Un post su Facebook di Giovanni Montedoro dà l’esatta misura della differenza tra le ferrovie del Centro Nord Italia e le ferrovie del Sud. In tutto questo, invece di investire nelle ferrovie del Sud, i partiti politici nazionali sono andati a investire una montagna di miliardi per bucare la montagna per la TAV Torino-Lione! Ennesima dimostrazione del perché i meridionali non debbono più votare i partiti politici nazionali
Non sappiamo dove il nostro amico Giovanni Montedoro abbia trovato una fotografia che, è il caso di dirlo ‘fotografa’ in modo perfetto la differenza fra i treni del Centro Nord Italia e i treni del Sud Italia. Da una parte – nel Centro Nord – l’Alta velocità; nel Sud, come dire?, prendiamocela con calma perché non c’è fretta…
I conti sono semplici semplici. Vediamo il raffronto.
Per andare da Roma a Milano in treno bisogna percorrere 586 Km: il treno, ad una velocità media di 166,635 Km all’ora impiega 3 ore e 31 minuti.
In Sicilia per recarsi fa Vittoria a Trapani bisogna percorrere 281 Km: il treno, ad una velocità media di 16,693 km all’ora impiega 16 ore e 50 minuti!
Basta solo questo per avere la dimensione esatta della differenza che c’è tra le ferrovie nel Centro Nord Italia e le ferrovie al Sud.
Commenta Montedoro:
“Foto trovata in rete ma che rende ottimamente l’idea che:
votare da sempre politici Siciliani, intruppati in partiti italiani con Comandi Generali tutti del Nord (le Segreterie da cui partono ordini che gli zerbini nostrani eseguono), ci ha giovato! Ha portato una ventata di progresso tale, alla nostra Sicilia, che dopo l’alta velocità (di cui ci siamo stancati) è tornato di moda, e siamo ritornati, allo stile retrò!”.
Come dimenticare che, nei primi di agosto, poco prima dell’apertura della crisi di Governo, i partiti politici nazionali hanno espresso, in Senato, un voto favorevole alla TAV, l’Alta Velocità Ferroviaria tra Torino e Lione.
Non c’era alcun bisogno di un voto del Senato per questa porcata. Perché si tratta di un atto del Governo e no del Parlamento. I grillini, su questa vicenda, avrebbero dovuto aprire la crisi di Governo. ma non l’hanno fatto per salvare le poltrone.
Il voto al Senato è servito ai grillini per salvare la faccia. Un’operazione di alta ipocrisia politica e parlamentare.
Su questo abbiamo scritto riprendendo un articolo di Pino Aprile, che ha spiegato molto bene il significato della TAV:
“Il partito unico del Nord, PD-Lega-FI-FdI, grazie alle truppe cammellate del Sud, è riuscito a far approvare la realizzazione della linea alta velocità Torino-Lione: priorità imperdibile per la cricca di ‘prenditori’ padani, padroni della politica italiana, per saccheggiare le casse dello Stato a uso delle Regioni del Nord”.
E ancora:
“È l’ennessima mangiatoia-tangentificio (non ci hanno ancora spiegato come mai un chilometro di TAV in Italia costi sette volte più che in Francia, in Giappone, negli Stati Uniti) – scrive sempre Pino Aprile – che non solo non serve a niente (parliamo degli utenti…), ma devasterà il territorio e sarà in perdita, come da analisi costi-benefici buttata nel cesso. Naturalmente, sulla scorta delle passate e mai dismesse Tangentopoli, gira il sospetto che la Tav sia uno dei bancomat con cui i partiti ‘storici’ finanziano le loro pletoriche strutture e i nugoli di nullafacenti con tessera in tasca; e che ‘sì-Tav’ sia garantirsi lo stipendio. Ma un conto è dire: ‘Sono tutti ladri’ e un conto è dimostrarlo, né quel che è accaduto prima può essere prova di quel che accade poi”.
E poi i risvolti al Sud:
“Oltre ai soldi facili, naturalmente per il Nord e per i partiti del Nord, c’è anche il risvolto della medaglia: perché la montagna di miliardi di euro che verrà spesa per bucare una montagna significherà meno interventi al Sud. Quando la TAV viene ‘letta’ così i solito pedanti ci ricordano che “le due cose sono diverse”, che una cosa sono gli investimenti al Nord e diversa cosa sono gli investimenti al Sud. Invece le due cose sono strettamente connesse, perché l’Unione Europea e lo Stato, invece di investire nel Sud Italia per ridurre il divario economico e infrastrutturale tra Nord e Sud del Belpaese continua a foraggiare in modo indegno il Nord (e il sistema di partiti del Nord)“.
Risultato: il permanere della differenza tra le ferrovie del Centro Nord e le ferrovie del Sud: differenza che la fotografia descrive in modo perfetto.
P.s.
A, dimenticavamo: con molta probabilità vedrà la luce un Governo tra grillini e PD. E sapete chi si vede sempre in televisione tra i dirigenti del PD che conduce la trattativa con i grillini? Graziano Delrio. Vi dice niente questo personaggio a proposito delle ferrovie del Sud?
Ci scusiamo se non citiamo l’autore della foto: se ci farà sapere il suo nome l’inseriremo
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