In un anno e mezzo di Governo i grillini non hanno fatto altro che subire le intemperanze del Ministro degli Interno e leader della Lega che ha fatto quello che ha voluto. I grillini, pur di mantenere le poltrone, gli hanno concesso tutto, anche atti di Governo pericolosi e in certi casi inumani. Oltre a cedere a Salvini, i grillini hanno anche ceduto alla UE. E oggi si ritrovano a chiedere i voti al PD di Renzi per tirare a campare! E non c’è nemmeno alternativa
Chi l’avrebbe mai detto che, in meno di un anno e mezzo, il Movimento 5 Stelle avrebbe fatto la fine che sta facendo? Sembra ieri quando trionfa alle elezioni politiche del 2018! Non ha ‘sfondato’, certo, ma ha superato la soglia del 30%. Nulla era scontato dopo il successo elettorale. Ma, almeno per cm’è stato gestito, il Governo con la Lega di Matteo Salvini non è stata una scelta saggia.
Lo sappiamo che recriminare non serve, però non possiamo nascondere gli errori commessi dai grillini nella ‘gestione’ di Salvini.
Sì, la parola giusta è questa: ‘gestione’. Il Movimento 5 Stelle ha preso quasi il doppio dei voti della Lega e avrebbe dovuto dare la linea politica. Invece è avvenuto l’esatto contrario!
Forse tutto è cominciato con la nave ‘Diciotti’, dove il Ministro degli Interni Salvini non è stato ‘contenuto’ dagli alleati di Governo. In verità ci ha provato il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico: i grillini avrebbero dovuto prendere le sue difese; invece Fico è stato lasciato solo dal suo Movimento, che ha avallato la guerra di Salvini alla pavida UE sulla pelle dei migranti. Una vergogna inumana!
“Processatemi pure”, diceva Salvini durante i giorni caldi della nave ‘Diciotti’ di fatto ‘sequestrata’ nel porto di Catania! salvo poi a prendersi l’immunità parlamentare quando i magistrati avrebbero voluto accontentarlo… E chi è che ha salvato Salvini dal processo? Provate a ricordare…
In quell’occasione il presidente del Consiglio Conte – gran signore – per difenderlo ha caricato sull’intero Governo le discutibili scelte adottate da Salvini a carico dei migranti presenti sulla nave ‘Diciotti’.
Di più. In occasione della vicenda della nave ‘Diciotti’ è avvenuta un’altra cosa alla quale pochi hanno dato peso: la risposta che Salvini ha dato al presidente della Camera Fico, dimenticando che si stava rivolgendo alla terza carica dello Stato:
“Ognuno deve svolgere il proprio ruolo, io faccio il Ministro degli Interni, tu fai il presidente della Camera”.
Come se il presidente della Camera non può dire la sua su un fatto politico e sociale importante!
Dopo di che, Salvini, contraddicendosi, ha di fatto esautorato il Ministro delle Politiche agricole, il suo compagno di partito Gian Marco Centinaio, nella gestione della vertenza con i pastori sardi.
Ha preteso e ottenuto la gestione mediatica di ‘Quota 100’ che, fino a prova contraria, non è competenza del Ministero degli Interni!
Ha più volte attaccato il Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, sulle opere pubbliche, a cominciare dalla TAV (ma non solo).
Ha attaccato il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, perché la riforma della Giustizia di deve fare come dice lui, sennò va tutto all’aria!
Negli ultimi tempi si è anche sostituito al Presidente del Consiglio Conte convocando le parti sociali in vista della discussione sulla legge Finanziaria: osa, questa, che non si era mai vista nella storia della Repubblica italiana!
Fico – che da presidente della Camera ha tutto il diritto di intervenire sulle grandi questioni che interessano il Paese – secondo il Salvini-pensiero non poteva e non doveva intervenire sul caso ‘Diciotti’; mentre lui, Salvini, si è intrufolato nell’attività di Governo di quattro o cinque Ministri!
Mai, nella storia della Repubblica italiana, si è visto un Ministro degli Interni così arrogante e così prepotente.
