Abbiamo già pubblicato una prima puntata delle ‘Osservazioni al Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile’ (PUMS) dell’ingegnere Giovanni Margiotta. Ora pubblichiamo la seconda parte che risale al 6 Agosto 2019
di Giovanni Margiotta
OGGETTO: OSSERVAZIONE AL “PUMS” ADOTTATO CON DELIBERA DI GM DEL 3.8.’19 – INATTENDIBILITA’ DELLO SCENARIO DI RIFERIMENTO ASSUNTO NEL PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE SCENARIO DI DEL PIANO” ( Elaborato: SP – Report Scenario di Piano- datato 20/06/2019)
Comune di Palermo
Servizio Trasporto Pubblico di Massa
E Piano Urbano del Traffico
POLO TECNICO
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Il Documento in oggetto, redatto dagli uffici e adottato dalla GM della Città di Palermo con delibera 121 del 3 Luglio 2019, non è conforme alle norme ed in particolare al DM 04.08.2017 e suoi allegati.
Infatti lo Scenario di Riferimento (SR), “elaborato” nel documento del Comune non è corretto in quanto:
– non è coerente con quello definito nell’allegato 1 al DM 04.08.2017.
Tale inaccettabile criticità (che da sola rende il PUMS non approvabile) è confermata dai redattori del documento, all’interno dello stesso. Infatti nello stesso documento, al Paragrafo 3.3 a pag. 58, si legge:
“Dopo aver impostato, all’interno del software di analisi, i parametri di settaggio relativi alla configurazione della città ed i valori delle variabili relative alle diverse politiche di intervento già avviate, sono stati analizzati gli output della simulazione che consentono di rappresentare il possibile Scenario di Riferimento (SR). Tale scenario è quello che si determinerebbe sulla base della naturale evoluzione del sistema e per effetto degli interventi che l’Amministrazione ha considerato come già “previsti e programmati” 6 in altri piani sviluppati prima ed indipendentemente dall’elaborazione del PUMS.”
Già l’uso del condizionale (è quello che si determinerebbe) mostra l’inaccettabilità dell’assunto, infatti non vi è alcuna ragionevole certezza che le condizioni elaborate “in previsione” dagli stessi redattori del “Piano” si verificheranno. Nel merito, poi, viene data per scontata l’esecuzione di opere che fanno, invece, solamente parte di programmi (già “previsti e programmati” in altri piani sviluppati prima ed indipendentemente dall’elaborazione del PUMS) e privi di progettazione e quindi non approvati e non finanziati e quindi di realizzazione assolutamente incerta. E ciò nonostante a pag. 35 del superiore elaborato redatto dai tecnici comunali si legga:
“I diversi Scenari Alternativi (SA), costituiti da specifiche azioni e interventi, attuati in uno specifico intervallo temporale, sono stati confrontati con lo Scenario di Riferimento (SR), ovvero lo Scenario che si verifica per la naturale evoluzione del sistema e per effetto degli interventi realizzati (sul sistema dei trasporti e della mobilità) da altri piani sovraordinati.” Ed anche che tale definizione dello Scenario di Riferimento, in modo fuorviante, è coerente con quella riportata nell’allegato al DM 04.08.2017, nel quale più precisamente si legge:
“I diversi Scenari Alternativi, costituiti da specifiche azioni e interventi, attuati in uno specifico intervallo temporale, saranno messi a confronto con lo Scenario di Riferimento (SR) che si configurerebbe qualora non fossero attuate le strategie del PUMS. In altre parole, lo SR è lo scenario che si verifica per la naturale evoluzione (ad esempio demografica) del sistema e per effetto degli interventi realizzati (sul sistema dei trasporti e della mobilità) da altri piani sovraordinati”.
Ovviamente si potrebbero legittimamente inserire infrastrutture in corso di realizzazione. Nello specifico nello Scenario di Riferimento si dà come naturale evoluzione dello stato di fatto la realizzazione di opere prive di progetto esecutivo approvato e quindi non idonee per l’ottenimento di finanziamento certo, ma solamente inserite nel “Patto per Palermo”, sottoscritto tra il Comune di Palermo e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in particolare:
– la realizzazione delle nuove 7 linee di tram oggetto di un concorso di progettazione, il cui progetto è ancora in fase di redazione e non approvabile, finanziabile ed appaltabile in assenza del PUMS – che ci occupa. Per tali tratte di tram esiste solo una “promessa” parziale di finanziamento (circa 195 su più di 750 milioni di finanziamento) con l’inserimento nel citato Patto per Palermo;
– la realizzazione del completamento del Ponte Corleone, sulla circonvallazione: per il quale è stata da poco bandita la gara di aggiornamento della progettazione;
– lo svincolo Perpignano: per il quale è stata bandita da poco la gara di aggiornamento della progettazione;
– la realizzazione di n 13 parcheggi di cui 7 interrati o parzialmente interrati , per i quali non esiste né un progetto, né la benché minima copertura finanziaria. L’amministrazione ha solamente predisposto uno studio di fattibilità tecnico economica dei parcheggi afferenti la Linea A per quali l’ARTA ha richiesto la VAS in unico contesto con il progetto del Tram;
– la MAL, Metropolitana Automatiche Leggera: per la quale esiste il progetto di massima (ormai superato, almeno per gli aspetti regolamentari introdotti successivamente alla sua redazione).
