E se in Sicilia – in particolare a Marina di Ragusa – ci sono problemi, mezza isola si blocca! Commenta Mario Pagliaro: “È questo il controllo energetico delle #nazioni”. Ma Malta, tra sole e vento, non è un grado di produrre energia da sé?
Ma l’isola di Malta – poco meno di 400 mila abitanti, lo Stato più piccolo dell’Unione europea – non ha sole e vento per produrre energia? ce lo chiediamo leggendo su Ragusa News.com quello che è successo qualche giorno fa:
“Malta al buio per colpa di Ragusa… alle 14:40. Il problema origina dalla stazione elettrica di Ragusa, gestita da Terna: «Per cause in corso di verifica, nella stazione elettrica di Ragusa si è aperto l’interruttore del collegamento con Malta. I tecnici di Terna, prontamente intervenuti, hanno ripristinato il normale funzionamento del servizio elettrico». Il disagio è durato un paio di ore. I tecnici stanno lavorando per capire cosa ha causato l’evento. Il cavo elettrico che collega Italia e Malta, entrato in esercizio nel marzo 2015, è lungo 120 chilometri (completamente sottomarino e interrato per la parte terrestre) e, dal lato italiano, approda a Marina di Ragusa”.
“Il black out – prosegue l’articolo – ha causato momenti di caos nelle strade dove hanno smesso di funzionare i semafori. Tribunali e ospedali hanno dovuto fare affidamento ai gruppi elettrogeni. Nelle fabbriche la produzione si è fermata. Alle cinque del pomeriggio il problema era stato risolto e tutto era tornato alla normalità. Non è la prima volta che Malta è alle prese con un maxi black out: l’ultimo episodio simile risaliva all’aprile dell’anno scorso”.
La cosa che deve fare riflettere è che a Malta l’economia è in crescita: forse è il Paese della UE dove l’economia cresce di più. Parlano i ‘numeri’ diffusi nei mesi scorsi dalla dalla televisione di Stato TVM: il Prodotto Interno Lordo (PIL) maltese, infatti, ha toccato i 12 miliardi e 320 milioni di euro, con un aumento di oltre un miliardo milioni di euro.
In termini reali, l’economia maltese è cresciuta del 6,6%.
A malta sono in crescita i servizi, è in crescita l’industria, è in crescita l’attività edilizia (in questo caso, forse sacrificando l’ambiente) e crescono anche agricoltura e pesca.
Certo, l’isola è piccola: ma la crescita economica c’è. Ed è veramente singolare che la crescita dipenda, in parte dall’energia che Malta importa dalla Sicilia!
“Nel 2015 la #Sicilia ha riannesso a sé #Malta – commenta Mario Pagliaro -. Con oltre un miliardo di kWh forniti ogni anno (quest’anno però in forte calo: solo 600 milioni in 10 mesi), il cavo sottomarino di 120 km fornisce all’isola – romana per quasi 2 millenni – quasi metà dell’energia elettrica. Basta #staccare l’interruttore e restano al buio. È questo, in 6 #righe, il controllo energetico delle #nazioni”.
Foto tratta da Gaming Report