In poche righe il filosofo e commentatore, Diego Fusaro, mette a nudo la malafede delle presunta sinistra italiana, ormai in liquidazione, che utilizza la lotta al fascismo che non c’è più per tentare di nascondere il fatto di essere passata al servizio del liberismo. Le parole di Pier Paolo Pasolini e di Johann Gottlieb Fichte
Questa fase storica verrà ricordata anche per una folta schiera di intellettuali che, per stupidità o tradimento, hanno lottato contro il fascismo assente e, insieme, legittimato le politiche liberiste come democratiche e non fasciste. L’aveva già detto Pasolini: il potere non è più clerico-fascista, ma edonista, consumista, in una parola liberista. Chi combatte il primo, che non c’è più, senza dire nulla sul secondo, che prospera, è un utile servo del potere.
Diego Fusaro, filosofo e commentatore
Sulla propria pagina Facebook Fusaro riporta due citazioni.
La prima è un passo di un’intervista rilasciata dallo stesso Pier Paolo Pasolini in un’intervista del dicembre 1974:
“Buona parte dell’antifascismo di oggi, o almeno di quello che viene chiamato antifascismo, o è ingenuo e stupido o è pretestuoso e in malafede: perché dà battaglia o finge di dar battaglia ad un fenomeno morto e sepolto, archeologico appunto, che non può più far paura a nessuno. Insomma, un antifascismo di tutto comodo e di tutto riposo”.
La seconda citazione è un passo tratto dal “Sistema di etica” di Johann Gottlieb Fichte:
“Guardati dall’assecondare, per interesse o per brama di gloria presente, il gusto corrotto del tuo tempo: sforzati di rappresentare l’ideale che sta davanti alla tua anima, e dimentica tutto il resto”.
Foto tratta da wsimag.com