Ragazzi, 180 euro lordi mensili circa di aumento, dopo anni di blocco contrattuale, per veri dirigenti con precise responsabilità non è una cifra esorbitante, come abbiamo letto qua e là nei giorni scorsi. Certo, noi partiamo dal presupposto della responsabilità. Sulla cui esistenza crediamo poco, nonostante le rassicurazioni della CISL siciliana… Piuttosto: ci sono aumenti anche per i dirigenti generali?
Da qualche giorno leggiamo qua e là articoli ‘moralistici’ sull’aumento degli stipendi dei dirigenti della Regione siciliana. Abbiamo letto di aumenti consistenti, tra la rabbia di tanti lettori. Noi non eravamo molto convinti e abbiamo aspettato qualche ‘numero’, arrivato con un comunicato della CISL siciliana. Eccolo:
“Firmato oggi, 30 dicembre 2019, all’Aran Sicilia il rinnovo del contratto dei dirigenti della Regione siciliana. Il nuovo contratto, del valore di 8.822.453,89 euro, riguarda il triennio 2016-2018 e tra le principali novità figurano: un aumento delle retribuzioni in linea con quelle statali, il finanziamento automatico del fondo per la dirigenza e l’introduzione del codice per la responsabilità disciplinare dei dirigenti”.
“Il traguardo che abbiamo raggiunto oggi era atteso da molti anni – prosegue la nota della CISL – considerando che l’ultimo contratto della categoria risale infatti al quadriennio 2002-2005. Il testo che abbiamo firmato ci allinea sul piano giuridico al resto della dirigenza della Pubblica Amministrazione e reintroduce norme di salvaguardia che consentono ai dirigenti di guardare al futuro in un’ottica di lungo periodo”.
Che cosa significa reintrodurre “norme di salvaguardia che consentono ai dirigenti di guardare al futuro in un’ottica di lungo periodo”, non lo sappiamo: ma andiamo avanti.
C’è un auto-incensamento:
“Un altro importante risultato per i lavoratori, dunque, ottenuto grazie all’impegno sindacale della CISL funzione pubblica che, dopo aver inaugurato il 2019 con il rinnovo del contratto dei dipendenti regionali (comparto), ha continuato a lavorare incessantemente per giungere entro l’anno al conseguimento di questo nuovo obiettivo”, dicono Paolo Montera, segretario generale della CISL Fp Sicilia, e Fabrizio Lercara e Paolo Luparello, segretari regionali del sindacato.
Arriviamo al ‘dunque’:
“Il nuovo contratto – leggiamo ancora nel comunicato CISL – prevede un aumento percentuale delle retribuzioni in linea con quelle statali (3,48%). In cifre, si tratta di aumento medio lordo mensile di 180,97 euro, anche se l’impatto sarà inferiore a quello statale per via del doppio biennio di ritardo che la dirigenza siciliana scontava rispetto allo Stato. Importante elemento di innovazione di questo contratto è rappresentato dal fatto che una somma di 28,95 euro andrà automaticamente ad implementare il fondo per la dirigenza, con la precisa destinazione all’indennità di risultato”.
Via, 180 euro lordi mensili, per un dirigente pubblico, che dovrebbe avere responsabilità non indifferenti non sono molti: anzi. Ma esiste, negli uffici della Regione siciliana, la “responsabilità”? Noi nutriamo qualche dubbio. Che nemmeno la nota della CISL fuga:
“Un’altra delle novità più significative dell’intero negoziato – ci comunica la CISL a proposito delle responsabilità – riguarda l’introduzione nel nuovo contratto del codice per la responsabilità disciplinare dei dirigenti, che riguarda tutta la materia delle infrazioni e delle sanzioni disciplinari”.
Ovviamente, per chi ci crede: e non è il nostro caso: ne abbiamo vista troppe per prendere in considerazione la “responsabilità” nell’amministrazione pubblica della Sicilia.
Piuttosto non abbiamo capito – visto che si parla sempre di dirigenti – se sono stati previsti aumenti anche per i dirigenti generali. Il Governo regionale ci dirà qualcosa?