Una riflessione sul disastro ferroviario avvenuto ieri nel Lodigiano. I due macchinisti del treno Frecciarossa che hanno perso la vita erano due uomini del Sud
di Domenico Iannantuoni
Giuseppe Cicciù aveva compiuto 51 anni ad agosto, era originario di Reggio Calabria.
Antonio Dicuonzo aveva compiuto 59 anni da poco, il 20 gennaio, era di Capua, nel Casertano.
Sono loro i due macchinisti del treno Frecciarossa morti ieri mattina nel disastro ferroviario all’altezza di Casalpusterlengo, nel Lodigiano.
Si trovavano nella motrice del treno che – per cause ancora da accertare – all’altezza di uno scambio è andata sul binario sbagliato, finendo contro un deposito, mentre il resto del treno continuava la sua corsa su un altro binario.
Ecco chi dovremo piangere, rigorosamente del SUD come Falcone e Borsellino ed i tantissimi uomini dello Stato meridionali uccisi da mafia, ‘ndrangheta, sacra corona unita, camorra. Tutte istituzioni malavitose nate per tenere il nostro Sud inchiodato alle richieste del Nord.
BASTA, BASTA, BASTA!
Le Cronache Lucane