In una nota il Segretario generale della FLAI-CGIL di Catania, Pino Mandrà, non risparmia critiche al Governo regionale di Nello Musumeci. Certo, se quello che i sindacalisti della CGIL dicono oggi l’avessero detto ai tempi del Governo Crocetta – visto che il Governo Musumeci, sugli incendi, non sta accumulando fallimenti diversi da quelli accumulati dal Governo Crocetta – sarebbe stato meglio. Ma va bene anche così
Sugli incendi in Sicilia interviene la FLAI-CGIL di Catania. E lo fa con il segretario generale, Pino Mandrà, che chiama in causa il Governo regionale di Nello Musumeci.
“Così come è avvenuto per il Consorzio di Bonifica – si legge nel comunicato della FLAI-CGIL di Catania – anche per l’antincendio i lavori preparatori della campagna forestale non sono stati avviati per tempo. Nella prima parte dell’estate si sono verificati i primi incendi gravissimi, che hanno addirittura messo a rischio la città. Il settore risente di una mancata programmazione e il governo regionale, per nulla lungimirante, interviene solo nel momento dell’emergenza”.
Di fatto, è quello che scrive da giorni questo blog. A quanto pare non siamo solo noi a chiamare in causa l’attuale Governo regionale sul fronte degli incendi.
“Intere squadre di lavoratori – dice sempre Mandrà – sono state in grande difficoltà per settimane nello spegnimento degli incendi per l’assenza dei mezzi, poiché le manutenzioni, per mancanza di fondi che non sono stati stanziati per tempo, sono state eseguite a campagna antincendio iniziata, momento in cui l’intero parco mezzi dovrebbe essere in perfette condizioni”.
“La dirigenza dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Catania, con in testa il responsabile, l’ingegnere Rosario Napoli – si legge sempre nel comunicato della FLAI-CGIL di Catania – ha profuso uno straordinario lavoro per il settore antincendio provando a fronteggiare l’emergenza, ma anche la loro è una battaglia contro i muri di gomma, che sono la burocrazia regionale e l’incapacità politica del governo Musumeci e dei suoi assessori. Non è possibile che l’intera provincia di Catania qualche settimana fa bruciasse per intero e non mi riferisco solamente alle campagne o ai boschi, la cui perdita costituisce già un enorme danno, ma di fiamme vicine ai centri abitati e alla stessa città capoluogo, con rischio immediato per l’incolumità dei cittadini: quando parliamo di salvaguardia della vita umana, concordiamo tutti che non c’è prezzo per preservarla”.
Poi arriva la ‘bordata’:
“La FLAI-CGIL di Catania di Catania non può che affermare che ci troviamo davanti ad un governo irresponsabile perché, a oggi, il Presidente Musumeci e i suoi assessori non sono stati in grado di dare alcuna risposta al settore primario siciliano, che è l’agricoltura, né tantomeno al settore forestale. Noi della FLAI-CGIL di Catania insieme a Fai e Uila, abbiamo realizzato una piattaforma concreta che è stata presentata ad aprile con l’iniziativa ‘Sveglia Regione – Giornata per la riforma forestale’: adesso il governo regionale è chiamato a dare delle risposte reali, se ha veramente una idea di sviluppo del settore e di tutela del patrimonio boschivo”.
Certo, se queste parole, da parte della FLAI-CGIL di Catania, fossero arrivate ai tempi del Governo regionale di Rosario Crocetta-PD sarebbe stato meglio. Lo stesso discorso vale per Legambiente Sicilia, che da quando alla Regione non c’è più il Governo del PD ha ritrovato l’arte della parola…
Ma va bene anche così.
Foto tratta da lasicilia.it
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