Si fa sempre più ‘incandescente’ il clima politico in Sicilia. Accusati di avere ‘bocciato’ una norma che avrebbe agevolato il trasporto pubblico, il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, Francesco Cappello, spiega che ieri il Governo ha cercato solo di foraggiare l’Azienda siciliana trasporti (Ast) a scapito delle altre aziende concessionarie del trasporto pubblico
Si fa sempre più duro lo scontro tra il Governo regionale di Nello Musumeci e il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. Noi abbiamo dato la notizia dei due provvedimento ‘bocciati’ ieri dal Parlamento siciliano. E abbiamo scritto che con le due ‘bocciature’ è stata penalizzata la Sicilia (QUI IL NOSTRO ARTICOLO).
Ma per ciò che riguarda la ‘bocciatura’ dell’articolo di legge del ‘Collegato alla Finanziaria 2019’ che riguarda il trasporto locale la tesi del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle è diversa da quella ufficiale:
“Dietro il paravento dello spot del trasporto pubblico locale gratuito per disabili, forze dell’ordine e studenti – si legge in una nota del capogruppo dei grillini all’Ars, Francesco Cappello – c’era il chiaro intento di destinare 10 milioni di euro per sei mesi solo all’Ast e non alle altre aziende concessionarie del trasporto pubblico”.
Per la cronaca, Ast sta per Azienda siciliana trasporti e fa capo alla Regione siciliana.
“Ci sarebbero state – precisa Cappello – agevolazioni solo per gli abitanti di alcune zone della Sicilia, in quanto l’Ast non copre tutto il territorio regionale. Per questo abbiamo bocciato la norma, con l’intento di riportarla in commissione di merito per approfondirla e migliorarla”.
Sempre per la cronaca ieri, in Aula, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, dopo la bocciatura della norma, ha definito quello dei Cinquestelle “un atto di spregiudicatezza”.
“Falcone – prosegue Cappello – sta tentando di strumentalizzare l’accaduto per mettere i beneficiari del trasporto gratuito contro il Movimento. Dieci milioni di euro in sei mesi all’Ast sono una somma eccessiva, perché l’Azienda riceve già 22 milioni di euro l’anno. Abbiamo chiesto spiegazioni sulla proposta di estendere gli effetti della norma anche alla Jonica Trasporti e non abbiamo ricevuto risposte. Nessuna apertura, quindi, così il voto segreto, peraltro richiesto dal PD, ci ha consentito di bocciare la norma, cosa che però non sarebbe avvenuta senza il concorso di una parte della maggioranza. Falcone vada quindi a cercare in casa propria quei franchi tiratori che remano contro e gonfiano la crisi di questa maggioranza e di questo governo, ormai sempre più alla frutta e incapace di cavare un ragno dal buco”.
A nostro modesto avviso, a questo punto l’assessore Falcone dovrebbe chiarire come stanno le cose.