E’ quanto apprendiamo leggendo un articolo su ITALIA FRUIT NEWS, il giornale on line che si occupa di ortofrutta. I cinesi – che sono venuti anche in Sicilia – considerano l’arancia rossa siciliana unica e irripetibile, grazie all’interazione tra il clima e l’Etna nella Piana di Catania. Per ora il Coronavirus crea problemi, ma le condizioni per esportare in Cina grandi quantitativi di arance Tarocco e Moro ci sono tutte
Va bene, siamo in un momento particolare: il Coronavirus fa paura e con la Cina bisogna andare con i piedi di piombo. Gli effetti di questo virus influenzeranno, in negativo, l’interscambio commerciale con i cinesi. Ma anche se lo scenario desta non poche preoccupazioni vogliamo segnalare con piacere un articolo di ITALIA FRUIT NEWS – giornale on line che si occupa di ortofrutta – sull’arancia rossa di Sicilia.
“Nel pieno della campagna produttiva dell’arancia rossa in Sicilia – leggiamo nell’articolo – il Progetto European Art of Taste Italian Fruit&Veg Masterpieces, finanziato da Unione Europea e Cso Italy, ha realizzato importanti attività di comunicazione per far toccare con mano ai giornalisti cinesi il prodotto nel periodo in cui esprime al meglio tutte le sue caratteristiche gustative e sensoriali”.
Gli agrumi sono originari dell’India e dell’Estremo Oriente. In Europa sono arrivati in tempi diversi, anche se la loro coltivazione, nel Mediterraneo, è stata introdotta nel decimo secolo dai Saraceni.
Le arance si coltivano in tante parti del mondo. Ma l’arancia rossa che si coltiva in Sicilia, all’ombra dell’Etna, non è imitabile. Mettiamola così: è una delle cose che non possono essere imitate o rubate.
“A Gennaio a Shanghai – leggiamo sempre nell’articolo di ITALIA FRUIT NEWS – in collaborazione con Oranfrizer si è tenuto il primo meeting del 2020 con giornalisti e blogger del settore agroalimentare che ha focalizzato l’attenzione sull’arancia rossa italiana esportata dalla Sicilia alla Cina”.
Sì, i cinesi sono molto interessati all’arancia rossa. E il perché di questo interesse è legato alla qualità dell’arancia rossa siciliana. In altre parti del mondo hanno provato e stanno provando a coltivarla: ma la qualità del prodotto che ottengono non raggiunge la qualità delle varietà Tarocco e Moro coltivate nella Piana di Catania.
“Le varietà Tarocco e Moro prodotte in Italia, nella Piana di Catania alle pendici del vulcano Etna – scrive ITALIA FRUIT NEWS – vantano infatti caratteristiche distintive. Questi frutti sono riconosciuti in Cina come unici rispetto a quelli diffusi localmente, principalmente per due peculiarità: la tenerezza della polpa e il piacevole gusto agrodolce, speciale e molto equilibrato al palato, è soprattutto molto diverso alle produzioni cinesi perché distante dall’amarezza. Le varietà di arance rosse che pigmentano in Sicilia, spiegano i giornalisti cinesi, vantano queste caratteristiche rispetto alle varietà pigmentate presenti in Cina. E le caratteristiche distintive delle arance rosse siciliane sono molto interessanti perché inimitabili e legate indissolubilmente alle condizioni pedoclimatiche di maturazione”.
Il mercato cinese, che è uno dei più importanti del mondo, è ben disposto verso le arance rosse di Sicilia. Ma se la Cina è alle prese con il Coronavirus, le arance rosse della Piana se le devono vedere con un altro virus – Tristeza, questo il nome del virus – che ha già distrutto un terzo degli alberi.
I problemi non mancano. Ma le opportunità ci sono e la Sicilia deve provare a utilizzarle, specie nel tempo della globalizzazione dei mercati, dove la qualità viene spesso sacrificata.
Un gruppo di giornalisti cinesi è giunto in Sicilia, grazie all’ospitalità di Oranfrizer. L’occasione per conoscere la nostra Isola. Così, osservando i paesaggi siciliani e l’interazione tra agricoltura e l’ambiente dell’Etna hanno appurato di persona il perché la qualità delle arance rosse è indissolubilmente legata alla Piana di Catania e alle sue uniche condizioni pedoclimatiche.
QUI PER ESTESO L’ARTICOLO DI ITALIA FRUIT NEWS
Foto tratta da Ilas