Vincenzo Figuccia: “Che combina l’Orlando Furioso? Lascia Palermo al buio?”

6 gennaio 2020

Interi quartieri del capoluogo della Sicilia al buio. L’attacco di Vincenzo Figuccia al sindaco Leoluca Orlando: “Non bastano i rifiuti ad ogni angolo della città, non basta l’annuncio di una ZTL assurdamente estesa alle ore notturne, adesso l’Orlando Furioso abbassa pure l’interruttore per lasciare Palermo al buio”

Si può vivere in una città nella quale, la sera, molti quartieri rimangono al buoi? Eppure questo succede a Palermo. E a nulla, fino ad oggi, sono servite le proteste di cittadini.

Della vicenda si occupa il parlamentare regionale dell’UDC, Vincenzo Figuccia, che è anche leader del Movimento Cambiamo la Sicilia.

“Si ripongono sempre nuove aspettative nell’anno che arriva e se pensiamo ai palermitani – dice Figuccia – loro sì che avrebbero confidato nella speranza di una città più vivibile per il 2020. Ma già nei primi giorni del nuovo anno arriva puntuale la smentita. Non bastano i rifiuti ad ogni angolo della città, non basta l’annuncio di una ZTL assurdamente estesa alle ore notturne, adesso l’Orlando Furioso abbassa pure l’interruttore per lasciare Palermo al buio”.

“L’Orlando Furioso” chiamato in causa da Figuccia è, ovviamente, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

“Luminarie, archi, fiocchi, alberi natalizi e tanti segni di ipocrisia di quest’amministrazione – sottolinea Figuccia – oggi lasciano spazio ad una cruda verità: da Vergine Maria – dove i residenti hanno persino organizzato una fiaccolata di protesta – a Uditore, interi quartieri al buio in una città fantasma presuntuosamente ostentata al resto del Paese e all’Europa come la grande metropoli moderna e inclusiva. Ho potuto constatare personalmente – aggiunge il parlamentare – come tra i quartieri periferici ma anche a pochi passi dalla centralissima via Libertà, non di rado sembra di trovarsi nel Bronx, proprio perché l’assenza di illuminazione pubblica crea degrado, scarsa sicurezza e paura nei residenti”.

“Siamo solo all’inizio dell’anno 2020, ma come inizio non c’è male. Così – conclude Figuccia – finita la festa e gabbato lo Santo, Orlando getta la maschera del buonismo natalizio rivelando tutto il suo cinismo ai palermitani costretti ad accendere, come si faceva una volta, le candele per combattere l’oscurità”.

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