Palermo e la ‘munnizza’: gabbiani, scarafaggi e adesso anche i topi!

16 novembre 2019

Eh sì, nella città sempre più sporca non potevano mancare i topi nelle scuole. Noi, lo scorso Agosto, li abbiamo segnalati per le strade. Ora, a quanto pare, vanno a fare compagnia agli studenti… Chissà cosa ne pensano i renziani della città ai quali il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha assegnato la gestione della munnizza… 

Topi per le strade. E topi anche nelle scuole. Questa è Palermo dei giorni nostri. Per ‘fortuna’ che la ‘Grande informazione’ – dai TG a Striscia la notizia fino a Le Iene – non si occupano della munnizza del capoluogo della Sicilia e del corollario di scarafaggi, gabbiani e adesso anche dei topi. In effetti, la parola “adesso”, per noi, non vale. Perché dei topi abbiamo parlato in un articolo dello sorso 4 Agosto, quando, alla fine della Santa Messa, Padre Mario Golisano, parroco della chiesa di San Pietro e Paolo raccontava di aver visto i turisti fotografare i topi che scorrazzavano in via Roma…

Però, adesso, i topi hanno fatto, come dire?, un salto di qualità: si presentano anche nelle scuole della città, magari non all’appello (non ancora, almeno…), ma nei bagni sì. Così la racconta in un articolo Blog Sicilia:

“Ancora un’altra scuola dove sono stati trovati diversi topi scorrazzare. Le mamme hanno protestato e l’Asp ha chiuso la scuola. L’effetto topi a Palermo comincia a diventare un problema serio. Sotto accusa la mancanza di derattizzazione che dovrebbe essere eseguita periodicamente dalla Rap”.

La Rap è l’Azienda controllata dal Comune di Palermo che si dovrebbe occupare della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, della discarica di Bellolampo e, come scrive, appunto Blog Sicilia, anche della derattizzazione.

Stando alla lottizzazione interna al centrosinistra di Palermo, la Rap è finita in quota PD: il suo numero uno, Giuseppe Norata, risponde al parlamentare nazionale, Davide Faraone. Il quale, è noto, ha lasciato il PD per seguire Matteo Renzi con Italia Viva.

Norata, nonostante il ‘divorzio’ tra PD e Renzi, è rimasto al proprio posto. Così il sindaco Leoluca Orlando, oltre al PD, oltre a Rifondazione comunista e SEL (che insieme si sono uniti nel cartello di Sinistra Comune), oltre agli uomini di Salvatore ‘Totò’ Cardinale, oltre ai ‘residuati bellici’ degli alfaniani (da Angelino Alfano), si tiene nell’amministrazione della città anche i renziani.

In realtà, i risultati della gestione renziana della munnizza di Palermo sono catastrofici: degni, in tutto e per tutto, dei risultati politici ottenuti dai Governi Renzi: fallimentari, almeno dal nostro punto di vista (noi non siamo favorevoli al Jobs Act e all’attacco al mondo del lavoro).

A Palermo – per tornare al nostro argomento – strade e marciapiedi sono sempre sporchi, la discarica di Bellolampo – che andrebbe chiusa – è satura e, sembra incredibile!, vorrebbero realizzare un’ennesima vasca per continuare a sotterrare rifiuti. Una follia!

La settima vasca della discarica di Bellolampo – progetto che, stranamente, non trova l’opposizione del Ministero dell’Ambiente retto dal Movimento 5 Stelle – a nostro modesto avviso va chiusa. Abbiamo più volte chiesto all’onorevole Giampiero Trizzino se è d’accordo con la settima vasca di Bellolampo e, soprattutto, se su tale progetto è d’accordo anche il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Ancora aspettiamo la risposta.

In ogni caso, non ci sembra che i venti parlamentari grillini dell’Assemblea regionale siciliana abbiano condotto una battaglia per fare chiarezza sulla gestione molto discutibile di Bellolampo: chissà, magari con l’arrivo dei topi nelle scuole si daranno una mossa…

Tornando all’articolo di Blog Sicilia leggiamo ancora:

“I topi erano stati trovati in via Ausonia negli uffici dell’edilizia privata, poi nell’assessorato Istruzione in via Notarbartolo, ancora nella scuola Einaudi. L’ultima di quest’elenco che rischia di essere ancora lungo la scuola Rita Atria. Dopo un sopralluogo dell’Asp, ieri, la scuola Rita Atria di via Valverde è stata chiusa. I bambini della materna e della primaria nei giorni scorsi avevano raccontato ai genitori e alle maestre di aver visto dei topi all’interno dell’istituto e ieri è arrivata la conferma. Un genitore è entrato nei bagni della scuola e lui stesso ha visto un topo uscire dal cestino dell’immondizia. È scattato subito l’allarme. Le mamme hanno fatto uscire i figli dalle aule e chiesto spiegazioni. È intervenuta subito l’Asp che ha redatto un verbale e imposto la chiusura immediata della scuola”.

Che dire, infine? Che i topi che scorrazzano per le vie della città – e adesso anche dentro le scuole – sono lo specchio della Palermo di oggi: una Palermo sempre più ciabattona, trasandata, con le strade a pezzi (e incredibile che le strade che circondano il Teatro Massimo – per esempio via Volturno, ma non è la sola – siano tutte buche da anni!), con l’immondizia che assedia strade e marciapiedi, una città con interi quartieri al buio, una città dove la speculazione edilizia trionfa (incredibile il caso di Mondello!) e dove una sentenza che in un Paese civile dovrebbe fare storia (condanne pesantissime proprio in materia di speculazione edilizia!) è passata sotto silenzio e – pur essendo paradigmatica di una città, non ha prodotto effetti, quasi che la norma era ‘quella’ e la sentenza un incidente di percorso…

La verità è che a Palermo va in scena un’impostura. I topi che ballano per le vie della città sono solo la manifestazione beffarda di tale impostura che resiste. Chissà perché.

Foto tratta da Palermomania.it

QUI L’ARTICOLO DI BLOG SICILIA

Aggiornamento 1:

Siccome qualcuno su Facebook ci ha ricordato che la città viene sporcata dai cittadini che non effettuano la raccolta differenziata dei rifiuti, ricordiamo che la raccolta differenziata dei rifiuti non riguarda tutta la città: ci sono zone della città dove non viene effettuata perché il Comune ha deciso così. Chi scrive vive in una zona della città di Palermo al confine tra chi fa la differenziata e chi non può differenziare perché il Comune non ha ancora attivato il servizio. E, spesso, i cassonetti relativi alla zona nella quale non è stata ancora attivata la raccolta differenziata non solo sono insufficienti, ma vengono svuotati in ritardo: da qui l’immondizia per le strade. Con il corollario di scarafaggi e topi. Sono scene che viviamo ogni giorno.

 

 

 

 

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