Per spezzare alla fonte il sistema delle navi perché non organizzare un sistema di trasporto migranti con un ponte aereo, a spese dell’Unione Europea? Questo consentirebbe di evitare l’esborso, da parte dei migranti, di 3-4 mila euro a testa. E di evitare rischi per i migranti. O, forse, il sistema delle navi deve restare in piedi perché qualcuno continui a guadagnare cifre da capogiro? Non è un po’ strano che la ‘sinistra’ italiana che ha tolto i diritti ai lavoratori italiani diventi ‘umanitaria’ con i migranti?
Cosa c’entrano i migranti con l’Unione Europea? Il vero tema è il mondialismo. Ne ha palato in modo sintetico, ma efficace il filosofo e commentatore, Diego Fusaro:
“Tenetelo bene a mente. L’obiettivo del mondialismo e dei suoi agenti non è integrare i migranti, ma disintegrare i cittadini. Non è rendere i migranti come noi, ma noi come i migranti: senza diritti, sradicati, con salari da fame. È questa la funzione dell’immigrazione di massa. Il nemico non è il migrante, ma il padronato cosmopolitico. Il nemico non è chi fugge, ma chi deporta. Il nemico non è il disperato, ma chi getta i popoli nella disperazione” (QUI POTETE LEGGERE PER ESTESO LE DICHIARAZIONI DI DIEGO FUSARO)
Il problema non è rappresentato dai migranti, ma da chi li sfrutta. E chi li sfrutta? Intanto chi li ‘deporta’ in Europa per abbassare i salari e sfruttare, contemporaneamente, sia i migranti, sia i cittadini dei Paesi dove i migranti vengono ‘deportati’. Infatti, quando i salari si abbassano, si abbassano per tutti.
Molto precisa, al riguardo, la dichiarazione di Jeremy Corbyn, leader dei laburisti inglesi:
“L’immigrazione di massa dall’Unione Europea è stata utilizzata per ‘distruggere’ le condizioni dei lavoratori inglesi”.
Per Corbyn, i lavoratori stranieri dovrebbero essere accolti “in base ai posti di lavoro disponibili e alla loro capacità di svolgerli. Quello che non permetteremmo più è questa pratica delle agenzie, svolta in modo piuttosto vergognoso: reclutare forza lavoro a salario basso e portarla qui, per licenziare la forza lavoro già esistente nell’industria edile, e poi sottopagarla. È spaventoso, e le uniche a trarne vantaggio sono le imprese” (QUI UN NOSTRO ARTICOLO).
Noi oggi vogliamo provare a osservare e commentare il fenomeno dell’immigrazione di massa da una particolare angolazione: l’organizzazione di questi viaggi.
Intanto facciamo un po’ di chiarezza. La retorica che sostiene questo sistema di immigrazione di massa cerca di far credere che tutti i migranti che arrivano in Europa fuggono dalle guerre: non è così. Ci sono i migranti che fuggono dalle guerre, ma ci sono anche i migranti economici. E la maggior parte di migranti appartiene alla categoria dei migranti economici.
Detto questo – e dato per assodato, noi almeno la pensiamo così, che i Paesi europei debbano accogliere i migranti fin quando ne hanno la possibilità – poniamo una domanda: chi ha stabilito che i migranti debbano arrivare con le navi?
E’ noto che ogni migrante, per trovare posto su un’imbarcazione, paga da 3 a 4 mila euro. Trattandosi di migliaia e migliaia di persone, va da sé che chi gestisce questo sistema ha guadagnato e vorrebbe continuare a guadagnare cifre da capogiro.
Da qui una considerazione semplice: non ci debbono venire a raccontare che chi gestisce questo sistema lo fa per pura filantropia: dietro il sistema delle navi, a tutti i livelli, c’è un impressionante giro di affari a nove zeri.
