… disagi incredibili per chi in treno decide di recarsi da Palermo a Messina e viceversa. E sull’autostrada Palermo-Messina la sostituzione del guardrail. Ma chi ha programmato questi interventi in estate, nel pieno della stagione turistica, facendoli coincidere? Chi sono questi ‘geni’? E’ tutto causale o fatto apposta? Il caos stradale di Palermo
di Antonino Privitera
Saranno coincidenze ma quanto accade in Sicilia ha dell’incredibile o c è qualcos’altro?
E’ purtroppo.risaputo che nella nostra meravigliosa e “sventurata” Sicilia tutta la problematica connessa con la logistica costituisce la principale fonte di disagi. I collegamenti con il Continente sono penalizzanti per noi è per i flussi turistici che dovrebbero dare linfa e risconti al settore che tutti, a parole, dicono di volere privilegiare.
I trasporti aerei sono discriminanti sia per le rotte che per i costi, quelli marittimi non brillano altrettanto (vedi il mancato è regolare collegamento tra la Sicilia è la Sardegna) e sono principalmente costituite e utilizzate – malamente – navi Ro – Ro per il trasporto prevalente di mezzi pesanti, ma mancano i collegamenti veloci e capillari anche con le isole minori.
La viabilità stradale è quella che è, con tracciati risalenti all’epoca borbonica, manutenzione assente e lavori – quando ci sono – che non finiscono mai!
Dopo l’estemporanea calendarizzazione fatta da ANAS per la sostituzione del guardrail sull’autostrada Palermo-Messina a pochi chilometri dalla città, un altro regalo lo ha confezionato Rete ferroviaria italiana (Rfi) che ha cantierato un intervento sulla linea tra Brolo e Patti, col risultato di mandare “a cachi’” la relazione ferroviaria tra Messina e Palermo…
Non erano sufficienti i disagi incancreniti per recarsi a Trapani, le difficoltà per lo sventramento nella città di Palermo per gli interminabili lavori per il Passante ferroviario ed il fantomatico Anello ferroviario Orlandiano… a tutto ciò ci hanno aggiunto il trasporto/trasbordo con bus alternativo sulla linea Pa/Me.
Certamente le argomentazioni ci saranno, ma è giustificato chiedersi se questi interventi sono opportuni dal punto di vista temporale. Proprio nel periodo in cui, potenzialmente, dovrebbe esserci la maggiore affluenza e gli spostamenti dei turisti ANAS E Rfi devono programmare questi interventi?
Sono sempre coordinati con i settori che sovrintendono le attività turistiche?
Se la risposta è affermativa il non senso sta sicuramente nella capacità di chi è preposto alla programmazione, in caso contrario è sintomatico dei propositi di rendere meno “bellissima” questa terra benedetta da Dio, ma non amata dagli uomini che ne determinano il futuro!
Foto tratta da trasporti.usb.it