Il glifosato è presente anche le caffè. non siamo affatto stupiti, dal momento che ormai il 97% dei prodotti commercializzati nel nostro Continente contengono residui di glifosato. L’articolo di Ambiente bio, che riprende un servizio di Bloomberg
Il glifosato anche nel caffè! Possibile? Sì, possibile. E noi non siamo affatto stupiti se, appena qualche giorno fa, abbiamo ripreso un nostro articolo di qualche tempo fa dove scrivevamo che, ormai, oltre il 97% dei prodotti alimentari commercializzati nel nostro Continente contiene residui di glifosato.
Il giornale on line Ambiente bio scrive che “in seguito ad alcuni test effettuati è emerso che nei chicchi di caffè brasiliano e indonesiano i livelli di glifosato sono vicini al limite permesso dalle normative”.
Noi, lo ribadiamo, non siamo stupiti dal caffè al glifosato, se è vero che questo erbicida ormai viene prodotto e utilizzato in tutto il mondo. perché si sarebbe dovuto salvare proprio il caffè?
In questo contesto ci fanno un po’ sorridere i Paesi che vietano l’uso del glifosato e poi, però, importano prodotti che contengono glifosato!
Così come fa sorridere l’Unione Europea che ha vietato l’uso del glifosato in pre-raccolta (cioè poco prima di raccogliere un prodotto agricolo: cosa che avviene, ad esempio, nelle aree fredde e umide del Canada, dove si utilizza il glifosato in pre-raccolta non per eliminare le erbe infestanti, ma per fare maturare il grano artificialmente, perché il clima, da quelle parti, non consente la maturazione naturale dello stesso grano).
Ambiente bio riprende un articolo di Bloonberg, dove si legge che le aziende “monitoriamo attivamente i residui chimici, incluso il glifosato nel caffè”. Un programma di monitoraggio che “ha dimostrato che in alcune forniture i livelli di residui chimici sono vicini ai limiti definiti dalle normative”.
“I controlli aggiuntivi – leggiamo sempre su Ambiente bio – riguarderebbero principalmente il caffè che viene spedito in Europa, Australia e Malesia, dove i limiti legali sul glifosato sono più severi rispetto alla maggior parte degli altri Paesi. Soprattutto di quelli del permissivo Brasile di Bolsonaro”.
Anche l’Unione Europea è piuttosto permissiva in materia di glifosato: basti pensare al grano duro che arriva dal Canada. E anche al grano tenero Manitoba che arriva sempre dal Canada.