Come si fa a programmare i lavori ferroviari in piena stagione turistica? Eppure questo succede in Sicilia. Abbiamo anche appurato che, per i siciliani, un biglietto aereo costa 500-600 euro, mentre in Sardegna costa un quarto rispetto ai prezzi praticati nella nostra Isola. La politica siciliana può spiegare il perché?
di Carmelo Raffa
Da molto e molto tempo ci soffermiamo sui disagi riscontrati nei trasporti in terra di Sicilia e negli ultimi giorni molti passeggeri che utilizzano il treno per recarsi in provincia di Messina, o per raggiungere città della penisola hanno constatato di persona ciò che significa bloccare tratti di linea ferroviaria per realizzare opere che sono in ritardo da decenni e decenni.
Ci riferiamo ai lavori sulla tratta ferroviaria Palermo-Messina dove ci sono in corso dei lavori e, in particolare, sulla tratta Gioiosa Marea-Patti gli utenti devono scendere dai treni con i propri bagagli per poi salire su autobus messi a disposizione delle Ferrovie; per poi, a Patti, trasbordare sul treno che li porterà a Messina.
E’ assurdo, come affermato da più parti, che i lavori vengano realizzati in un periodo di maggior flusso turistico!
Ma la cosa ancora più assurda e scandalosa è che per raggiungere le località del Centro-Nord Italia utilizzando gli aerei, in questo periodo dalla Sicilia occorre pagare la somma di 500-600 euro. Abbiamo fatto un raffronto e abbiamo rilevato che, invece, che per gli isolani sardi le cose vanno diversamente. Infatti con voli che partono allo stesso orario i sardi pagano meno di un quarto delle somme pagate dagli isolani siculi!
Cari Governanti, spiegateci se questa è giustizia sociale, oppure se ritenete che i sardi vengono agevolati perché poveri mentre i siciliani sono tartassati perché ricchi…
Foto tratta da ultimenotizieflash.com
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