Le dichiarazioni del leader della Lega, Matteo Salvini, che plaude al raid americano che ha provocato la morte del generale Qassem Soleimani sono improvvide. Ma c’è un fatto oggettivo: l’Italia è un Paese alleato degli USA. Ciò posto, non è diventato assai rischioso tenere il contingente militare italiano nel Medio Oriente? E come mai la questione non è ancora all’ordine del giorno del Parlamento?
Questo non è un articolo di politica estera. Di questo argomento, quando riusciamo a contattarlo (cosa complicatissima), si occupa il nostro Economicus. Noi interveniamo in questa brutta, bruttissima storia del raid americano in cui, tra gli altri, ha perso la vita il generale Qassem Soleimani per porre una semplice domanda all’attuale Governo italiano:
non è diventato un po’ troppo rischioso tenere in Medio Oriente il contingente militare del nostro Paese?
Il leader della Lega, Matteo Salvini, si poteva anche risparmiare la ‘sviolinata’ in favore del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump (di fatto, Salvini, si è schierato con il Pentagono, al quale, come ha scritto Luca Pinasco, si è piegato Trump).
Ma, al di là delle improvvide dichiarazioni di Salvini, c’è un dato politico oggettivo che non possiamo ignorare: l’Italia è un Paese alleato degli USA. Gli americani, in Italia, hanno grandi interessi militari.
In Sicilia – giusto per citare due esempi – ci sono la base militare di Sigonella, tra Catania e Lentini, e il MUOS a Niscemi.
Il MUOS, in particolare, non è uno strumento che serve per osservare le farfalle in volo: è uno strumento di guerra: e questo, in Medio Oriente, lo sanno benissimo. Ed è uno strumento di guerra americano piazzato a Niscemi con il consenso del centrodestra e del centrosinistra. Quanto al Movimento 5 Stelle, non ricordiamo battaglie anti-MUOS.
Insomma: tutta la politica italiana presente in Parlamento, di maggioranza e di opposizione, è favorevole al MUOS: e anche questo in Medio Oriente lo sanno benissimo.
A nostro modesto avviso, l’Italia deve cominciare a interrogarsi subito sull’opportunità o meno di tenere il contingente militare del nostro Paese in un Medio Oriente, che è ormai diventato un luogo di guerra.
Ma non è il solo Governo Conte bis che si deve interrogare su tale questione: la vicenda non può non essere affrontata dal Parlamento. Da cittadini siamo stupiti di non avere ancora letto di una convocazione del Parlamento italiano per dibattere su tale questione: e, soprattutto, per decidere, con un voto, cosa fare.
Foto tratta da Scuolissima.com