Ma che olio d’oliva extra vergine arriva dalle parti di New York?

8 dicembre 2019

Se lo chiede e lo chiede Franco Calderone, siciliano, di professione agricoltore, produttore di vino e di olio d’oliva extra vergine dalle parti di Marineo, in provincia di Palermo. A New York per lavoro, ci ha raccontato la sua avventura in un noto ristorante della città americana. Un’avventura con l’olio d’oliva che, però, non era olio d’oliva… 

Ma che olio d’oliva extra vergine di oliva giunge sulle tavole degli americani di New York? Se lo chiede Franco Calderone, che nella vita fa l’agricoltore. Produce vino e olio d’oliva dalle parti di Marineo, in provincia di Palermo. Perché Si è posto questa domanda? Perché nei giorni scorsi è stato proprio a New York per vendere il vino che produce ed è stato testimone della storia che ci racconta.

Allora, partiamo dall’inizio: intanto che ci faceva a New York?

“Sono stato Negli Stati Uniti per definire alcuni contratti di vendita del nostro vino. Dopo uno giro tra varie città americane siamo finiti a New York e…”,

E che cosa?

“E siamo finiti a colazione in un importante ristorante di New York”.

E che è successo?

“Niente di particolare. Ho chiesto un po’ d’olio d’oliva per condire un piatto che avevo ordinato”.

E le hanno portato l’olio d’oliva.

“Esatto”.

Ha chiesto olio d’oliva extra vergine?

“Esatto”.

E cosa le hanno portato?

“E’ quello che ancora ancora mi chiedo”.

In che senso?

“Nel senso che quello che hanno portato in tavola in una bottiglia se vogliano anche elegante non era olio d’oliva”.

Che significa non era olio d’oliva?

“Significa quello che sto dicendo: non era olio d’oliva!”.

E cos’era, allora?

“Ho detto che ancora oggi non sono riuscito a dare una risposta”.

Cos’è che non l’ha convinta?

“In primo luogo la densità”.

Era poco denso?

“Per l’appunto”.

Magari era olio d’oliva extra vergine di Biancolilla in purezza…

“Senta, io sono nato nell’agricoltura. E, oltre a produrre vino, gestisco un oleificio. Si figuri se io non conosco l’olio d’oliva extra vergine di Biancolilla in purezza!”.

Ma allora cos’era? Ha provato ad annusarlo?

“Certo”.

Che aromi emanava?

“Aromi? Nessun aroma. Inodore”.

Insomma: non aveva la densità dell’olio d’oliva, non emanava aromi: ma almeno era verde?

“Questo sì, era verde”.

La clorofilla almeno c’era.

“Sì, forse l’unica cosa che c’era di riconoscibile era la clorofilla”.

Ma che sapore aveva? 

“Nessun sapore. E’ per questo che ho chiamato il proprietario del locale, un signore distinto”.

Ha chiamato il titolare del ristorante?

“Certo”.

E che gli ha detto?

“Mi sono informato sulla provenienza dell’olio di oliva extra vergine che ha portato sulla nostra tavola”.

Che faccia ha fatto il titolare del ristorante?

“Era stupito e un po’ contrariato”.

Immaginiamo gli abbia detto che lei è siciliano e che produce proprio olio d’oliva extra vergine. 

“Esattamente”.

Come ha reagito?

“Ha portato in tavola la confezione – credo da cinque litri – di olio d’oliva che ha acquistato in Europa”.

Da quale Paese europeo?

“Questo non sono riuscito ad appurarlo. Una cosa, però, la ricordo bene”.

Cosa?

“Nel contenitore di metallo che il titolare ci ha mostrato campeggiava una scritta con un richiamo al Mediterraneo”.

Un po’ vaga come indicazione, no?

“Direi molto vaga”.

Che idea si è fatto dell’olio d’oliva extra vergine che circola a New York?

“Ha una domanda di riserva?”.

Lo sa che che il presidente Trump ha esentato l’olio extra vergine dai dazi doganali? 

“L’ho letto sul vostro blog”.

E’ un po’ paradossale, no? 

“Direi di sì”.

Magari era un olio d’oliva deodorato. Vanno molto di moda…

“Ci ho anche pensato. Ma era di gran lunga peggiore di certi oli d’oliva extra vergini che si vendono in Italia a prezzi bassi”.

Insomma: per lei non era proprio olio d’oliva…

“Per me non era olio d’oliva”.

Lei è anche il coordinatore in Sicilia del Movimento 24 Agosto per l’Equità territoriale di Pino Aprile. Pensa si debba fare qualcosa, visto che il 90% dell’olio d’oliva extra vergine italiano è prodotto in Puglia, in Calabra e in Sicilia?

“Sì, penso che si debba fare qualcosa. Però prima ne voglio parlare con Pino Aprile”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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