Gennaro De Crescenzo si rivolge agli sponsor della trasmissione ‘Non è l’Arena’ di Massimo Giletti: “Mi sentirò libero magari di scegliere prodotti diversi dai vostri”. Lo scandalo dei fondi europei in agricoltura: è andato in scena anche con agricoltori lombardi, veneti e piemontesi, ma il grande clamore mediatico è stato riservato solo a quanto avvenuto sui Nebrodi e, soprattutto, nel Comune di Tortorici!
Leggiamo un articolo molto interessante di Gennaro De Crescenzo. Tema: la trasmissione di Massimo Giletti Non è l’Arena.
“BASTA CON IL RACCONTO (SOLO) NEGATIVO E OFFENSIVO DEL SUD. IO HO SCRITTO AGLI SPONSOR DI GILETTI”, scrive Gennaro De Crescenzo.
“Anche così, a volte – aggiunge – si possono vincere certe ‘battaglie’: io ho inviato una mail (3 secondi, 0 euro) per dire che non ne possiamo più del Sud raccontato prima in RAI poi a La7 da Massimo Giletti tra truffe, criminali o furbetti sempre e solo al Sud, senza mai entrare negli scandali (milionari) del Nord e contribuendo alla costruzione dell’immagine di un Sud che nessuno potrà mai salvare (la base ‘razzista’ della nascita e della mancata risoluzione della questione meridionale da oltre 150 anni), senza mai un (vero) dibattito e con la complicità di qualche meridionale/figurante. Conosciamo ormai lo schema e possiamo dire BASTA anche con una semplice mail”.
“Gentili responsabili aziendali – scrive De Crescenzo – apprezzo i vostri prodotti ma non riesco più ad associarli a qualcosa di positivo e informerò i miei amici della mia idea. La vostra azienda risulta tra gli inserzionisti della trasmissione Non è l’arena di Massimo Giletti. In questa trasmissione vengono sistematicamente offesi o caricaturizzati il Sud e i meridionali e il vostro marchio (anche senza la vostra volontà) è associato a questo tipo di scelta editoriale. Nessuno nega che esistano negatività, problemi e crimini nel Sud ma non si possono analizzare ed evidenziare solo negatività, problemi e crimini del Sud per giunta spesso senza alcuna controparte (vera). Per questo motivo vi comunico, con rammarico, che voi siete liberi di sponsorizzare qualsiasi trasmissione ma fino a quando il vostro marchio sarà associato a quella trasmissione io mi sentirò libero magari di scegliere prodotti diversi dai vostri.
Cortesi saluti”.
Questa è la lettera che Gennaro De Crescenzo, docente di lettere, giornalista e saggista, fondatore e presidente del Movimento neo Borbonico ha inviato agli sponsor della trasmissione Non è l’Arena.
Cogliamo l’occasione per ricordare che, nell’Agosto dello scorso anno, a Como, la Guardia di Finanza ha scoperto che 91 titolari di aziende venete, lombarde e piemontesi ne combinavano di tutti i colori con i fondi europei per l’agricoltura.
“Una maxi truffa all’Unione Europea – leggiamo in un articolo de la Repubblica del 22 Agosto dello scorso anno – è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Menaggio (Como) che, con l’operazione ‘Montagne d’euro’, ha disposto il sequestro di beni per oltre 10 milioni di euro. Sette persone residenti nelle province di Sondrio, Como e Cremona sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Sondrio per associazione per delinquere, mentre 91 titolari di altrettante aziende agricole lombarde, venete e piemontesi, sono ritenuti responsabili di truffa aggravata finalizzata all’indebito conseguimento di contributi europei (qui l’articolo per esteso).
Di fatto, è un’inchiesta simile a quella che riguarda l’agricoltura dei Nebrodi. Ebbene, per i Nebrodi il clamore mediatico è stato enorme: tanto che, a un certo punto, un nostro collaboratore ed amico, Carmelo Raffa – che è nato a Tortorici, bellissimo paese dei Nebrodi – è intervenuto per dire che è sbagliatissimo criminalizzare un’intera comunità!
Insomma, noi riteniamo giusta battaglia culturale e politica di Gennaro De Crescenzo. Anche perché ci siamo più volte occupati di Massimo Giletti e della sua trasmissione.
Foto tratta dal post di Gennaro De Crescenzo
Visualizza commenti