In effetti per la maggior parte di tali opere la realizzazione nei tempi di riferimento è assai improbabile e comunque le stesse non possono farsi rientrare tra quelle contemplate nell’allegato 1 del DM 04.08.2017, come naturale evoluzione dello scenario attuale.
Nello Scenario di Riferimento e negli Scenari Alternativi (SA) e di Base non si trattano specificatamente e singolarmente, invece, opere in fase più o meno avanzata di realizzazione e i loro effetti sulla mobilità:
– completamento del cosiddetto Passante Ferroviario;
– completamento del cosiddetto Anello Ferroviario.
Non si trattano specificatamente e singolarmente gli effetti sulla mobilità della “eventuale” realizzazione della MAL.
Ancora, nel documento redatto dai tecnici comunali non si fa cenno alla strada di collegamento tra il porto e la circonvallazione, il cui progetto preliminare è stato redatto a cura della allora Autorità Portuale di Palermo (oggi Autorità di Sistema dei Porti della Sicilia occidentale). Tantomeno si considerano gli effetti certamente positivi nel traffico della sua eventuale realizzazione.
Venuta meno l’attendibilità dello Scenario di Riferimento (SR) viene meno la validità di tutte le elaborazioni successive e quindi dell’intero documento redatto ed adottato dalla AC e proposto come “PUMS”.
Inoltre, come si osserva nei due radar plot di pagg. 78 e 79 del documento Elaborato: SP – Report Scenario di Piano del 20/06/2019, nel commento agli stessi si legge: “ … omissis … le azioni implementate negli scenari PUMS base e PUMS potenziato portano ad una diminuzione della modalità auto in favore di un aumento della modalità tram e autobus. Ciò va sicuramente a vantaggio di una mobilità sempre più condivisa e del TPL. In particolare si vede come, in entrambi gli scenari, i valori della modalità autobus sono aumentati, rispettivamente, dello 0.8% per lo scenario PUMS base e del 1.0% per lo scenario PUMS potenziato. L’aumento delle modalità tram è, invece, presente solo nello scenario PUMS potenziato; si vede infatti che mentre nello scenario PUMS base l’aumento della modalità tram rispetto allo scenario di riferimento è quasi nullo, nello scenario PUMS potenziato la modalità tram, rispetto ai valori dello scenario di riferimento, è aumentata di circa 0.5%. Tale incremento è giustificato poiché nello scenario alternativo PUMS potenziato, rispetto allo scenario PUMS base, è stata introdotta come variante l’implementazione di ulteriori linee del tram che, per effetto di dinamiche di competizione con la MAL, nel 2030 potrebbero portare ad una diminuzione dei valori della modalità metro rispetto allo scenario di riferimento (-0.2%). L’analisi mostra inoltre che gli scenari PUMS base e PUMS potenziato prevedono entrambi una diminuzione della modalità auto che è circa del 1.5% per lo scenario PUMS base e del 2% per lo scenario PUMS potenziato, sia con riferimento i valori al 2025 che a quelli al 2030. Entrambi inoltre prevedono un aumento dei valori della modalità bike di circa lo 0.5% sia al 2025 che al 2030. I risultati relativi alle diverse ripartizioni modali hanno effetto, a caduta, su tutti gli altri indicatori di Città di output e, in generale, sull’intera valutazione degli scenari alternativi rispetto allo scenario di riferimento. … omissis …”(cfr 1° capoverso pag. 79).
Nella tabella 22 di pag. 80 del Report Scenario di Piano del PUMS emerge chiaramente come la variazione della ripartizione modale a favore del trasporto pubblico locale (autobus, tram, metropolitana) sia ottenuta esclusivamente nello scenario di riferimento. Infatti si passa dal 9% (pag. 228 del report quadro conoscitivo) al 29,11% dello scenario di riferimento nel 2025 e al 39,38% dello scenario di riferimento nel 2030. Con il PUMS base raggiungiamo il 29,42 % nel 2025 e il 39,66% nel 2030. Con il PUMS potenziato raggiungiamo il 30,45% nel 2025 e il 40,69% nel 2030 con variazioni pertanto poco significative rispetto allo scenario di riferimento, sia nello scenario PUMS base che nello scenario PUMS potenziato.
Lo scenario di riferimento prospettato nel “PUMS”, adottato dalla G.G. di Palermo con la delibera 121 del 3.8.’19, è in contrasto con le previsioni del DM 4. Agosto 2017 e relativi Allegati nonché con le Linee Guida e rappresenta uno Scenario falsato e fuorviante rispetto allo scopo del PUMS e conduce quindi a valutazioni non realistiche e per questo non attendibili ottenute attraverso le analisi quantitative riportate nella tabella 22 di pag 80 del Report Scenario di Piano dal quale risultano variazioni poco significative degli Scenari PUMS Base e Potenziato rispetto a quello di riferimento.