Sul Titanic

La ZTL notturna di Palermo, tra limiti e penalizzazioni: parla l’avvocato Alessandro Dagnino

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Chi ha presentato ricorso non è contrario, in via di principio, ai provvedimenti ecologici. Tuttavia chiede che questi provvedimenti vengano adottati dal Comune di Palermo nel rispetto delle cautele previste dalle norme vigenti. Da qui il ricorso. Entriamo nel merito di questa vicenda con l’avvocato Alessandro Dagnino

La Zona a Traffico Limitato (ZTL) notturna di Palermo è un argomento che sta facendo molto discutere. Com’è noto, è oggetto di un ricorso al TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale) da parte di Confcommercio, rappresentata dall’avvocato Alessandro Dagnino. I primi pronunciamenti, mettiamola così, hanno dato ragione ai ricorrenti. L’argomento è sicuramente sociale e politico, ma ha risvolti tecnico-giuridici.

Così abbiamo deciso di porre qualche domanda all’avvocato Dagnino che, gentilmente, farà il punto della situazione con noi.

Allora, avvocato, come finirà, nel merito, questa vicenda?

“Chiarisco: non siamo ancora nella fase del merito. Abbiamo ottenuto un primo decreto cautelare monocratico inaudita altera parte (cioè senza contraddittorio), confermato da un secondo decreto monocratico all’esito di un contraddittorio informale. Il 25 Febbraio saremo ancora nella fase cautelare e questa volta dovrà pronunciarsi l’intero Tribunale, in composizione collegiale, all’esito di contraddittorio formale, cioè con termini prestabiliti per deposito di documenti e memorie e discussione in aula”.

Che succederà?

“Se il collegio confermerà la sospensiva dovrà fissare il merito in tempi brevi (qualche mese); se invece dovesse respingerla, il merito sarebbe fissato a distanza di anni”.

Per ora siete riusciti a bloccare l’entrata in vigore della ZTL notturna di Palermo.

“I primi due round, direi che sono andati molto bene, perché il presidente ha concesso al sospensiva sia prima che dopo il contraddittorio informale. In vista dell’udienza camerale di merito il Comune cercherà sicuramente di depositare documenti e memorie per difendere in modo più strutturato il procedimento. E noi avremo possibilmente di replica in modo altrettanto strutturato.

Proviamo a illustrare come stanno le cose? Questa ZTL notturna non sembra molto ‘digeribile’ per cittadini e commercianti.

“I ricorrenti non sono contrari in via di principio ai provvedimenti ecologici; tuttavia chiedono che questi vengano adottati nel rispetto delle cautele previste dalle norme vigenti”.

Ovvero?

“La ZTL tariffata deve rispettare il principio di ‘effettiva necessità’, secondo il quale la restrizione può avvenire soltanto quale extrema ratio, cioè a condizione che si dimostri che non possono essere raggiunti con altri mezzi meno ‘invasivi’ del diritto alla mobilità gli obiettivi di contrasto all’inquinamento previamente fissati dall’Amministrazione comunale. Inoltre le norme prevedono che occorra osservare il principio di sostituzione, secondo il quale il Comune deve stimare il numero di auto alle quali verrà impedito l’accesso e adottare strumenti di mobilità alternativa sufficienti per consentire alle persone di accedere nell’area senza l’auto”.

Invece che cosa potrebbe succedere?

“In difetto del rispetto di questi principi la ZTL tariffaria finirebbe per ridurre l’accessibilità dell’area cambiandone la sua destinazione funzionale. In poche parole, le persone rinuncerebbero a entrare nell’area e questo comporterebbe gravi danni alle imprese che rischierebbero di perdere i loro investimenti e anche ai residenti che hanno, ad esempio, acquistato case e che non potranno essere raggiunti dai parenti (es. nonni che vorrebbero fare visita a figli e nipoti), se non pagando. Si pensi anche a chi abbia iscritto figli in scuole ricadenti in ZTL: famiglie che dovrebbero pagare 5 euro per accompagnare i figli a scuola”.

E i mezzi alternativi alle auto?

“Riteniamo che dal provvedimento non emerga un’effettiva disponibilità di mezzi alternativi alle auto. Si parla genericamente di potenziare i bus, senza indicare i termini di questo potenziamento. Si parla di convenzioni con i taxi da stipulare. Si tratta di aprire di notte un parcheggio di soli 150 posti. E poco altro. Con l’aggravante che si riconosce che la tecnologia attuale delle telecamere poste a presidio dei varchi non consente l’acquisto del pass ex post e quindi chi entra deve comprare prima, pena eventuale multa in uscita. A questo punto ci si chiede: perché non aspettare prima di introdurre queste misure?”.

Che obiettivi si intendono raggiungere con questa ZTL notturna?

“Appare verosimile che si perseguano esigenze di tipo finanziario; che si tratti cioè di una forma di fiscalità impropria, di tipo occulto. D’altra parte, questo è stato ammesso pubblicamente da figure apicali dell’Amministrazione in occasione di una seduta consiliare nel periodo dell’istituzione della ZTL diurna”.

Noi riteniamo che, con la ZTL notturna, i ragazzi che animano la movida di Palermo eviteranno il Centro storico. Lei che ne pensa?

“È molto probabile che il flusso di frequentatori diminuirebbe, cosa che deve invece essere impedita, secondo le norme vigenti, che stabiliscono che la ZTL non deve impedire l’accesso ai cittadini, ma deve garantirlo con mezzi alternativi”.

Qualcuno ha provato a contrapporre residenti e commercianti…

“Mi sembra criticabile la tesi di chi vorrebbe contrapporre residenti e commercianti. Sottolineo che il ricorso promosso da Confcommercio è stato sottoscritto non solo da imprese ma, anzi, in misura prevalente, da residenti”.

 

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