Il glifosato? Ora dicono che non fa male! I controlli oscuri in Sicilia. Il prezzo del grano duro in salita/ MATTINALE 541

23 febbraio 2020

Quattro notizie. La prima è che tra un po’ tenteranno di convincerci che il glifosato non fa male alla salute. La seconda notizia – legata alla prima – è che la Ue non ne vuole sapere di mollare il glifosato (gli interessi delle multinazionali sono troppi e troppo forti). La terza notizia è che i controlli sul grano delle navi, in Sicilia, sono ‘misteriosi’. La quarta notizia è che il prezzo del grano duro siciliano è in salita   

Mettiamoci il cuore in pace: l’Unione europea non ha alcuna intenzione di mollare il glifosato. Gli interessi che stanno dietro questo diserbante planetario sono troppi e troppo ‘pesanti’. Non a caso – notizia che ormai circola da qualche settimana – a Bruxelles, a partire dal 1 Aprile, hanno tutta l’intenzione di cambiare la normativa italiana che impone da qualche anno di indicare sommariamente la provenienza del grano duro nelle confezioni di pasta.

La Sicilia, di fatto, si è già ‘adeguata’ alla filosofia Ue. Basti pensare che nelle ultime settimane – se consideriamo il porto di Catania e il porto di Pozzallo – sono arrivate nella nostra Isola non abbiamo ancora capito se quattro o cinque carichi di grano duro con altrettante navi.

I CONTROLLI ‘MISTERIOSI’ – Da quello che ci risulta, la Regione siciliana ha effettuato i controlli solo sul grano duro di una sola di queste navi, con il solito corollario di fotografia e comunicati stampa auto-celebrativi. Ci hanno detto che ad effettuare i controlli sarebbe stato l’Istituto Zooprofilattico della Sicilia, che fa capo alla Regione siciliana e al Ministero della Salute-Sanità.

Diamo pure per buoni questi controlli. Ma i risultati dove sono? La verità è che il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, hanno una concezione molto particolare della ‘trasparenza’. Perché scriviamo questo? Perché dei (pochi) controlli effettuati sul grano arrivato in Sicilia con le navi non abbiamo mai avuto il ‘piacere’ di leggere i risultati delle analisi.

I RISULTATI DELLE ANALISI DOVE SONO? Se le analisi sull’eventuale presenza di glifosato, di micotossine DON e di altri contaminanti (per esempio metalli pesanti, ma anche altre sostanze non esattamente, come dire?, salutari) vanno bene perché non rendono pubblici i risultati? Che cosa c’è di male a dire che nel grano arrivato da questa o quella nave la presenza di glifosato e micotossine DON è pari a zero?

Siccome non abbiamo letto nulla di ufficiale ci chiediamo e chiediamo: la presenza di questi contaminanti è pari a zero o è entro i limiti – in verità molto generosi – stabiliti dall’Unione europea?

Le due cose sono molto, ma molto diverse. Se la presenza di questi (o di altri) contaminanti è pari a zero siamo tutti felici. Ma se non è pari a zero ed è entro i limiti stabiliti dalla Ue, ebbene, la domanda che viene fuori è la seguente: perché in Sicilia e nel Sud Italia, avendo a disposizione il grano duro che è privo di glifosato e micotossine DON, dobbiamo portare in tavola derivati del grano duro estero sui quali grava il dubbio dell’eventuale presenza, pur entro i limiti di legge, di contaminanti?

Intanto segnaliamo altre due notizie.

GLIFOSATO A VITA – La prima notizia l’abbiamo già accennata: il ‘sistema’ Europa non ha alcuna intenzione di mollare sul glifosato. Noi non escludiamo – visto che la rete, pur con tutti i suoi limiti, informa – che lo stesso ‘sistema’ provi a convincerci che, alla fine, il glifosato non fa male alla salute.

Sulle micotossine, ebbene, hanno poco da studiare: queste sostanze, infatti, sono molto pericolose per la salute e alcune sono anche cancerogene (aflatossine).

Sul glifosato, invece, ancora per alcuni anni si potrà giocare sull’equivoco, perché la scienza ufficiale non ha ancora trovato un punto d’incontro che metta d’accordo tutti: infatti, ci sono soggetti autorevoli che dicono che il glifosato non dà problemi alla salute umana e altri che nutrono molti dubbi e, in attesa di saperne di più, chiedono l’applicazione del principio di precauzione, ovvero tenersi lontani dal glifosato fino a quando non saranno sciolte le riserve.

Perché noi, invece, siamo conviti che il glifosato potrebbe essere bandito? Perché sugli effetti di questo erbicida sull’uomo e, in generale, sulla natura sono al lavoro centri di ricerca scientifica indipendenti: indipendenti significa che non lavorano per conto degli Stati o delle multinazionali (che magari producono pesticidi ed erbicidi…), ma grazie alla libera raccolta di fondi. E saranno questi a raccontarci come stanno le cose.

E siccome già qualcosa è stata già accertata – per esempio, le alterazioni endocrine sui neonati – noi siamo convinti che piano piano la verità verrà fuori, non certo grazie alle istituzioni europee, delle quali non ci fidiamo proprio!

PREZZO DEL GRANO DURO SICILIANO ALL’INSU’ – La seconda notizia è che, nonostante le quattro-cinque navi di grano duro arrivate in Sicilia nelle ultime settimane il prezzo del grano duro della Sicilia è in salita. E questa è una buona notizia per gli agricoltori e per i consumatori siciliani.

Fino a qualche settimana fa agli agricoltori siciliani il grano duro veniva pagato 24 euro al quintale. Da una settimana a questa parte viene pagato 25 euro al quintale. mentre i molini acquistano il grano duro siciliano a 26-27 euro al quintale.

Attenzione: il fatto è estremamente positivo, se pensiamo che nel Giugno dello scorso anno il prezzo del grano duro siciliano era bloccato a 18-20 euro al quintale!

Come ‘leggere’ questo aumento? Semplice: in Sicilia, nonostante la poca informazione su tale materia, i cittadini cominciano a riflettere. E cominciano a chiedere pane, pasta, pizze e via continuando prodotti con il grano siciliano. Non è ancora una domanda al consumo travolgente di grano duro siciliano o, comunque, del Sud Italia: ma è un segnale importante.

Un segnale che va letto con la tesi di Mario Pagliaro, lo scienziato siciliano appassionato di climatologia che nel Giugno dello scorso anno ha previsto l’aumento del prezzo del grano duro e che sostiene che, nei prossimi mesi, a causa del clima sfavorevole, nel mondo la produzione di grano si ridurrà provocando un aumento del prezzo.

Mario Pagliaro ipotizza anche requisizioni. Vedremo come andrà a finire.

 

 

 

 

 

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