Agricoltura

Consorzi di Bonifica e bollette stellari: il ‘siluro’ di ULPEA CONFALI alle organizzazioni agricole della Sicilia

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In un comunicato, Ernesto Abate, sindacalista dell’ULPEA CONFALI, racconta che i rappresentanti delle organizzazioni agricole della Sicilia che oggi organizzano manifestazioni di piazza contro i canoni irrigui ‘salati’ appioppati agli agricoltori siciliani sono le stesse che, la scorsa primavera, hanno firmato l’accordo per i canoni irrigui che oggi contestano… 

Ernesto Abate, sindacalista dell’ULPEA CONFALI, va sull’ironico e si chiede e chiede:

“Le organizzazioni agricole, in Sicilia, rappresentano gli agricoltori?”.

In queste ore i vertici delle organizzazioni agricole della Sicilia annunciano manifestazioni. Motivo: le bollette esose appioppate dai Consorzi di Bonifica agli agricoltori della nostra Isola.

I vertici delle organizzazioni agricole sono intervenuti – in verità con alcuni mesi di ritardo (ognuno ha i propri tempi…) – dopo le vivaci proteste degli agricoltori siciliani, già in crisi, che adesso dovrebbero pagare pure le mega bollette per l’acqua per l’irrigazione! E non si capisce con quali soldi dovrebbero pagare, se è vero che i prodotti agricoli siciliani non si vendono, visto che sono stati soppiantati, in buona parte, da prodotti agricoli esteri di pessima qualità ma che hanno un ‘grande’ pregio: costano, in media, un quinto dei prodotti agricoli siciliani!

Pensate che persino il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera – due personaggi totalmente estranei all’agricoltura siciliana – sono addirittura intervenuti annunciando la sospensione dei ruoli!

“Andare oltre la sospensione dei ruoli, stabilire un tavolo tecnico che affronti nel merito le questioni relative ai bilanci consortili e agli aumenti spropositati delle tariffe e supportare, con interventi urgenti, le imprese agricole già fortemente provate”.

Così parlano Pippo Di Silvestro, presidente di CIA Sicilia Orientale, Giovanni Selvaggi, presidente di Confagricoltura Catania e Salvatore Marino per Alleanza Cooperative, del Coordinamento Agrinsieme Catania che lunedì 11 novembre, alle 10,30, leggiamo in un comunicato, “davanti la sede del capoluogo etneo del Consorzio di bonifica in via Centuripe 1 hanno chiamato a raccolta gli agricoltori della Sicilia Orientale”.

“Il debito ammonta a 100 milioni di euro- dice Pippo Di Silvestro- ora è necessario andare oltre con urgenza e stabilire un percorso che chiuda i debiti e liberi gli agricoltori da tutte le pendenze passate”.

Manifestazioni si annunciano in tutta la Sicilia:

“Per ribadire le nostre proposte e chiamare il governo regionale alle proprie responsabilità in ordine alle emergenze che attanagliano il sistema consortile e le prospettive strutturali in essere lunedì 11 novembre, alle ore 10.30, gli agricoltori della Sicilia si mobiliteranno organizzando parecchi Sit-in presso le sedi dei Consorzi di Bonifica”, dichiara Rosa Giovanna Castagna coordinatrice regionale di Agrinsieme Sicilia, intervenendo sull’annosa problematica che investe la gestione dei Consorzi di Bonifica.

Per il Coordinamento Regionale di Agrinsieme Sicilia, “Bisogna con urgenza andare oltre la sospensione dei ruoli, stabilire un tavolo tecnico che affronti nel merito le questioni relative ai bilanci consortili e agli aumenti spropositati agevolando così tutte le decisioni utili per rinfrancare le imprese agricole da simili salassi finanziari. Contestualmente è necessario affrontare la situazione riguardante l’indebitamento, visto che un mutuo va fatto per azzerare il pregresso e non per mantenere in vita il sistema attuale. Debito che, secondo le ultime stime conosciute, dovrebbe superare i 100 milioni di euro. Bisogna operare con una strategia di fondo che finalmente metta fine ad una pagina oscura della bonifica in Sicilia”.

A questo punto Ernesto Abate tira un ‘siluro’ alle organizzazioni agricole della Sicilia:

“Ma lo sapevate – dice il sindacalista dell’ULPEA CONFALI – che a chiedere il sit-in degli agricoltori in Sicilia a novembre, in protesta per i costi dei canoni irrigui e delle bollette esose a carico delle mondo agricolo, zootecnico e cerealicolo sono gli stessi che, nella scorsa primavera, hanno firmato l’accordo sui costi medesimi assieme alla massima dirigenza consortile?”.

L’accusa che Abate lancia contro i vertici delle organizzazioni agricole non è di poco conto: in pratica, coloro i quali, oggi, annunciano la manifestazione per lunedì 11 Novembre sarebbero gli stessi che, la scorsa primavera, avrebbero firmato l’accordo sui costi – e quindi sui canoni ‘salati’ – oggi contestati! possibile?

Abate, puntuto, insiste:

“Come mai gli stessi si lamentano a Novembre e non quando sono arrivate le prime bollette d’acconto equivalenti a veri e propri balzelli? Sembrerebbe quasi strumentale pensarci oggi a latte versato… o per meglio dire ad acqua versata!”.

Dopo di che lo stesso Abate assesta un’altra ‘botta’ alle organizzazioni agricole. Tema: il Piano di Sviluppo Rurale (PSR).

“Lo sapete – è sempre il sindacalista dell’ULPEA CONFALI che scrive – che le organizzazioni che lamentano le mancate erogazioni dei fondi legati ai bandi del PSR sono le medesime che ne chiedono le proroghe? Mah… W LA COERENZA!”.

“Per queste ragioni è nata L’ULPEA CONFALI – conclude Abate – che ieri ha esordito con l’adesione di significativi pezzi dei pescatori della Marina di Selinunte!”.

Domani diremo la nostra sui Consorzi di Bonifica e sul costo dell’acqua.

 

Foto tratta da Agrigento Notizie

 

 

 

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