Con un po’ di ritardo Luciano Luciani, uomo che conosce molto bene il mondo della Formazione professionale della Sicilia, replica a un nostro articolo del 24 giugno scorso. Con piacere ospitiamo il suo intervento
Caro Giulio,
solo ora leggo I Nuovi Vespri del 24 giugno 2019: https://www.inuovivespri.it/2019/06/24/la-formazione-professionale-siciliana-di-oggi-vista-da-luciano-luciani-perche-non-siamo-daccordo-con-lui
Per l’affetto e la stima che ti porto, permettimi di dirti che mi auguro, complice forse il gran caldo di fine giugno, che hai preso qualche cantonata in perfetta buona fede.
Ti dovrebbe essere noto che, pur essendo cofondatore dell’Ulivo in Sicilia, da circa tre anni mi sono autosospeso e non esprimo alcun voto, perché non mi convince alcuna altra forza politica.
Ti è noto, però, che in Sicilia sono stato l’espressione della corrente di Sinistra per l’Alternativa che si è sempre opposta alla linea e allo strapotere craxiano, non solo per la soppressione della scala mobile, ma per il mio impegno e contrasto al malaffare e alla massoneria e al suo potere all’interno e all’esterno del Partito.
Sono peraltro fortemente convinto, almeno dall’anno 1976, in cui mi presi la tessera del PSI, che la massoneria rappresenta la vera piaga della Sicilia.
Pertanto spero proprio che il Presidente della Commissione Antimafia, Claudio Fava, dimostri e imponga a settembre il divieto da parte dei lavoratori della Regione di appartenenza e conseguentemente di obbedienza a logge massoniche.
Dovresti sapere, forse meglio di me, che in atto c’è una recrudescenza di questo perverso fenomeno, che si riflette e danneggia i cittadini e la Pubblica Amministrazione. Infine le truffe, le malversazioni, i reati, che sarebbero fatti passati e da archiviare.
Rileggi attentamente la nota che ho inviato alle istituzioni in occasione del Comitato di Sorveglianza del PO FSE Sicilia 2007-2013 e 2014-2020. Sono stati fatti tagli agli Enti per centinaia di milioni di euro, che di fatto sono stati sottratti ai lavoratori perché a questi erano destinati; infatti, gli Enti di Formazione Professionale, conseguentemente sono falliti.
Ti rendo noto solo questo: quando un reato continua nel tempo, non si prescrive, né si prescrivono gli effetti civilistici. Ogni battaglia pertanto deve e può tutt’ora combattersi.
Per ora non dico di più.
Leggi www.iifs.it e www.oltreoceano.org dai quali si ricavano le giuste battaglie dell’Istituto Italiano Fernando Santi, della sua rete di Enti affiliati e dell’AREF (Associazione Regionale Enti di Formazione Professionale operanti in Sicilia).
Cordiali saluti
“Se tutti gli uomini la pensassero alla stessa maniera non ci sarebbero le corse dei cavalli”, diceva Mark Twain…
Ironia a parte, prendo atto delle precisazioni del vecchio amico Luciano Luciani. E sono totalmente d’accordo là dove scrive che “Sono stati fatti tagli agli Enti per centinaia di milioni di euro, che di fatto sono stati sottratti ai lavoratori perché a questi erano destinati; infatti, gli Enti di Formazione Professionale, conseguentemente sono falliti”.
(g.a.)
Foto tratta da Quale Cefalù
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