Oggi la ‘sinistra’ italiana è preoccupata dalla guerra tra USA e Iran e, magari, dal possibile coinvolgimento del nostro Paese? Per caso è la stessa ‘sinistra’ che ha autorizzato -insieme con il centrodestra – la realizzazione del MUOS in Sicilia, precisamente a Niscemi, facendo diventare la nostra Isola un obiettivo militare? Il ricordo di un forum sul MUOS organizzato nel 2013 da Link Sicilia
Due giorni fa abbiamo posto una semplice domanda: alla luce del raid americano in cui, tra gli altri, ha perso la vita il generale Qassem Soleimani, non è diventato un po’ troppo rischioso tenere in Medio Oriente il contingente militare del nostro Paese?
Riproponiamo il nostro ragionamento messo neo su bianco due giorni fa:
“Il leader della Lega, Matteo Salvini, si poteva anche risparmiare la ‘sviolinata’ in favore del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump (di fatto, Salvini, si è schierato con il Pentagono, al quale, come ha scritto Luca Pinasco, si è piegato Trump). Ma, al di là delle improvvide dichiarazioni di Salvini, c’è un dato politico oggettivo che non possiamo ignorare: l’Italia è un Paese alleato degli USA. Gli americani, in Italia, hanno grandi interessi militari”.
“In Sicilia – giusto per citare due esempi – ci sono la base militare di Sigonella, tra Catania e Lentini, e il MUOS a Niscemi. Il MUOS, in particolare, non è uno strumento che serve per osservare le farfalle in volo: è uno strumento di guerra: e questo, in Medio Oriente, lo sanno benissimo. Ed è uno strumento di guerra americano piazzato a Niscemi con il consenso del centrodestra e del centrosinistra. Quanto al Movimento 5 Stelle, non ricordiamo battaglie anti-MUOS. Insomma: tutta la politica italiana presente oggi in Parlamento, di maggioranza e di opposizione, è favorevole al MUOS: e anche questo in Medio Oriente lo sanno benissimo”.
Quando abbiamo scritto queste considerazioni – il 4 Gennaio – nessuno aveva tirato in ballo il ruolo dell’Italia in quella che, di fatto, è una guerra in corso. Ma ieri la notizia che l’Italia avrebbe avuto un ruolo nel raid americano che ha reso ancora più drammatico lo scontro tra USA e Iran era su tanti giornali. Ci ha colpito, in particolare, il titolo di un articolo di Blog Sicilia:
In questo articolo si leggono le dichiarazioni di politici e commentatori che si soffermano sul coinvolgimento dell’Italia e della Sicilia. Ci ha colpito, in particolare, il ruolo che avrebbe giocato il MUOS di Niscemi.
Questo blog ha sempre dato spazio alle manifestazioni No MUOS. Ci sembra interessante raccontare un fatto che risale al 2013. In quell’anno era in rete il quotidiano on line Link Sicilia. Era il prodotto di uno sforzo di chi scrive e della collega ed amica Antonella Sferrazza.
Abbiamo seguito per filo e per segno la vicenda MUOS. In particolare, abbiamo organizzato un forum. Quando abbiamo organizzato il forum il Governo regionale aveva revocato le autorizzazioni per la realizzazioni del MUOS.
In quel forum venne fuori una notizia che ci colpì molto.
Venne fuori che i militari americani erano molto stupiti del clamore che la realizzazione del MUOS stava provocando in Italia e, soprattutto, in Sicilia. Gli americani non avevano alcuna intenzione di installare il MUOS a Niscemi. C’era stata una trattativa con le autorità italiane. Ed erano state le autorità del nostro Paese a individuare la Sicilia, e in particolare Niscemi, come luogo nel quale realizzare il MUOS.
Venne fuori, nel forum organizzato da Link Sicilia, che se le autorità italiane avessero assunto una posizione diversa oggi la situazione sarebbe diversa.
Le autorità italiane, allora, avrebbero dovuto dire:
“No, il MUOS non può essere piazzato in Sicilia, perché se il MUOS verrà piazzato in Sicilia, automaticamente, la stessa Sicilia diventerebbe, in caso di tensioni, un obiettivo militare da distruggere”.
Come l’avrebbero presa, gli americani, se i governanti italiani dell’epoca avessero detto no al MUOS in Sicilia? Da quello che venne fuori dal forum di Link Sicilia, gli americani non erano particolarmente interessati a realizzare le mega antenne satellitari in questo angolo della Sicilia. Anzi, davanti al sì delle autorità italiane al MUOS in Sicilia, gli americani erano rimasti un po’ stupiti, perché in genere queste strumentazioni vengono realizzate in zone desertiche e non a ridosso dei centri abitati!
Dal forum promosso da Link Sicilia venne fuori che la decisione di piazzare il MUOS in Sicilia, a Niscemi, risaliva a tre anni prima, nel 2010, quando l’Italia era governata dal centrodestra di Berlusconi. Le trattative erano iniziate prima, ma la decisione su Niscemi è del 2010.
Il ruolo del Governo Berlusconi si evince anche da alcuni cable di Wikileaks di Julian Paul Assange, il grande giornalista australiano che ha scoperchiato gli imbrogli di mezzo mondo e per questo perseguitato dal mezzo mondo sputtanato.
Ricordiamo che, se oggi la Sicilia – grazie alla presenza della base militare di Sigonella e, soprattutto, grazie alla presenza del MUOS a Niscemi – è diventata, di fatto, un obiettivo militare lo dobbiamo alla politica italiana che ha voluto il MUOS a Niscemi.
Non possiamo non ricordare le centinaia di manifestazioni No MUOS fatte in Sicilia.
Non possiamo non sottolineare il paradosso del citato Julian Paul Assange, come già ricordato perseguitato da mezzo mondo per aver fatto luce su imbrogli e crimini internazionali.
Non possiamo dimenticare che un pacifista storico – Turi Vaccaro – si trova ancora in galera anche per aver combattuto contro il MUOS. L’unica voce politica che ha più volte difeso Turi Vaccaro è stata quella di Pino Apprendi. Poi, il silenzio. (Turi Vaccaro non era proprio un visionario, alla luce di tutto quello che sta succedendo: lo possiamo dire?).
Chi ha provato ad opporsi al MUOS – magari con mezzi non sempre ortodossi – o è perseguitato o è in galera.
Mentre – con riferimento all’Italia – chi ha voluto il MUOS a Niscemi, oggi dovrebbe pirandellianamente affrontare e risolvere guai che ha combinato.
La verità è che il MUOS è stato piazzato in Sicilia perché la Sicilia era ed è ancora l’ultima delle colonie italiane. E a infognare la Sicilia sono stati anche politici siciliani.
Ultima considerazione per la ‘sinistra’, o presunta tale, italiana, con riferimento soprattutto al Partito Democratico.
Leggiamo qua e là che esponenti di questo partito sono oggi preoccupati per la piega che sta prendendo lo scontro tra USA e Iran. Ma non possiamo non ricordare che il PD è sempre stato schierato con gli americani, a Roma e in Sicilia.
In Sicilia, in particolare, il PD era al Governo della Regione siciliana quando sono state concesse le autorizzazioni per la realizzazione del MUOS a Niscemi: Governo regionale di Raffaele Lombardo e Governo regionale di Rosario Crocetta.
‘Compagni’ del PD: voi, tra il 2009 e il 2017, non avete proprio imitato Pio La Torre: anzi.
Il resto, ‘compagni’ del PD, sono solo chiacchiere.
Foto tratta da Wired
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