Chi pensa con la propria testa non teme di andare controcorrente. Il filosofo e commentatore Diego Fusaro, con grande libertà e spirito critico, dà della vicenda della nave ONG ‘Sea Watch’ un’interpretazione che è all’opposto del ‘buonismo’ della finta sinistra italiana. Onore al suo anticonformismo
Diego Fusaro, filosofo e commentatore, non teme di andare contro la corrente dei ‘buonisti’. Sull’immigrazione di massa in Europa da tempo sostiene che è voluta dal capitale per ridurre il costo del lavoro e per rendere i lavoratori europei sempre più deboli e indifesi.
Se guardiamo a quello che è successo in Italia è impossibile dargli torto.
Anche nel caso della Sea Wach non ha cambiato opinione. Ecco alcune sue riflessioni:
“Il pensiero unico e la neolingua rovesciano i nomi per giustificare le
“Salvano” naufraghi in Libia. E benché vi sia la Tunisia lì accanto, li portano in Italia, contro ogni legge del mare. È deportazione di massa voluta dai signori del capitale e gestita dai negrieri falsamente umanitari. Obiettivo? Terzomondizzare l’Europa, distruggere i diritti”.
“Il Vangelo secondo Cristo dice: “Fate cessare subito la tratta via mare di esseri umani”. Il Vangelo secondo Soros dice: “Porti aperti! Libera circolazione di merci e persone mercificate”.
“Ma davvero a sinistra sono così in cattiva fede da far finta di non sapere che comunismo vuol dire emancipazione della classe lavoratrice e non porti aperti e libera circolazione delle merci e delle persone mercificate?”.
“La società orwelliana. Le guerre sono missioni di pace, i colpi di Stato finanziari sono governi tecnici e le deportazioni di esseri umani dall’Africa sono salvataggi via mare”.
Diego Fusaro è nato a Torino nel 1983. Insegna Storia della filosofia presso lo IASSP di Milano (Istituto Alti Studi Strategici e Politici) ed è fondatore dell’associazione Interesse Nazionale (www.interessenazionale.net). E’ autore di libri molto letti: per esempio, Bentornato Marx! (edito da Bompiani 2009), Il futuro è nostro (Bompiani 2009), Pensare altrimenti (Einaudi 2017).
Foto tratta da blogsicilia.it
