Sul Titanic

Piattaforma Rousseau: domani il voto per l’Umbria. Sono così graziosi: perché nasconderli?

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In Umbria i grillini si stanno alleando con il PD di Zingaretti e con Italia viva di Renzi. Ma non vogliono che si sappia in giro… Infatti nella mitica piattaforma Rousseau, domani, gli iscritti al Movimento 5 Stelle non troveranno né le due consonanti del PD, né la nuova creatura renziana. Siamo al trionfo dell’ipocrisia!

Non vogliono far sapere in giro che alle elezioni regionali dell’Umbria si stanno alleando del PD e di Renzi? Di cosa hanno paura i grillini? Fatto sta che domani, nella ‘mitica’ piattaforma Rousseau – che ormai suona quasi comica – gli iscritti al Movimento 5 Stelle troveranno scritto il seguente quesito:

“Sei d’accordo con la proposta avanzata dal capo politico del ‘patto civico per l’Umbria’, sostenendo alle elezioni regionali un candidato presidente civico, con il sostegno di altre forze politiche?”.

E chi sarebbero ‘ste “altre forze politiche”? Eccole: il PD che ormai ha perso Renzi e i renziani, più Renzi e i renziani. Insomma, i grillini, dopo aver fatto il Governo nazionale con il PD, devono adesso fare ‘inghiottire’ alla base (per altezza diviso due…) anche l’alleanza elettorale con la forza politica che governa la Regione Umbria da sempre: la sinistra (o presunta tale).

Pazienza se gli amministratori della Regione Umbria sono stati mandati a casa per uno scandalo nella gestione della sanità; via, ora è il momento di mettere da parte la “rivoluzione” grillina e di fare un accordo politico proprio con la parte politica mandata a casa per lo scandalo: tutto fa brodo!

Però questo non va detto: meglio ricorrere alla formula “altre forze politiche”: un po’ di ipocrisia, ogni tanto, non guasta.

Del resto, se agli impegni non rispettati dai grillini di Governo – chiusura dell’ILVA di Taranto, stop alla TAP nel Salento, no al CETA, interventi in favore dell’agricoltura del Sud con il testa il grano duro – adesso si aggiunge il ‘patto civico’ con il PD e l’ipocrisia, ebbene, il piatto è completo.

I ‘rivoluzionari’ della base del Movimento 5 stelle – che stranamente votano sempre quello che dice il ‘capo’, come nella Russia di Stalin – capiranno e si adegueranno: non sono forse lì per questo?

C’è un momento per la ‘rivoluzione’ e c’è un momento per l’alleanza con il PD…

 

 

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