Per il Comune di Palermo i cittadini sono solo limoni da spremere. Quando c’è bisogno di soldi l’amministrazione comunale tartassa i cittadini con nuovi balzelli. Come con l’eliminazione dei parcheggi gratuiti a pranzo. Ma i cittadini hanno uno strumento formidabile per contrastare quest’ennesima penalizzazione. Serve solo un po’ di buona volontà e…
Un modo per bloccare il provvedimento del Comune di Palermo che ha eliminato i parcheggi gratuiti ad ora di pranzo c’è. Ed è un metodo semplice ed efficace: non utilizzare più l’automobile – o utilizzandola solo in caso di strettissima necessità – dalle 14,00 alle 16,00. Vediamo cosa succederebbe se la maggioranza dei cittadini palermitani seguirà il nostro consiglio.
Come già accennato, il Comune di Palermo (noi per Comune di Palermo intendiamo Consiglio comunale e AMAT) amministrato dal centrosinistra si è rimangiato i parcheggi gratuiti nelle zone a strisce blu dalle 14,00 alle 16,00 (peraltro contraddicendosi, perché queste due ore di pausa sono state chieste e ottenute proprio dal centrosinistra, quando la città era amministrata dal centrodestra: ma trattandosi – nel caso della Giunta di Leoluca Orlando – di un’amministrazione comunale renziana, queste giravolte sono normali).
Chi è che, fino ad oggi, vivendo a Palermo (ma anche, seppur in minima parte, nei centri vicini) ha utilizzato l’automobile dalle 14,00 alle 16,00? Non certo chi si trova in città per lavoro e, in un modo o nell’altro, ha parcheggiato. A utilizzare l’auto in questa fascia oraria sono stati, fino ad oggi, nella stragrande maggioranza dei casi, cittadini che sapevano che avrebbero avuto a disposizione i parcheggi gratis.
Bene. Ora i parcheggi non sono più gratis. Non resta che informare tutti i cittadini di Palermo di questa novità (non tutti leggono i giornali e non tutti vanno sulla rete). Dopo di che, con un passa parola, invitare tutti a non utilizzare l’auto in queste fascia oraria.
Vediamo che effetti avrebbe questa iniziativa.
In primo luogo, i conti economici fatti dal Comune di Palermo salterebbero.
Come ha spiegato il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle a Palermo (che, a quanto pare, non stanno seguendo Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, se è vero che nel capoluogo siciliano non sono alleati del PD renziano che governa Palermo), “l’abolizione della fascia oraria gratuita di pranzo dalle 14,00 alle 16,00 nelle zone blu di Palermo è solo una operazione da vecchia, vecchissima politica del trio Leoluca Orlando-Giusto Catania-Michele Cimino che serve al Comune e l’Amat a fare cassa per assumere nuovi ausiliari del traffico attingendo dal bacino di mobilità bacino di mobilità interaziendale nel quale rientrano anche gli ex lavoratori della #Spo”.
“Al di là del diritto riconosciuto a questi lavoratori da una legge regionale firmata da #Crocetta (Rosario Crocetta, ex presidente della Regione siciliana ndr) e delle delibere di giunta del Sindaco Orlando è assolutamente inaccettabile che tutto questo andrà a gravare nelle tasche dei palermitani per avere peraltro in cambio nessun servizio aggiuntivo. Inoltre sulla ex Spo tantissimi sono gli articoli di stampa che raccontano come nella nella ex satellite Gesip lavoravano figli e parenti di politici locali, una vera e propria ‘parentopoli’ (in tal senso questo articolo di PALERMOTODAY del marzo 2017 è illuminante). Siamo certi che adesso l’assessore Catania ci smentirà ma lo dimostri con i fatti procedendo immediatamente ad annullare il provvedimento di abolizione delle ore gratuite a pranzo!”.
Da questa dichiarazione puntuta dei grillini di Palermo si capisce che al Comune di Palermo hanno già calcolato il numero di cittadini che pagheranno il parcheggio nelle strisce blu e il numero di cittadini che verranno multati.
Ed è su questo punto che i cittadini di Palermo si debbono fare furbi: non utilizzando questi parcheggi in questa fascia oraria faranno saltare i conti al Comune!
Non solo. La non utilizzazione dei parcheggi a strisce blu in questa fascia oraria avrà effetti negativi sulle attività economiche della città.
Ora, se i cittadini comuni non possono nulla contro l’arroganza dell’attuale amministrazione comunale, altra e ben diversa cosa è se tale provvedimento danneggerà le attività economiche.
A questo punto saranno proprio i commercianti e, in generale, gli imprenditori a fare pressioni sul Comune per ripristinare i parcheggi gratuiti ad ora di pranzo.
Un po’ di tempo passerà. Ma, questa volta, il Comune di Palermo – che considera i cittadini come limoni da spremere, non l’avrà vinta.