Lo dice Nicola Quatrano, ex Pubblico ministero della Tangentopoli degli anni ’90, oggi tra i protagonisti di ‘Osservatorio internazionale’, organismo che offre assistenza legare gratuita ai perseguitati politici e religiosi del Nordafrica
La Sea Watch ha fatto guadagnare voti alla Lega di Matteo Salvini? Ne è convinto l’ex Pubblico ministero della Tangentopoli napoletana degli anni ‘90, Nicola Quatrano. Oggi in pensione, Qautrano collabora con l’Osservatorio Internazionale offrendo assistenza legale gratuita ai perseguitati politici e religiosi del Nordafrica.
Le dichiarazioni di Quatrano vengono riportate in un articolo di
“La capitana Rackete, in nome della sua Ong, ha deciso come una bulla di imporre l’agenda politica della sua Ong: costringere l’Italia ad accogliere i profughi. Altrimenti non si spiega perché, pur sapendo che il porto di Lampedusa sarebbe stato chiuso per chissà quanto tempo, non si è diretta a Tunisi, in Grecia, in Turchia o in Israele. Nossignore: ha girato intorno all’isola per 14 giorni fino a quando gli eventi in qualche modo non l’avrebbero costretta a entrare in Italia”.
“Da uomo di sinistra – aggiunge Qatrano – dico che è sconfortante l’incapacità della sinistra di proporre un ragionamento sensato sui temi della gestione dei flussi migratori, limitandosi a fare il tifo da stadio pro la capitana e contro Salvini, sulla pelle dei poveri 42 profughi”.
“La sinistra – prosegue l’ex Pm della Tangentopoli napoletana – ha sbagliato nell’ergere a ruolo di eroina una che ha compiuto un ricatto, compatibile con la mission della sua Ong e basta: prendere i profughi e portarli in Italia, e solo in Italia. Lo hanno deciso loro, quelli della Sea Watch, e basta. Contribuendo anche loro a mettere a repentaglio la vita dei 42 profughi”.
“Temo che questa vicenda abbia fatto guadagnare a Salvini molti punti percentuali in più nei consensi – precisa Quatrano -. La risposta ai temi complessi della gestione dei flussi migratori non può essere l’accoglienza tout court e basta. Nessun Paese al mondo può dire ‘venite tutti qui’, per la semplice ragione che non è possibile. Bisogna riaprire una vertenza con l’Unione Europea, ridiscutere la redistribuzione dei migranti, e una trattativa seria non si può aprire attraverso ricatti e ricattini, forzando i blocchi tra gli applausi dei parlamentari PD”.
Foto tratta da napolitoday.it
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