Di fatto è stato Cosimo Gioia, nel Giugno scorso, a sollevare il problema dei biglietti aerei a costi proibitivi pagati dai siciliani. Oggi tutti si occupano di questo problema. Non c’è verso, invece, per accendere i riflettori sulla crisi dell’agricoltura della nostra Isola
Dobbiamo ammettere che Cosimo Gioia – agricoltore, produttore di grano nell’entroterra della Sicilia, già al vertice dell’Ente di Sviluppo Agricolo, già dirigente generale del dipartimento agricoltura della Regione siciliana (‘silurato’ dal Governo regionale di Raffaele Lombardo perché aveva avviato i controlli sulle navi cariche di grano che arrivano in Sicilia) – è molto seguito. In cinque mesi ha sollevato due questioni: cinque mesi fa la denuncia del costo abnorme dei biglietti aerei in Sicilia (e oggi ne parlano tutti) e il ‘mistero’ dell’olio d’oliva extra vergine venduto a meno di 3 euro a bottiglia (partecipato il dibattito su Facebook).
Il tormentone sul costo veramente eccessivo dei biglietti aerei per i siciliani è ormai un tormentone. Magari sarà perché si avvicinano le vacanze di Natale e ci sono migliaia di studenti e di siciliani che lavorano fuori dalla Sicilia, sarà perché politici siciliani e organizzazioni varie si sono improvvisamente svegliate, insomma sarà per questo o quel motivo, ma del caro biglietti aerei che penalizzano i siciliani, oggi, ne parlano tutti.
Pensate un po’: ai grillini, che sono al Governo dell’Italia da quasi un anno e mezzo e che alle elezioni politiche del marzo 2018 hanno fatto il pieno di voti, dei biglietti aerei Palermo-Roma o palermo Milano che costano da 500 a 700 euro non glien’è mai fregato di meno. Adesso c’è il vice Ministro grillini, il siciliano Giancarlo Cancelleri, che vuole intervenire subito.
Leggiamo sul Giornale di Sicilia on line:
“Il grido d’allarme lanciato da giorni dalle associazioni imprenditoriali è stato raccolto dal governo che sta studiando una misura da introdurre nella manovra di bilancio per calmierare le tariffe ormai alle stelle. Si sta ragionando, spiega il vice ministro per le Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, sull’introduzione di una tariffazione sociale con un emendamento del governo o parlamentare alla manovra”.
In realtà – come già ricordato – il “grido d’allarme” non lo hanno lanciato le associazioni imprenditoriali: lo ha lanciato Cosimo Gioia lo scorso Giugno.
E che significa, poi, inserire l’intervento per far pagare di meno i biglietti aerei ai siciliani “con un emendamento alla manovra”? Se si tratta della legge di Stabilità nazionale 2020, come osserva lo stesso Giornale di Sicilia, servirebbe a poco, perché la legge di Stabilità 2020 entrerà in vigore il prossimo anno e i siciliani, a Natale, verranno comunque ‘pelati’.
Tra l’altro – cosa tutt’altro che secondaria – non abbiamo letto da dove il Governo nazionale prenderà i soldi. Ricordiamo che, nella nuova manovra economica e finanziaria 2020, tra tasse e imposte, ci sono già da 15 a 20 nuovi balzelli.
Non è che il Governo di PD, grillini, Italia Vera e Liberi e Uguali – che ormai in Italia è noto come il Governo delle tasse 2 (per la cronaca, il Governo della tasse 1 è stato quello di Mario Monti) – appiopperà una nuova tassa, o magari un nuovo scippo alla Regione siciliana, per ridurre il costo dei biglietti aerei per i siciliani?
Noi, da questo Governo nazionale – che finora per il Sud e per la Sicilia non ha fatto assolutamente nulla – ci aspettiamo di tutto.
Ma la domanda che vogliamo porre non riguarda il caro biglietti aerei: e non perché non lo riteniamo un tema serio (ne abbiamo scritto nel Giugno scorso, riprendendo proprio la denuncia di Cosimo Gioia), ma perché c’è un altro tema – che per la Sicilia è molto serio – che invece non decolla: la crisi dell’agricoltura siciliana.
Come mai non si riesce a far passare il messaggio che l’agricoltura siciliana è in grande crisi? Sì, è vero, lunedì prossimo c’è la manifestazione degli agricoltori che contestano i canoni idrici esosi: ma questa protesta – se sono vere le notizie diffuse da ULPEA CONFALI, che danno un tocco tragicomico alla manifestazione di lunedì prossimo: e noi non abbiamo motivo di dubitarne, anche perché non sono state smentite – ci sembra un po’ costruita in modo ‘gesuitico’, giusto per dare un mezzo contentino agli agricoltori.
La verità è che i problemi di fondo dell’agricoltura siciliana rimangono un po’ nascosti, se non ignorati.
Foto tratta da Normanno.com