Il miracolo del paralitico che si addormenta su una pietra e si sveglia guarito. Una tradizione che affonda le radici nella nascita di questa cittadina del Nisseno. La devozione degli abitanti di Mussomeli per la Madonna
di Adriana Vitale
L’8 settembre ricorre la festa della Madonna SS. dei Miracoli, patrona di Mussumeli, che raccoglie, ogni anno, nella un gran numero di forestieri da tutte le parti d’Italia e dall’estero. Devoti che accorrono “P’a Madonna”.
Viene portata in processione anche la statuetta di Maria Bambina, ancora in fasce, su un cestino addobbato.
Sia l’8, giornata della solenne processione del simulacro della Madonna, che il 15 settembre, ottava della festa, per tutta la mattina si celebrano messe ogni ora, non solo nel Santuario, ma anche nella cripta, dove si trova incastonato, nella struttura muraria, il sasso con l’immagine della Madonna trovato dal paralitico.
Si narra che nel periodo in cui Mussomeli era sotto la dominazione dei Campo, uno dei feudi più progrediti del Regno, l’8 Settembre del 1530, o 1534 o, ancora, del 1540, nel piccolo monte sul quale sorgeva il paese, lungo un viottolo frastagliato di spine e di rovi, un povero paralitico elemosinava per vivere; vinto dalla stanchezza si adagia butta su una pietra e s’addormenta. Si sveglia guarito, si alza e comincia a correre urlando: “Misericordia, miracolo!”.
All’insolito grido di gioia che si ripercorreva per la valle verdeggiante accorre la gente ascoltato che il prodigio; cercano lì vicino fra i rovi per trovare qualche cosa che potesse dar chiara testimonianza del fatto avvenuto. A quattro passi dal punto in cui il povero infermo s’era adagiato a dormire, ecco ritrovare un’immagine della Vergine Santa col bambino Gesù dipinti su una pietra.
Non c’era più luogo a dubitare. La Madonna che voleva prediligere in quel posto il nascente paese di Mussomeli, con un prodigio straordinario si fece ivi ritrovare, per essere onorata, sotto il nuovo titolo di Maria Santissima del Miracolo, o come più tardi si disse – per la molteplicità delle grazie o dei miracoli operati – dei Miracoli. Crebbe la devozione.
Il popolo riconoscente alla celeste Patrona fabbricava una chiesetta e ogni anno, il giorno 8 di Settembre, vi si celebrava una festa solennissima, con espressa licenza del vescovo di Girgenti (oggi Agrigento), a cui in quel tempo andava soggetta la Parrocchia.
La Madonna – oltre a quella più famosa – prodigò altre grazie tra cui ricordiamo quella concessa alla famiglia del principe Lanza con la guarigione del piccolo Lorenzo. Dopo che il bambino guarì, grazie alle preghiere innalzate alla Vergine dalla famiglia, i Lanza si portarono col popolo fino alla chiesa e la principessa Donna Giovanna donò alla Madonna “un cinto a maglia d’argento e una catena di centoquaranta partiture in oro smaltato di bianco e nero”. Il gesto della principessa inaugurò la tradizione, ancora in uso a Mussomeli, di donare oggetti preziosi alla statua della Vergine dei Miracoli per le grazie ricevute.
Nel 1876 Francesco e Vincenzo Biangardi costruirono il gruppo scultorio formato dalla Madonna, dal paralitico e dall’angelo che tuttora è posta nell’abside del Santuario. La Madonna, dal volto dolcissimo e sereno, si rivolge al suo popolo con uno sguardo di intensa bontà; il paralitico tende le mani implorando e dagli occhi traspare la fiducia nella materna comprensione di Maria.
Proprio questo gruppo scultorio viene portato a spalla in processione l’8 e il 15 Settembre quando in una atmosfera simile ad un caleidoscopio di preghiere, canti, lacrime e sorrisi la statua della Vergine arriva maestosa sopra il percolo e sotto lo splendido baldacchino: si ha l’effetto di un’autentica apparizione e la gente è attonita di fronte quell’immagine che, tra i riflessi dorati, e un’amabilissimo sorriso dispensa beatitudine.
Il popolo mussomelese, da sempre devoto alla Madonna dei Miracoli, conserva il culto che è ormai radicato nella tradizione e nella cultura di questo paese. L’attuale chiesa della Madonna dei Miracoli, una costruzione barocca che risale alla metà del settecento, ha al suo interno una Madonna con bambino dipinta su pietra che ancora oggi accoglie i fedeli nella cripta del santuario.
Foto tratta da iviaggidicicerone.it
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