Se è vero che lo Stato italiano, dal 1860, tratta il Sud e la Sicilia come colonie, è altrettanto vero che la Regione siciliana ha trattato e continua a trattare anche peggio gli abitanti degli arcipelaghi! Oggi più di ieri l’identità culturale vale molto di più delle mere esigenze commerciali!E questo vale anche per Pantelleria
Il ‘caso’ di Pantelleria, del suo Zibibbo e del suo vino passito: è solo un problema enologico e di mercato o c’è di mezzo l’identità culturale di una comunità? Al sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, l’omologazione dello Zibibbo di questa particolare isola al DOC Sicilia non va proprio giù.
“Il Comune di Pantelleria insieme alla sua comunità e ai produttori di Pantelleria Eroica – leggiamo su Il Giornale di Pantelleria – hanno impugnato il Decreto 12 luglio 2019 che permette le modifiche ordinarie al disciplinare di produzione della denominazione di origine controllata dei vini ‘Sicilia’, in difesa del carattere identitario dello Zibibbo di Pantelleria, che non può essere omologato ad altre tipologie di uve”.
Lo Zibibbo, per i panteschi, è un’unicità: e non hanno torto. Dietro questa uva c’è la storia, ci sono le tradizioni, c’è la stessa identità culturale di Pantelleria. Perché omologarlo con il DOC Sicilia? Per vendere di più all’estero, secondo le leggi del liberismo economico? I soldi valgono di più dei valori universali?
Scendendo nei particolari, alla denominazione “Pantelleria” si vuole associare l’unità geografica più ampia, ovvero la parola “Sicilia”, così come prevede la DOC Sicilia.
Perché l’omologazione alla DOC Sicilia? Per vendere di più e meglio nel mercato internazionale. La parola “Pantelleria” sarebbe meno conosciuta della parola “Sicilia”. Associando la Sicilia al vino dolce di Pantelleria, questo prodotto si venderebbe meglio.
Ora ci prenderanno un po’ per matti, ma noi la domanda la dobbiamo porre: Pantelleria e la Sicilia sono la stessa cosa? A nostro avviso, no. Così come non sono la stessa cosa la Sicilia e le isole Eolie. Ci sono specificità che non possono essere nascoste. E anche dati oggettivi.
Tutti sappiamo che il Sud è la colonia d’Italia. Tutto sappiamo come lo Stato italiano ha trattato e continua a trattare il Sud dal 1860 ad oggi.
Però dobbiamo essere onesti: la Regione siciliana tratta bene i propri arcipelaghi e gli abitanti dei propri arcipelaghi? A noi risulta di no.
A noi risulta che la Sicilia, sì, è messa male, soprattutto oggi, dopo gli scippi finanziari che ha subito ad opera dei passati Governi nazionali e regionali di centrosinistra.
Ma se la Sicilia è messa male, i suoi arcipelaghi stanno anche peggio.
E’ vero o no che i collegamenti marittimi tra la Sicilia e i suoi arcipelaghi lasciano molto a desiderare?
O dobbiamo fare finta che le denunce del sindacato ORSA non esistono?
E’ vero o no che, ogni anno, si spende una barca di soldi pubblici – fondi nazionali e fondi della Regione siciliana – per assicurare agli abitanti delle isole degli arcipelaghi siciliani trasporti via mare scadenti?
E’ vero o no che le navi utilizzate per i trasporti via mare tra la Sicilia e i propri arcipelaghi sono vecchie?
E della scuola negli arcipelaghi siciliani ne vogliamo parlare? Ci sono o no problemi anche in questo settore per chi vive nelle isole che circondano la Sicilia?
Parliamo della sanità pubblica? E’ vero o no che tanti servizi sanitari, nelle isole che circondano la Sicilia, sono stati smantellati? E’ vero o no che le donne che vivono in queste isole, spesso, sono costrette ad andare a partorire lontano dai luoghi in cui vivono?
La Sicilia – la Regione siciliana – è stata ed è sempre di più ‘Matrigna’ verso le isole che negli atti amministrativi definisce anche “isole minori”.
E oggi, per una questione ‘commerciale’ l’Isola di Pantelleria si dovrebbe associare, anzi omologare, alla Sicilia?
A nostro avviso fa bene il sindaco di Pantelleria a dire no!
QUI L’ARTICOLO DEL GIORNALE DI PANTELLERIA
Foto tratta da Il Messaggero