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Ma che combina la RAI (Linea Verde) con il grano duro canadese?/ MATTINALE 455

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Agli svizzeri, a quanto pare, piace la pasta prodotta con il grano duro canadese. ‘Linea Verde’ è andata da quelle parti per un servizio, scatenando le ire della Coldiretti. Detto questo, a che titolo noi italiani contestiamo la Svizzera che utilizza il grano duro canadese quando il nostro Paese è pieno di grano duro e di grano tenero canadese? Abbiamo dimenticato le navi cariche di grani canadesi che invadono i porti italiani? Cerchiamo di non essere ipocriti 

“E’ inaccettabile che una trasmissione del servizio pubblico RAI dedicata all’agricoltura e al cibo italiani si trasformi in uno ‘spot’ a favore della pasta svizzera fatta con grano canadese trattato con l’erbicida glifosato in preraccolta, secondo modalità che sul territorio nazionale sono addirittura esplicitamente vietate”.

Non va tanto per il sottile la Coldiretti nel denunciare i contenuti della puntata di Linea Verde andata in onda domenica 10 novembre dal territorio elvetico della Valposchiavo. Che è successo in Svizzera? E’ successo che la RAI, secondo Coldiretti, avrebbe tradito “l’impegno quotidiano e le tante battaglie portate avanti dalla Rete ammiraglia in favore della produzioni Made in Italy”.

Leggiamo in un articolo del Il Friuli.it:

“Uno dei servizi della trasmissione dedicato a un mulino industriale, accusa la Coldiretti, ha finito per rappresentare una vera e propria campagna promozionale per un tipo particolare di pasta fatta in Svizzera con grano importato dal Canada, per ammissione del titolare dello stabilimento”.

“Un insulto al prodotto simbolo del Made in Italy – prosegue l’articolo – giustificato nel servizio addirittura dalla falsa pretesa che – precisa la Coldiretti – il grano straniero sarebbe di maggiore qualità”.

“Si tratta – continua la Coldiretti – di un’offesa per gli italiani che pagano il canone e, soprattutto, per le oltre trecentomila aziende agricole nazionali che, con enormi difficoltà e spesso in aree interne, continuano a coltivare il grano in Italia dove matura grazie al sole, e non per effetto di sostanze chimiche accusate peraltro di essere cancerogene, come accade per quello canadese”.

“Occorre difendere e promuovere le realtà produttive nazionali in una situazione in cui negli ultimi dieci anni – conclude la Coldiretti – è scomparso in Italia un campo di grano su cinque con la perdita di posti di lavoro e il rischio concreto della desertificazione, che lascia il campo libero al degrado e al dissesto idrogeologico”.

Per la cronaca, di questa contestata puntata di Linea Verde si occupano anche altri mezzi di informazione come Italia a Tavola, La Provincia di Lecco, Video Piacenza (tutti articoli e un video che trovate in calce a questo articolo).

Che dire? Che, evidentemente, agli svizzeri piace il grano canadese. Possiamo convincerli del contrario? No. Del resto, anche il celebrato Oscar Farinetti, che è diventato un ‘Maestro del pensiero’ del cosiddetto Made in Italy, qualche anno fa ha detto che il grano canadese è di gran lunga migliore di quello italiano  (qui la tesi di Oscar Farinetti). Oggi non sappiamo se il Farinetti-pensiero si sia evoluto…

Quando Farinetti diceva queste cose – correva l’anno 2016 – eravamo in pochi a contraddirlo. E, in particolare, tra i pochi che difendevano il grano duro del Sud Italia c’erano GranoSalus e I Nuovi Vespri.

Tra la fine del 2016 e i primi mesi del 2017, grazie a GranoSalus, sono state effettuate le prime analisi sulla pasta. Nel Febbraio del 2017 abbiamo pubblicato i risultati di queste prime analisi si otto marche italiane di pasta industriale.

Poi altre analisi sulla pasta i cui risultati sono stati resi noti lo scorso anno. 

Perché ricordiamo questi fatti? Per precisare che sì, la battaglia in favore del grano duro del Sud Italia è stata fatta: e chi l’ha condotta in tempi non sospetti – GranoSalus e I Nuovi Vespri – si è ‘beccato’ le querele ed è finito in Tribunale a Roma.

Il Tribunale ha dato ragione a GranoSalus e a I Nuovi Vespri: ma è stata comunque una battaglia difficile, condotta in quasi solitudine.

E oggi? Certamente non facciamo salti di gioia se la televisione propina certi programmi. Però, se proprio la dobbiamo raccontare tutta, prendersela con gli svizzeri che producono la pasta con il grano duro canadese, come se facessero chissà quale cosa proibita, ci sembra un po’ da ipocriti.

Ci permettiamo di ricordare che il grano estero – con in testa il grano canadese, duro e tenero, continua ad arrivare in Italia con le navi. E che ci piaccia o no, continua ad essere utilizzato sia per la produzione della pasta, sia per altre preparazioni.

Noi non siamo favorevoli al grano canadese al glifosato: quando certi ‘scienziati’, nel 2016, celebravano il grano duro canadese, non abbiamo esitato a raccontare come stavano le cose (come potete leggere qui).

Ma, francamente, attaccare gli svizzeri che almeno hanno il coraggio di dire che loro la pasta la preparano con il grano duro canadese, quando anche il Italia il grano canadese continua ad essere di casa, beh, ci sembra un po’ da farisei…

Un’ultima domanda agli amici della Coldiretti: giusta la vostra battaglia contro il grano duro canadese, ma come mai non parlate del grano tenero canadese Manitoba che sta letteralmente invadendo l’Italia nel silenzio generale?  

QUI L’ARTICOLO DE IL FRIULI.IT

QUI L’ARTICOLO DI ITALIA A TAVOLA

QUI L’ARTICOLO DELLA PROVINCIA DI LECCO

VIDEO DI VIDEO PIACENZA

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