Dicono i governanti che la nuova tassa sui biglietti aerei incentiverebbe l’uso del treno. Peccato che nel Sud i treni, in buona parte, o fanno ridere o non ci sono. La tassa sui biglietti aerei sarebbe inoltre vergognosa, perché colpirebbe, in maggiore misura, gli abitanti del Sud Italia. Specialmente i siciliani, che pagano già biglietti aerei ‘salatissimi’. La tassa sui giovani siciliani emigrati
Delusione, delusione e ancora delusione. Delusione per un Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che quindici mesi addietro, appena insediato, aveva suscitato in noi tante speranze. Invece nel passato Governo non ha fatto nulla per bloccare le trivelle autorizzate da Renzi e in questo Governo vorrebbe penalizzare gli agricoltori italiani già massacrati dalla folle globalizzazione dell’economia appesantendo il costo del gasolio! E grande delusione in tutto il Sud che con la tassa sui biglietti aerei – altra trovata fiscale-pirotecnica di questo Governo Conte bis – altre al danno di non avere le ferrovie subirebbe anche la beffa di pagare di più i biglietti aerei!
E’ incredibile come un Governo appena insediato abbia come unico pensiero come tassare – anzi come tartassare – gli italiani.
Già in poche settimane ne stiamo sentendo tante: IVA di qua, tasse di là e via continuando. Insomma, sembra di essere tornati ai tempi del Governo Monti!
Ma l’aspetto più incredibile, sul quale vogliamo spendere qualche parola in più è la tassa sui biglietti aerei.
Ma questo “avvocato degl’italiani”, al secolo Giuseppe Conte – che pare sia addirittura nato in Puglia – il Sud lo conosce?
Lo sa il signor Conte qual è lo stato delle ferrovie nel Mezzogiorno d’Italia? Lo sa che ci sono zone del Mezzogiorno che aspettano ancora l’arrivo del treno dal 1860, nel senso che, da allora ad oggi, lo Stato non ha mai realizzato strade ferrate?
Lo sa che, a partire dalla seconda metà degli anni ’80 (magari è troppo giovane e non lo ricorda e siccome avrà dedicato il giusto tempo ai testi di Diritto non ha avuto il tempo per informarsi), le ferrovie dello Stato hanno tagliato prima i cosiddetti ‘rami secchi’ (leggere le linee a scartamento ridotto) per poi sbaraccare intere tratte?
Lo sa, l’attuale capo del Governo che per recarsi in treno da Trapani a Siracusa ci vuole un giorno?
Ebbene, in questo scenario arriva il nuovo Governo e, nel nome della lotta all’inquinamento, tassa i biglietti aerei per incentivare il trasporto sul treno che in molte aree del Sud è assente!
Questa tassa, in generale, penalizzerebbe tutto il Sud.
Ma, in particolare, penalizzerebbe gli abitanti della Sardegna e della Sicilia. Soprattutto gli abitanti della Sicilia, che non hanno alcuna agevolazione, a differenza della Sardegna che, su questo fronte, qualcosa ha fatto.
Detto questo, la verità va detta fino in fondo. E va detto che oltre a penalizzare gli abitanti del Sud, il Governo vorrebbe fare ‘cassa’ con i turisti che, per arrivare in alcune aree del Sud non possono che prendere l’aereo.
Questa tassa è vergognosa anche per questo: è una tassa pensata, soprattutto, per chi si deve recare in Sicilia e in Sardegna. Per togliere dalle tasche dei turisti, nel nome dello Stato, un euro e mezzo-due euro all’andata e altrettanto per il ritorno!
Per la Sicilia – terra dalla quale ogni anno vanno via migliaia di giovani, soprattutto laureati in cerca di lavoro nel Nord Italia o all’estero – questa è una vergognosa tassa aggiuntiva: sono migliaia di giovani che, almeno due volte ogni anno, tornano in Sicilia.
Lo stesso discorso vale per i genitori che, magari una volta all’anno (se non più volte) vanno a trovare i figli nel Nord Italia e all’estero.
Questo è il vero volto del PD e dei grillini: togliere dalle tasche dei meridionali un po’ di soldi ogni volta che prendono l’aereo. Se ne ricordino i tanti giovani siciliani che vivono fuori dalla Sicilia; e se ne ricordino i genitori di questi giovani ogni volta che andranno a trovare i propri figli nel Nord Italia e all’estero.
Ricordatevelo: PD e Movimento 5 Stelle: ricordatevi di queste ‘brave’ persone al momento del voto.
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