Teresa Bellanova si presenta: “Ratificare il CETA”. Che dicono Di Maio, Di Battista, Fico, Corrao e Tiziana Beghin?

10 settembre 2019

Il ‘fascino’ dei grillini è che hanno tante idee, ma le cambiano spesso… In campagna elettorale erano contro il CETA. In Parlamento europeo hanno fatto una battaglia contro il trattato commerciale UE-Canada. Ora la Ministra renziana Teresa Bellanova lo vuole ratificare. Se fossero coerenti i grillini lo dovrebbero ‘bocciare’! 

Il PD, nel Parlamento europeo, ha votato in favore del CETA. Oggi questo partito, che ha perso le elezioni politiche italiane del 4 marzo 2018, fa sapere, per bocca delle neo Ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, che l’Italia – cioè il Parlamento italiano – lavorerà per ratificare il CETA, il trattato commerciale tra Unione Euroepa e Canada che sta massacrando l’agricoltura italiana e, segnatamente, l’agricoltura del Sud del nostro Paese.   

In realtà, Teresa Bellanova non l’ha detto chiaramente. Intervistata Radio 24 Mattino sul CETA (intervista ripresa da Il Fatto Quotidiano), la neo Ministra delle Politiche agricole ha detto testualmente:

“Dobbiamo lavorare perché si arrivi alla ratifica con l’obiettivo di dare competitività al Sistema Italia”. Dove il “dobbiamo”, a nostro avviso, coinvolge per forza di cose il nuovo alleato di Governo, il Movimento 5 Stelle.

Noi, oggi, non crediamo più ai grillini. Sono personaggi di approssimativa caratura politica che non mantengono gli impegni che assumono con gli elettori. Come ha illustrato bene Lillo Massimiliano Musso, Beppe Grillo e i suoi accoliti hanno canalizzato il dissenso di milioni di italiani per impedire la formazione di un’alternativa al sistema liberista. 

I lettori de I Nuovi Vespri sanno cos’è il CETA e conoscono i danni che questo trattato voluto dalle multinazionali sta provocando all’agricoltura europea e alla salute dei cittadini. Chi vuole ‘ripassare’ tale argomento può leggere questo articolo (e i suoi allegati) che risale al luglio del 2018, quando Luigi Di Maio diceva che l’Italia non avrebbe ratificato il CETA.

Ma ormai abbiamo imparato a conoscere la ‘coerenza’ di Di Maio, che sul CETA tace.

Ricordiamo che sul CETA, in campagna elettorale, gli esponenti del Movimento 5 Stelle si erano dichiarati contrari. L’europarlamentare grillina, Tiziana Beghin, subito dopo l’approvazione del CETA, è stata protagonista, nel Parlamento europeo, di un intervento di fuoco. 

Che fine ha fatto Tiziana Beghin? E che fine hanno fatto tutti i personaggi di spicco del Movimento 5 Stelle che si dichiaravano contrari al CETA? Sono ancora nel Movimento?

Ricordiamo che il CETA deve essere ratificato dai Parlamenti dei 27 Paesi dell’Unione Europea. Per ora solo 11 hanno detto sì. la passata Commissione europea, fregandosene della mancata ratifica da parte dei Paesi che ancora non hanno detto sì a questo trattato commerciale con il Canada lo sta applicando lo stesso.

Con grande ipocrisia, il passato Governo di grillini e leghisti (anche questi ultimi, in campagna elettorale, erano contro il CETA) non hanno affrontato il tema.

I leghisti hanno avuto almeno il coraggio di dire che loro si erano un po’ pentiti del No al CETA.

I grillini, invece, sono sempre stati zitti.

Eppure basta che il Parlamento di un solo Paese della UE dica no al CETA per far decadere immediatamente questo trattato commerciale con il Canada.

Se ne deduce che i grillini e leghisti, che avevano la maggioranza nel Parlamento italiano quando governavano assieme, hanno salvato il CETA in tutta l’Unine Europea! Se queste due forze politiche avessero mantenuto l’impegno che avevano assunto con gli elettori, a quest’ora il CETA non ci sarebbe più.

Ora la situazione diventa ancora più divertente. Intanto i lettori del nostro blog hanno appreso chi è, in realtà, la neo Ministra Teresa Bellanova: una renziana del PD che, per l’occasione, la retorica della finta sinistra italiana aveva trasformato in un’eroina. 

