In realtà, a protestare avrebbero dovuto essere anche gli agricoltori. Almeno in Sicilia è così, perché l’aumento del 25% del costo dei trasporti via mare colpisce anche l’agricoltura, visto che la Sicilia è ancora un’Isola. Invece, a parte il blocco del solo porto di Catania, la protesta è finita a tarallucci e vino. Se ne sta occupando il vice Ministro Cancelleri: quello che ha risolto ‘brillantemente’ il ‘caro-biglietti’ aerei che colpisce i siciliani…
La protesta degli autotrasportatori in Italia e in Sicilia? E’ stato tutto uno scherzo! ‘Botti’ di inizio anno.
Il costo dei trasporti via nave è aumentato del 25%, ma in compenso il carburante è più ecologico. Volete mettere?
Gli armatori trasferiranno gli aumenti sul prezzo dei biglietti delle navi. I cittadini non diranno nulla, mentre per gli autotrasportatori è un problema. Ci stanno pensando, a Roma, la Ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, e il vice Ministro, sempre delle Infrastrutture e Trasporti, Giancarlo Cancelleri.
Sono quelli che si sono occupati del costo stratosferico dei biglietti aerei appioppati ai siciliani. Sono stati così bravi, la De Micheli e Cancelleri, che il costo dei biglietti aerei da e per la Sicilia è rimasto invariato: i prezzi alle stelle erano e alle stelle sono rimasti.
In compenso, forse, a Giugno, i siciliani che guadagnano non più di 800 euro al mese avranno lo sconto del 30% sui biglietti aerei.
Cosa debba andare a fare a Roma o a Milano un siciliano che guadagna non più 800 euro al mese non si capisce. Ma che volete: lì è arrivato il grillino Cancelleri…
A Roma e in Sicilia gli autotrasportatori sono in buone mani: siamo certi che, per loro, il Governo Conte bis troverà una soluzione ‘lungimirante’ come quella trovata per l’esoso prezzo dei biglietti aerei appioppato ai siciliani…
In Sicilia, poi, della questione degli autotrasportatori si sta occupando l’assessore alla Infrastrutture, Marco Falcone: un nome, un marchio, una garanzia.
Falcone, per chi non lo conosce, è quello che, nel Gennaio dello scorso anno, è andato a siglare l’accordo sull’IVA che ha fatto perdere una caterva di soldi alla Regione siciliana. Ed è quello che, fino ad oggi, non ha fatto nulla, ma proprio nulla, per mettere ordine nel complicato mondo dei trasporti marittimi tra la Sicilia e i suoi arcipelaghi (è di due giorni fa l’avaria della nave ‘Pietro Novelli’ che ha lasciato sulla banchina di Trapani i siciliani che dovevano recarsi a Pantelleria).
Ebbene, degli autotrasportatori siculi si occuperà l’assessore Falcone…
Insomma, tra la Ministra De Micheli, il vice Ministro Cancelleri e l’assessore siciliano Marco Falcone gli autotrasportatori sono in buone mani: auguri!
Siamo rimasti molto colpiti, poi, dall’atteggiamento di certi esponenti del mondo agricolo siciliano, preoccupati che il blocco dei porti della nostra Isola – che non c’è stato, a parte il blocco, per alcune ore, del porto di Catania – arrechi danni. A chi?
Infatti, non abbiamo capito una cosa: erano preoccupati per le esportazioni di prodotti agricoli siciliani (ma di quali prodotti?), o erano preoccupati che l’eventuale chiusura dei porti avrebbe bloccato gli arrivi delle navi di grano e lenticchie canadesi al glifosato, di olio d’oliva ‘extra vergine’ tunisino, di olio d’oliva extra vergine-deorotato spagnolo, di pomodoro e passata di pomodoro cinese, di arance marocchine, di limoni argentini, di nocciole turche, di mandorle americane e via continuando?
Insomma: avrebbe dovuto essere, quella di ieri, una grande protesta alla francese: invece è finita a tarallucci e vino.
Noi facciamo nostra la presa di posizione di Giuseppe Scarlata, allevatore e produttore di formaggi in Sicilia, Forcone della prima ora: indefessi sostenitori del suo perorino e delle sua mozzarelle di latte di pecora, ci ritroviamo anche nelle sue parole:
“Un plauso a chi ancora non vorrebbe arrendersi.. Ma questo popolo non merita nulla: ogni tentativo di fargli alzare la testa e’ tempo sprecato.
Bene così, continuate a svendere i vostri prodotti sottocosto!
Ben vi sta, continuate a fare riunioni su riunioni a incontrare assessori e invocare tavoli tecnici, va bene così, vi dà l’alibi per definirvi lottatori…
Poi se i giovani siciliani scappano, se le strade e le autostrade si chiudono, se le ferrovie non esistono, se per curarci dobbiamo scappare da questa terra, ebbene, sono tutte cose futili che passano in secondo piano!
Abbiamo quello che ci meritiamo… E il primo che mi dice dobbiamo fare come i francesi gli sputo in faccia senza neanche spiegargli il perché…”.
Foto tratta da Intravino
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