Com’era prevedibile, dopo l’ennesimo sbarco di migranti a Lampedusa, complice il primo caso di Coronavirus registrato in Africa, non mancano le polemiche su possibili problemi. Polemiche a parte: Lampedusa ha le strutture sanitarie per fronteggiare eventuali problemi?
Qualche giorno fa abbiamo scritto un articolo prendendo spunto dal primo caso di Coronavirus registrato in Africa:
“Non è il caso, prima che comincino le solite speculazioni politiche, di iniziare a riflettere su come gestire – o forse ridurre, se non evitare – gli sbarchi di migranti provenienti da Paesi del mondo a rischio? Le cronache di queste ore ci segnalano un primo caso di Coronavirus in Africa, per la precisione in Egitto. Non è il caso di controllare, se non di bloccare anche gli ‘sbarchi fantasma’?”.
Oggi leggiamo il seguente articolo sul Giornale di Sicilia on line. Titolo:
“Centro migranti al collasso a Lampedusa, Lega e Fdi: nessun controllo contro il Coronavirus“.
Nell’articolo si racconta che, ieri, un’imbarcazione con 16 migranti a bordo è giunta a Lampedusa.
“Con questo sbarco – leggiamo nell’articolo del Giornale di Sicilia on line – salgono complessivamente a 91 le persone che si trovano nell’Hotspot dell’isola. La capienza massima della struttura di prima accoglienza è stata raggiunta e per domani, in previsione di nuovi arrivi o soccorsi, è previsto un trasferimento dei migranti verso Porto Empedocle. Ma all’orizzonte sembra esserci un nuovo problema, con il primo caso di Coronavirus in Africa e c’è già chi chiede più controlli e perfino lo stop degli sbarchi da quel continente”.
Quindi, se non abbiamo capito male, i migranti giunti a Lampedusa verranno trasferiti a Porto Empedocle.
Ci chiediamo e chiediamo: è giusto continuare a consentire ai migranti provenienti dall’Africa di sbarcare a Lampedusa e poi in Sicilia? Le autorità italiane sono così sicure che i migranti che arrivano non hanno problemi? Non sarebbe il caso, almeno, di ricorrere alla quarantena?
L’attuale Ministro della Salute-Sanità, Roberto Speranza, nei giorni scorsi, ha mostrato ragionevolezza:
Com’era prevedibile, i leghisti cominciano a mettere le mani avanti. Sempre sul Giornale di Sicilia leggiamo la dichiarazione di Eugenio Zoffili, capogruppo della Lega in commissione Affari Esteri alla Camera e presidente del Comitato Bicamerale di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol e di controllo e vigilanza in materia di Immigrazione:
“Se il rischio di contagio del Coronavirus dall’Africa è «reale», allora bisogna «alzare la guardia nei controlli sanitari sugli immigrati sia al momento dello sbarco, sia durante i periodi di permanenza nei centri d’accoglienza e CPR fermo restando che la soluzione, anche in questo caso, è la chiusura dei porti agli immigrati clandestini e la valutazione di una sospensione temporanea dei voli provenienti dal continente africano”.
Sulla vicenda interviene anche il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia. Sempre sul Giornale di Sicilia leggiamo una dichiarazione di Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia:
“Fratelli d’Italia insiste nel chiedere che, proprio come per il blocco dei voli da e per la Cina, il governo italiano si attivi per l’attuazione di un blocco navale al fine di impedire l’arrivo via mare di potenziali affetti da Covid-19, sul cui controllo sanitario prima di imbarcarsi verso le nostre coste nutriamo diversi dubbi”.
Infine vogliamo porre una domanda al sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello. Come premessa, ovviamente, ci auguriamo che a Lampedusa non si registri alcun caso di Coronavirus. Detto questo, poiché – come leggiamo sui giornali – gli sbarchi di migranti, a Lampedusa, proseguono, in questa isola ci sono le strutture sanitarie per fronteggiare un’eventuale emergenza?
Foto tratta da Atlasvista Maroc
QUI PER ESTESO L’ARTICOLO DEL GIORNALE DI SICILIA
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