Ora la signora Ministra Bellanova si è presentata, come dire?, al ‘naturale’E da buona renziana vuole che il Parlamento italiano ratifichi il CETA.

Non abbiamo ancora letto repliche da parte dei grillini. Che, in ogni caso, la mezza faccia l’hanno già persa dal momento che in 14 mesi di Governo non hanno detto nulla: non a caso hanno perso 6 milioni di voti alle elezioni europee.

Sulle dichiarazioni della Ministra Bellanova è intervenuto, su Facebook, il parlamentare nazionale dei grillini, eletto in Sicilia, Mario Michele Giarrusso:

“La battaglia contro il CETA è una battaglia identitaria del Movimento 5 Stelle. Mi pare che qualcuno non ha capito nulla e vuole fare saltare il governo prima che nasca.

Giarrusso dimentica che in 14 mesi di Governo con i leghisti i parlamentari del Movimento 5 Stelle – compreso Giarrusso – non hanno fatto nulla per bloccare il CETA!

Se, come dice Giarrusso, “il CETA è una battaglia identitaria del Movimento 5 Stelle”, gli stessi grillini avrebbero dovuto porre la questione quando governavano con la Lega. I leghisti ‘convertiti’ al CETA si opponevano? A questo punto i grillini – se la questione era “identitaria” – avrebbero dovuto aprire la crisi di Governo!

Lo stesso discorso di pone oggi: se la questione CETA è “identitaria” pongano subito la questione al nuovo alleato di Governo.

Questo significa avere le proprie idee e portarle avanti con coerenza! Tutto il resto sono chiacchiere!

Dopo di che siamo comunque curiosi di sapere cosa pensano della Ministra Bellanova in versione pro-CETA non tanto Grillo – che per noi è già assimilato al PD – quando Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Ignazio Corrao e, soprattutto, Tiziana Beghin

QUI L’ARTICOLO DE IL FATTO QUOTIDIANO

Foto tratta da Il Fatto Quotidiano

AGGIORNAMENTO 1

Post su Facebook di Tiziana Beghin:

MINISTRO #BELLANOVA, PRIMO SCIVOLONE SUL #CETA…

“È appena iniziato un percorso…Sinceramente avrei auspicato maggiore prudenza e, soprattutto, un dialogo costruttivo su un tema così sensibile e divisivo.

Il problema NON è mai stato squisitamente commerciale: i pericoli che si celano dietro al CETA riguardano soprattutto l’eventuale entrata in vigore dell’ICS, la corte degli investimenti che permetterà alle corporation di fare causa a uno Stato qualora questo, con una propria legge, ne mini gli affari.

Non riprendiamo, per favore, il giochino in cui ognuno guarda nel proprio orto: lo dobbiamo alle nostre aziende e a tutti gli italiani”.

AGGIORNAMENTO 2

Post su Facebook di Ignazio Corrao:

“Cosa dico?
Dico che la più grande delle idiozie è discutere della terza media o dell’aspetto estetico di Teresa Bellanova.

Parlare di questo ha spostato l’attenzione, creando un racconto positivo, da un problema grosso quanto una casa, ossia il suo curriculum politico. La Bellanova, divenuta renziana, da sottosegretario al Lavoro (di un governo feroce contro i lavoratori) si è distinta per essere una fervente sostenitrice del jobs act e della “riforma” dell’articolo 18, nonostante il suo passato da impavida sindacalista a difesa dello stesso articolo 18 e umile bracciante e rappresentante dei braccianti che il mieloso racconto mediatico di lei ci presenta. Sempre da sottosegretario al lavoro si è resa protagonista del più grande licenziamento di massa che si ricordi (Call center Almaviva, quasi 1700 persone a casa in un colpo solo).
Parlare della sua terza media o di come si veste serve proprio a creare empatia intorno ad una persona che finora ha dimostrato di non essere all’altezza, per dirla in maniera diplomatica.
Ovviamente non mi sento di condannarla prima di cominciare, magari ci stupisce in positivo. Ma l’inizio non è incoraggiante.

Quindi che dico?
Che dopo Centinaio e i suoi predecessori per l’agricoltura sembra un incubo senza fine. Che questa uscita sul CETA è profondamente inopportuna e accende una luce ad intermittenza su una persona che ha già dimostrato inaffidabilità in passato e che va quindi marcata stretta. Sono sicuro che i miei colleghi a Roma, che rappresentano la maggioranza nella maggioranza, sapranno farlo.
Il MoVimento 5 Stelle resta contrario al CETA”.

 

 

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