Riportiamo di seguito le dichiarazioni – che leggiamo in un articolo di Live Sicilia di un anno fa – del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania, Carmelo Zuccaro, a proposito delle ONG, le navi che, fino a qualche tempo fa, imperversavano nel Mediterraneo ‘salvando’ i migranti:
“Le ONG fanno parte di un sistema profondamente sbagliato, che affida la porta d’accesso all’Europa a trafficanti che sono criminali senza scrupolo. Questo è l’aspetto sbagliato delle cose che non risponde né a senso di umanità, né di solidarietà. E non parlo di inchieste in corso, non lo farei con i giornalisti ma di un fenomeno generale”.
Ancora Zuccaro sulle dimensioni di questo fenomeno:
“Le dimensioni del traffico organizzato dei migranti non sono una variabile dipendente soltanto dal volume della domanda, che potenzialmente è inesauribile, e da quello dell’offerta. Ma sono in buona misura condizionate dalle risposte a livello politico, e in minima parte a livello giudiziario, che vengono adottate dalla controparte che più di tutte è coinvolta, e cioè l’Italia”.
Ancora il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania a proposito dei controlli:
“Se le autorità italiane rinunciano al controllo del flusso migratorio e se le misure adottate non vengono coerentemente applicate da tutte le componenti del sistema Italia, allora il fenomeno sarà esclusivamente governato dalle organizzazioni criminali che operano in Libia in un regime di monopolio”.
Ci ‘piove’ sul fatto che c’è chi ha guadagnato una barca di soldi con il sistema delle navi? Si offende qualcuno se diciamo che è presente una grande ‘nostalgia’ per ripristinare il sistema delle navi?
Ancora: l’enorme massa di denaro incassata da chi ha governato il sistema è rimasta in Africa o ha anche preso la via dell’Europa e, magari, dell’Italia? Chi sono questi criminali che hanno gestito e gestiscono tutt’oggi il sistema?
Per spezzare alla fonte questo sistema delle navi perché non organizzare un sistema di trasporto migranti con un ponte aereo, a spese dell’Unione Europea? Questo consentirebbe di evitare l’esborso, da parte dei migranti, di 3-4 mila euro. E, soprattutto, si eviterebbero i rischi per i migranti.
O, forse, il sistema che si cerca ad ogni costo di mantenere deve restare imperniato sulle navi – e sui rischi per i migranti – per consentire a qualcuno di continuare a lucrare guadagni impressionanti, visto che il numero di migranti da far emigrare dall’Africa in Europa è “potenzialmente inesauribile”?
Tra l’altro, organizzando un ponte aereo con l’Europa, i migranti non dovrebbero passare tutti per l’Italia. In ragione della possibilità di accoglienza di ogni Paese europeo, gli aerei con i migranti farebbero tappa nel Paese disposto ad accogliere gli stessi migranti.
Perché chi espone queste considerazioni e pone certe semplici domande viene subito bollato come “razzista” da una certa sinistra italiana e da una carta parte dal mondo cattolico? Attenzione: il discorso non riguarda solo il sistema affaristico creato in Italia con l’assistenza (che coinvolge il mondo cattolico), ma attiene soprattutto all’intero sistema che parte dall’Africa, ma che, con molta probabilità, non ha ‘testa’ solo in Africa.
Perché le forze politiche italiane che difendono il sistema navi-migranti hanno regalato al leader della Lega, Matteo Salvini, una straordinaria rendita di posizione che sta consentendo questa forza politica di diventare la prima in Italia?
Anche in questo caso la tesi filantropica di una certa sinistra italiana, o presunta tale, non regge. Com’è possibile che una ‘sinistra’ che ha massacrato i lavoratori – dall’attacco allo Statuto dei lavoratori al Jobs Act – si trasformi in ‘umanitaria’ verso i migranti?
Fine dei Mattinali dedicati all’Unione Europea (i precedenti sono il MATTINALE 318 e il MATTINALE 319)
Foto tratta da genovaquotidiana.com
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