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Informazione televisiva: della crisi dei rifiuti di Roma si parla, dei rifiuti di Palermo no. Come mai?/ MATTINALE 333

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Eppure, a Palermo, come sottolinea il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Aldo Penna, si rischia l’emergenza sanitaria. Invece le televisioni propongono un giorno sì e l’altro pure servizi sulla crisi dei rifiuti a Roma, dove la sindaca Raggi ha ereditato i disastri di centrodestra e centrosinistra. Mentre su Palermo e sul suo sindaco, a livello nazionale, regna il silenzio. Compreso il silenzio della Lega. Nicola Zingaretti e la regione Lazio nel ‘caso’ dei rifiuti di Roma  

Scrive il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle Aldo Penna sulla propria pagina Facebook postando una foto vi Viale della Regione siciliana invasa dall’immondizia non raccolta:

“Viale Regione dopo ospedale Cervello, direzione via Belgio. Oramai la città è un letamaio forse occorre far intervenire il ministro della Salute perché siamo a un passo dal pericolo di scoppio di epidemico e, comunque, di grave situazione igienico sanitaria”.

In realtà, la situazione, tra alti e bassi, a Palermo, è così da oltre un anno: ci sono momenti in cui i rifiuti non raccolti e le discariche a cielo aperto raggiungono livelli incredibili; e altri giorni in cui il disastro si attenua un po’.

In questi giorni c’è una coincidenza: il caldo torrido e Palermo in uno dei suoi momenti di munnizza ai massimi livelli: da qui il pericolo – segnalato giustamente da Penna – di possibili problemi sanitari.

Ma ancora più incredibile è l’atteggiamento della ‘Grande informazione’. Da giorni, in Tv, si susseguono i servizi sulla crisi della raccolta di rifiuti a Roma. Peccato che, a Roma, la sindaca Virginia Raggi – che è una gran persona per bene – ha ereditato lo sfascio di una città frutto delle gestioni della vecchia politica: centrodestra e centrosinistra.

Pensate un po’: la sindaca Raggi ha ereditato un debito di circa 12 miliardi di euro! A parte che sarebbe interessante scoprire la genesi di questo debito (e qui, più che la magistratura ordinaria, dovrebbe essere la Corte dei Conti ha illuminare gli italiani, visto che Roma è pur sempre la Capitale), va detto che solo da qualche settimana il Parlamento nazionale è intervenuto per liberare il Comune di Roma da una vergogna provocata da centrodestra e centrosinistra.

Gli ostacoli che Virginia Raggi ha trovato da quando amministra Roma non si contano più. Noi, da Palermo, vogliamo segnalare una grande anomalia da parte della ‘Grande informazione’.

Da poche ore la prima cittadina di Roma ha denunciato un boicottaggio – proprio in materia di gestione dei rifiuti – da parte della Regione Lazio, che continua ad essere gestita dall’attuale segretario nazionale del PD, Nicola Zingaretti.

E qui ci misuriamo con l’incredibile nell’incredibile: ma dove si è mai visto un segretario nazionale di un partito che, ‘ammaccato’ per quanto possa essere, è pur sempre il primo partito di opposizione, che mantiene la poltrona di presidente di una Regione!

Per carità: nulla di giuridicamente rilevante: solo una questione di stile: parola che nel PD è praticamente sconosciuta.

Ebbene, con video diffuso sulla rete, la sindaca Raggi denuncia il boicottaggio della Regione gestita dal segretario nazionale del PD!

Mentre le Tv, un giorno sì e l’altro pure, non fanno altro che raccontare la crisi dei rifiuti di Roma, il silenzio assoluto avvolge la crisi nella raccolta dei rifiuti di Palermo, che è molto più grave di quella di Roma.

E qui ancora l’incredibile nell’incredibile: è oggettivo il malgoverno dell’amministrazione comunale di Leoluca Orlando in materia di gestione dei rifiuti: malgoverno nella gestione della discarica cittadina di Bellolampo; malgoverno nella gestione della raccolta differenziata dei rifiuti, che è un flop; malgoverno nella raccolta dei rifiuti dalle strade.

Inutile prendersela con la RAP, l’azienda del Comune che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Vero è che tale azienda può contare su mille e 840 dipendenti. ma, a nostro modesto avviso, la chiave di volta per comprendere il perché della crisi dei rifiuti a Palermo è il Bilancio del Comune.

Sarebbe interessante capire quanto spende realmente ogni anno i Comune per la raccolta dei rifiuti. la nostra sensazione è che il fallimentare Tram – che costa ogni anno una barca di soldi – abbia fatto saltare tutti i conti del Comune.

Ci vorrebbe una serie attività ispettiva da parte del Consiglio comunale. Ma le leggi attuali non lo consentono. Di fatto, l’attuale legislazione in materia di enti locali ha creato dei sindaci-podestà.

Il podestà, per la cronaca, era l’organo monocratico dei Comuni ai tempi del fascismo: i podestà non rispondevano ai cittadini, ma al Federale (cioè allo stesso regime fascista).

Oggi la situazione è simile. Il sindaco, una volta eletto, fa quello che vuole. Nei primi anni ’90, quando si introdusse l’elezione diretta dei sindaci, un sindaco che non rispondeva, entro sessanta giorni, a un’interrogazione di un consigliere comunale – sia oralmente, sia per iscritto – finiva sotto processo e rischiava la galera.

Oggi non è più così e i sindaci fanno quello che vogliono. A Palermo c’è la crisi dell’immondizia non raccolta? La colpa è dei cittadini palermitani!

Tesi fatta propria dalla ‘sinistra’, o presunta tale, che sostiene l’attuale amministrazione comunale da sette anni: la colpa è dei cittadini, non dell’amministrazione comunale che non sa gestire questo servizio!

Ma – lo ribadiamo – quello che colpisce è la totale mancanza di informazione. Quando governava il PD di Renzi – e a Palermo non mancava certo l’immondizia nelle strade – era anche ‘normale’ attaccare la sindaca Raggi e tacere sui disastri della Giunta comunale renziana di Palermo (ricordiamoci che il sindaco Orlando ha aderito al PD di Renzi con il quale ha fatto campagna elettorale per le elezioni regionali siciliane del 2017 e per le elezioni politiche nazionali del marzo 2018).

Da un anno, in Italia, c’è un Governo nazionale di grillini e leghisti. Ma non è cambiato nulla: in Tv la sindaca Raggi continua ad essere attaccata – soprattutto per l’immondizia – mentre dei disastri combinati dall’amministrazione comunale di Palermo in materia di rifiuti (ma anche su altre questioni) non si parla.

Ultima nota: le contraddizioni della Lega di Salvini. A Palermo i leghisti raccolgono le firme per mandare a casa il sindaco Orlando. Battaglia politica legittima che avrebbe dovuto essere portata avanti dal Movimento 5 Stelle, che invece – a parte qualche voce fuori dal coro come quella del citato Aldo Penna, o di un altro parlamentare nazionale, Giorgio Trizzino – a Palermo finge di fare opposizione, forse per i legami mai del tutto chiariti tra alcuni parlamentari regionali grillini e lo stesso Orlando…

A Palermo, dicevamo, la Lega vuole mandare a casa Orlando. Ma a livello nazionale Salvini e compagni non parlano di Palermo. Chissà perché…

Foto tratta da Avvenire.it

 

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