Da qualche giorno in libreria il primo romanzo di Daniela Tornatore, giornalista, siciliana di Bagheria
Per le edizioni Leima va il primo romanzo di Daniela Tornatore, classe 1970, natali a Bagheria, giornalista. Il libro s’intitola “L’ultimo ricordo”.
Ci ha colpito la presentazione:
“Quante parole occorrono per raccontare una vita? Se lo domandassimo ad Angela, giornalista ‘di pancia’, probabilmente vi chiederebbe quante battute abbia a disposizione, per poi pretenderne qualcuna in più perché la storia merita di essere raccontata per bene. Se dovessimo chiederlo a Paolo, si comporterebbe come sempre: schivo, indisponente, ne sputerebbe di arrabbiate, infarcite di parolacce inutili e vuote, senza crederci veramente e fino in fondo. Per Anna, invece, ne basterebbe una. Una soltanto”.
I giornalisti lavorano con le parole. E non è facile distinguere le parole del ‘lavoro’ che svolgono, dalle parole della ‘vita’: magari di quella ‘vita’ che dovrebbe essere raccontata in un romanzo.
Distinzione facile? Non esattamente. Ci sono romanzi di Ernest Hemingway che sembrano cronache giornalistiche e romanzi brevi – come Il vecchio e il mare – che sono romanzi e basta. Ma, come detto, non sempre la distinzione è semplice. Spesso le parole e le ‘vite’ si mescolano.
Questo articolo – oltre che essere un piacere, perché scrivere di una brava collega è sempre un piacere – è anche un gioco: provare a leggere questo libro per capire se il giornalismo lascia il posto alla ‘vita’.
Poiché proviamo sempre a vincolarci alla verità, diciamo subito che ancora non abbiamo letto questo libro: ma dalla presentazione il tema ci ha molto incuriosito:
“La cosa più importante che ho imparato è questa, e ho giurato a me stessa di non scordarla mai: le parole ci sono sempre, bisogna soltanto provare a dirle”.
Sì, siamo curiosi di conoscere questa storia, la sua ambientazione e, perché no?, la sensibilità e, magari, le emozioni che questo romanzo potrebbe trasmetterci.
SINOSSI – Ogni storia d’amore è allo stesso tempo unica e comune, ordinaria nelle sue pecche e speciale nell’impeto della passione. Anna e Paolo non sfuggono alla regola: si desiderano, si cercano, si feriscono, si allontanano per poi ricominciare, chiusi nel loop infinito di una relazione irrisolta ma capace comunque di renderli felici. Fino al giorno in cui Anna, ormai stanca, sparisce definitivamente dalla vita di Paolo. Ma la fine di questa storia non è quella che ci si potrebbe aspettare. A portarla alla luce sarà Angela, testarda giornalista di razza. Grazie a lei la storia di Anna e Paolo potrà arricchirsi, a distanza di circa vent’anni, di un nuovo capitolo e compiersi nella sua straordinarietà.
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