il Segretario Generale o suo delegato, per il tramite di un Ufficio appositamente istituito all’interno del proprio staff, verifica che:
a) l’atto rientri tra le competenze del Sindaco;
b) la proposta sia formulata dal dirigente del servizio competente per materia;
c) la proposta sia corredata dal visto di regolarità contabile attestante
la copertura finanziaria, ove previsto.
Nell’esercizio della superiore attività, il Segretario Generale rappresenta eventuali ulteriori cause di nullità ovvero gravi violazioni di legge e/o
palesi irregolarità ostative all’adozione dell’atto”.
Insomma, nell’interrogazione si chiama in causa il ruolo del Segretario generale.
A questo punto arrivano le domande:
“Tutto ciò premesso e considerato
SI CHIEDE DI CONOSCERE IN FORMA SCRITTA
1. se abbia validità ai sensi dell’art. 110 D.lgs n. 267/2000, la proroga di un anno del ruolo dirigenziale all’arch. Mario Li Castri, avvenuta tramite Delibera Sindacale 106 del 30/08/2016 e fino al 31/06/2017;
2. se abbia validità i sensi dell’art. 110 D.lgs n. 267/2000, la proroga di un ulteriore mese del ruolo dirigenziale all’arch. Mario Li Castri avvenuta tramite Delibera Sindacale n. 70 del 28/06/2017 e fino al 31/07/2017;
3. quale sia la motivazione secondo la quale alla scadenza dell’incarico dirigenziale, non si sia provveduto alla revoca e sostituzione del presidente della Commissione Giudicatrice del Concorso di progettazione di che trattasi, diversamente da quanto fatto in altre procedure di gara (cfr. “Fognatura di via Due Vanelle” in cui l’ing. Romano è stato sostituito con la dottoressa Accordino; cfr. “Accordo quadro ERP Città storica” in cui l’ing. Martelli è stato sostituito con la dottoressa Taffaro; cfr. “Accordo quadro ERP” in cui l’ing. Bellino è stata sostituita con la dottoressa Ferrara), anche in considerazione del fatto che una sostituzione tra i componenti della
Commissione Giudicatrice del Concorso di progettazione di che trattasi era stata operata (cfr. D.S. n. 116 del 05/10/2017);
4. quale sia la motivazione secondo cui l’Amministrazione Comunale di Palermo, abbia abbandonato le consuete procedure di pubblicazione di avvisi ed abbia ‘blindato’ l’individuazione dei Commissari preposti alla aggiudicazione di incarichi con parcella di 14 milioni di euro e non abbia mai dato evidenza dei nominativi inseriti nella short list, né abbia
effettuato alcun sorteggio pubblico per l’individuazione dei commissari prescelti;
5. quali siano le motivazioni per le quali sia stato omesso il rispetto dell’art. 77 del D.lgs n. 50/2016, delle Linee Guida ANAC n. 5, secondo i quali al fine di assicurare condizioni di massima trasparenza nell’espletamento delle procedure, i Commissari debbano essere scelti mediante sorteggio pubblico e le motivazioni secondo le quali sia stato omesso il rispetto dell’art. 8 della L.R. n. 12/2011 e ss.mm.ii. che dispone l’obbligo della pubblicazione della data del sorteggio almeno sette gironi prima dello stessa;
6. quali siano le motivazioni per le quali sia stato omesso il rispetto dell’art. 77 comma 7 del D.lgs n. 50/2016, delle Linee Guida ANAC n. 5 dell’art. 8 della L.R. n. 12/2011 e ss.mm.ii. secondo i quali la nomina delle commissioni e la costituzione della commissione devono aver luogo tassativamente dopo la scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte (cfr. anchem ANAC Delibera n. 27 del 23/02/2011);
7. quali siano le motivazioni che abbiano indotto il Sindaco a nominare la Commissione Giudicatrice del Concorso di progettazione di che trattasi con determinazione sindacale nonostante la nomina di commissione non rientri tra le competenze ascritte al Sindaco, ex art. 50 del L.gls n. 267/2000 e contestualmente le motivazioni secondo le quali Segretario Generale non abbia ritenuto opportuno intervenire ai sensi dall’art. 10, comma 4, del “Regolamento per la disciplina dei contratti del Comune di Palermo” e del combinato disposto dell’art. 97, comma 4, lettera d) del D.lgs n. 267/2000 e dell’art. 32, comma 3 della parte I del “Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Comune di Palermo” (approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del 09/02/2017), rubricato “Controllo di regolarità amministrativa e contabile in fase preventiva”;
8. quale sia stata l’urgenza che ha indotto il Sindaco ad effettuare la nomina della Commissione Giudicatrice del Concorso di progettazione di che trattasi, con un anticipo di 2 mesi rispetto alla data di pubblicazione del bando e addirittura di 5 mesi rispetto alla data di insediamento della
Commissione stessa;
9. quali siano le motivazioni che hanno indotto a nominare presidente delle Commissione Giudicatrice del concorso di progettazione l’architetto Li Castri, nella consapevolezza che lo stesso avrebbe perso la funzione dirigenziale solo dopo appena 12 giorni dalla data della suddetta
nomina e ci fosse in corso un giudizio per abusivismo edilizio;
10. quali siano le motivazioni per le quali non si è proceduto alla revoca della nomina di presidente della Commissione Giudicatrice del Concorso di progettazione di che trattasi, architetto Mario Li Castri, non più dirigente, escludendo dalle nomine l’unico dirigente avente titolo, di assumere la
funzione di Presidente della Commissione giudicatrice, poiché di ruolo e Capo Area, architetto Nicola Di Bartolomeo;
11. se esista validità nella determinazione di nomina della Commissione Giudicatrice del Concorso di progettazione di che trattasi alla luce della incompetenza dell’Organo che le ha emesse;
11. se con le procedure adottate per la formazione della Commissione Giudicatrice del Concorso di progettazione di che trattasi, sono state osservate le disposizioni di cui alla Legge n. 190/2012;
12. se e in che modo nella individuazione dei componenti della Commissione Giudicatrice del Concorso di progettazione di che trattasi sono state rispettate le norme in tema di trasparenza, par condicio, massima partecipazione;
13. se sono state adottate e fatte adottare ed eventualmente quali siano state, adeguate misure di contrasto ad eventuali fenomeni corruttivi, atteso che proprio la materia attiene la scelta del contraente per l’affidamento dei servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta, secondo la Legge n. 190/2012, costituisce attività nell’ambito della quale è più elevato il rischio di corruzione”.
L’interrogazione si conclude un secco “Presidente illegittimo”:
“se esiste validità ed eventualmente quale sia quella di una Commissione Giudicatrice del Concorso di progettazione di che trattasi che ha operato con un Presidente illegittimo, funzionario e non dirigente, per violazione dell’art. 107, comma 3 del D.lgs n. 267/2000”.
L’interrogazione porta la firma dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Concetta Amella, Giulia Argiroffi, Salvatore Ugo Forello, Rosalia Lo Monaco e Antonino Randazzo.
Per completezza d’informazione va detto che oggi Giulia Argiroffi e Ugo Forello non fanno più parte del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, ma hanno dato vita al gruppo consiliare autonomo OSO.
Di seguito trovare anche la risposta scritta del Comune.
Dalle domande poste nell’interrogazione e dalle risposte del Comune i nostri lettori hanno la possibilità di farsi un’idea piuttosto precisa di come sono andate le cose in questa storia.
Per un errore abbiamo inserito la risposta sbagliata da parte del comune di Palermo. Stiamo provvedendo a rintracciare la risposta giusta.
Ci scusiamo per il problema.
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