Vogliamo parlare delle leggi assurde volute dal ministro leghista e approvate dal Movimento 5 Stelle? Il Decreto sicurezza è o non è una follia? Ma dove si è mai vista una legge che assegna tanti poteri al Ministro che ha proposto la stessa legge?
Per non parlare del disinteresse mostrato, in quasi un anno e mezzo di Governo, verso il Sud. E’ incredibile: il 70% del successo elettorale dei grillini, nel 2018, è stato frutto dei voti del Sud. Per tutta risposta, hanno tradito il Sud sull’economia, sull’ILVA, sulla TAP, sui grandi temi dell’agricoltura del Sud, a cominciare dal grano duro e dalla CUN.
Tutti gli interventi per il Sud bloccati per tenere in piedi il Reddito di cittadinanza che, proprio al Sud, è stato organizzato in modo approssimativo, con possibile derive clientelari.
Tutte queste cose sono passate con l’avallo dei grillini.
L’ultimo ‘capolavoro’ del Movimento 5 Stelle è andato in cena sulla TAV. Una battaglia ultradecennale di questo movimento con un progetto che è solo una volgare spartizione di soldi, come ha raccontato bene Raffaele Vescera.
Cos’hanno fatto i grillini? Invece di bloccare la TAV aprendo la crisi di Governo hanno organizzato, insieme con le altre forze politiche pro-TAV un voto farsesco in Parlamento, ben sapendo che, così facendo, avrebbero salvato le poltrone senza bloccare l’Alta velocità ferroviaria tra Torino e Lione.
Dopo quest’ennesima presa in giro verso chi, da anni, ha creduto nel Movimento 5 Stelle e nella battaglia contro la TAV (con quest’operetta oscena i grillini sono riusciti anche a rompere con il Movimento NO TAV), Salvini li ha presi in contropiede e ha aperto la crisi, lasciando Conte e Di Maio a bagnomaria…
Hanno deluso, i grillini. Non hanno saputo arginare lo strapotere di Salvini, consentendogli di fare il bello e il cattivo tempo. E – cosa non meno grave dell’incapacità di ‘contenere’ Salvini e di anticipare la crisi di Governo bloccando la TAV – hanno perso per strada il progetto di contrastare le politiche del rigore liberista dell’Unione Europea.
Ricordate Beppe Grillo che parlava di referendum sull’euro? Ricordate le parole di Di Maio prima dell’elezioni europee, quando ipotizzava chissà quali rivoluzioni? Ebbene, è finita che i 14 europarlamentari del Movimento 5 Stelle sono stati decisivi nell’elezione a presidente della Commissione Europea della candidata ultra-liberista, Ursula von der Leyen!
Da non crederci: i 14 eurodeputati grillini hanno bloccato un’operazione politica e parlamentare condotta da Verdi e da una parte del PSE. Una mossa che avrebbe dovuto ‘bocciare’ l’elezione della signora Ursula von der Leyen per imporre non soltanto un presidente della Commissione UE diverso, distino e distante dalla signora Merkel (della quale la Ursula von der Leyen è la ‘delfina’), ma anche un cambio di linea politica ed economica della stessa Unione Europea!
I grillini che dovevano cambiare l’Europa oggi si ritrovano acanto al PPE della signora Merkel!
Epilogo, tutto sommato, quasi prevedibile, dopo avere accettato l mancata nomina a Ministro dell’Economia di Paolo Savona, solo perché non gradito alla UE. La certificazione che l’Italia, oltre a non avere più sovranità monetaria, non ha neanche sovranità politica.
E ora cosa vogliono i grillini? Sono lì a mendicare i voti del PD per non perdere le poltrone di Governo e le poltrone di parlamentari. Infatti: chi li rieleggerà più i grillini?
E il guaio è che non ci sono molte alternative. Con le elezioni vincerebbe il centrodestra con Salvini capo del Governo. Oppure un Governo con il PD con camuffamenti vari e un po’ di mal di pancia.
Secondo noi faranno un Governo. Che almeno avrà di buono una cosa: terrà lontano dalla ‘stanza dei bottoni’ la Lega.