A Palermo, nel 2012, nel nome del Passante ferroviario, sessanta famiglie sono rimaste senza casa. Il crollo andato in scena la notte scorsa a Catania è ancora oggetto di approfondimenti: non si sa ancora se il crollo è legato agli eterni appalti ferroviari che vanno in scena all’ombra dell’Etna
Palermo e Catania legate a doppio filo da un destino simile. Entrambi i Comuni presentano problemi finanziari, ed entrambi i Comuni sono alle prese con appalti ferroviari miliardari quanto eterni. A Palermo i danni provocati ad alcune abitazioni dagli appalti ferroviari sono stati accertati; a Catania – dopo il crollo di una palazzina avvenuto la notte scorsa – sono a Catania in corso gli accertamenti per verificare il possibile legame con gli appalti ferroviari.
A Palermo, a causa dei lavori del Passante ferroviario, nel 2012, sono rimaste lesionale alcune palazzine nel popolare quartiere della Zisa: sessanta famiglie sono rimaste prive di abitazione.
A Catania una cosa un po’ più grave – più grave perché c’è stato un crollo – si è verificata in queste ore. La notte scorsa, come già accennato, è venuta giù una palazzina in seguito all’apertura di una voragine.
Nessuna sorpresa: la cosa era stata messa nel conto, tant’è vero che non ci sono stati morti. Chi viveva in questa palazzina aveva notato già da tempo alcune crepe. Ieri, vedendo che le crepe si erano allargate, gli abitanti della palazzina hanno dato l’allarme.
Insomma, già nel pomeriggio di ieri si temeva il peggio. Che si è verificato. Il racconto è un po’ confuso: l’unica cosa che abbiamo capito è che non ci sono stati danni alle persone (solo un signore anziano ha riportato ferite ad una spalla). E che la tragedia è stata sfiorata.
Leggiamo su Catania Today:
“Il cortile del palazzo di circa 300 metri quadrati si è ‘collassato’ in una voragine profonda 2-3 metri, trascinando parte della struttura. Abbiamo messo al sicuro tutti i presenti, e una persona l’abbiamo soccorsa da un balcone, perché le scale interne non erano utilizzabili”.
Questa la dichiarazione – che leggiamo sempre su Catania Today – di Giuseppe Verme, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Catania, presente sul luogo dove è avvenuto il crollo di un’abitazione e del cortile di un’antica palazzina tra via Castromarino e via del Plebiscito.
A Palermo sono rimaste senza casa sessanta famiglie. A Catania il crollo della palazzina ha complicato la vita a 39 persone.
“Al vaglio dei vigili del fuoco l’ipotesi, non ancora confermata, che il crollo possa essere legata al un cedimento del terreno dopo i lavori per la realizzazione nel sottosuolo della metropolitana”, leggiamo sempre su Catania Today.
A quanto pare, in questa zona, sotto terra, sono in corso i lavori per la metropolitana: per la precisione, si tratta di lavori per il completamento della tratta Stesicoro-Palestro.
Insomma, anche a Catania, come a Palermo, scavano, scavano, scavano…
Ah, dimenticavamo: a Catania, come a Palermo, gli appalti ferroviari sono eterni: soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi… Ovviamente pubblici.
Foto tratta da lasiciliaweb
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