Riscopriamo l’umanità per tutti: neri, bianchi, gialli senza guerre tra poveri

12 luglio 2019

Sono stati due giorni difficilissimi, per gli ex sportellisti che, per far sentire la propria voce – la voce di chi aspetta risposte concrete dalla politica – hanno dato vita a una manifestazione su una barca. Giusto nei due giorni di grande caldo. Ma come ricorda l’autrice di questo articolo – sulla barca insieme ad altri colleghi – è stata un’esperienza carica di umanità. E comunque la politica ha battuto un colpo: mercoledì l’incontro con l’assessore regionale Scavone

di Adriana Vitale

Abbiamo fatto un’esperienza dolorosa, molto faticosa fisicamente e psicologicamente, estrema e inumana date le condizioni meteorologiche. Un’azione forte alla quale abbiamo voluto dare il taglio dell’umanità che deve valere per ogni creatura che vive in questa terra e che merita una vita normale senza distinzione di colore, razza, provenienza territoriale, senza alcuna speculazione umana o peggio politica. Non era facile o scontato, un rischio che abbiamo voluto correre solo per lanciare un messaggio di attenzione per tutti, anche per il vicino di casa che spesso è trascurato nei suoi bisogni primari, abbandonato e solo nella sua propria disperazione.

Al di là di qualche inevitabile commento estremista in un senso o nell’altro senso, abbiamo la consapevolezza e la soddisfazione di aver saputo trasmettere il senso simbolico di una provocazione verso le istituzioni, l’ennesima battaglia, l’ultima consumata in ordine di tempo.

A livello personale mi ha insegnato tanto, mi ha resa ancora più consapevole del calvario umano di chi rischia la propria vita nella ricerca di una vita migliore, di chi, dopo aver attraversato il deserto e le pene dell’inferno, affida il proprio destino alle acque del mare, a quelle poche miglia che li separano da ciò che credono o sperano sia la terra del latte e miele, anche se sappiamo che spesso trovano fame, povertà, sfruttamento.

Mi ha insegnato ad avere più rispetto del dolore altrui mentre chiedevamo di lenire i nostri dolori.

Mi ha insegnato a comprendere e immedesimarmi in tragedie umane mentre chiedevamo attenzione e umanità anche per chi ha ingrossato i portici delle città, per chi ha perso tutto, per chi ha perso la vita.

Si muore in mare d’indifferenza, si muore a terra con la medesima indifferenza.

Riscopriamo l’umanità per tutti: neri, bianchi, gialli senza guerre tra poveri, senza uomo mangia uomo. Solo e sempre umanità!

Basta chiedere tempo a chi non ha più tempo, è come chiedere tempo a chi si trova in acque agitate e va salvato subito.

In maniera informale, una delegazione dei lavoratori sarà ricevuta nella tarda mattinata di mercoledì dall’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone. Non ci strappiamo i capelli e non esultiamo, abbiamo però registrato la volontà di risolvere.

Foto tratta da ilgazzettinodisicilia.it

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