Quante storie per i disagi lungo le strade, le autostrade e le linee ferroviarie della Sicilia! Riuscite a immaginare quanto sarebbe noiosa la vita se l’autostrada Palermo-Catania fosse senza interruzioni, se l’autostrada Messina-Catania non cadesse a pezzi, senza gli eterni appalti targati CMC e se nei treni che percorrono la nostra Isola non si soffrisse il caldo per assenza di aria condizionata e finestrini rotti? Pensiamo positivo…
ANAS, CAS, Ferrovie, CMC: chi tra questi soggetti che operano nel settore trasporti rende la Sicilia più ‘felice’?
Sull’autostrada Palermo-Catania i lavori vanno avanti, gli automobilisti, no. Rallentamenti. meglio così: chi va piano va sano e va lontano. Così l’ANAS elimina, alla radice, la possibilità di incidenti. Prevenire è meglio che curare…
Sull’autostrada Messina-Catania – tra le più trafficate della nostra Isola – opera il CAS, il Consorzio Autostrade Siciliane. Che succede di bello? Lo raccontano Antonio De Luca e Valentina Zafarana, deputati regionali del Movimento 5 Stelle:
“Da notizie di stampa apprendiamo che si sarebbe sfiorata ancora una volta la tragedia, a ulteriore conferma di quanto sia pericolosa l’autostrada Messina-Catania, lasciata in condizioni critiche, con emergenze che attendono da anni di essere risolte”.
I due parlamentari regionali commentano la storia di un grosso cavo dell’impianto elettrico che, stanco di solitudini e di catene (sembra che il covo sia un lettore espressionista di Quasimodo) “si è staccato in galleria al km 38, in direzione Messina – scrivono i due deputati – e si è adagiato sul rimorchio di un camion in transito, paralizzando la circolazione”.
“È il secondo caso che si verifica in settimana, dopo il cartello stradale che si è staccato in prossimità dell’uscita Messina Sud-Tremestieri – si legge sempre nel comunicato di Antonio De Luca e Valentina Zafarana -. Cantieri, restringimenti, deviazioni e carenze strutturali ormai evidentissime mettono ogni giorno a rischio l’incolumità di chi transita sulla A18, mentre non arrivano concrete assunzioni di responsabilità da parte del CAS e della Regione siciliana, competenti su questa importante arteria stradale”.
Via, un po’ di brivido non guasta: almeno si avverte il brivido della vita. Che debbono dire gli automobilisti della Palermo-Agrigento e della Agrigento-Caltanissetta condannati a transitare a passo di lumaca dalla crisi della CMC?
A proposito: ci hanno riferito che la CMC, nonostante la crisi, si occuperà di nuovi lavori in Sicilia: non abbiamo capito se stradale e ferroviari. Questa sì che è una bella notizia. Ne sapremo qualcosa in più dal grande e lungimirante assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone.
Intanto sul quotidiano on line tempostretto.it leggiamo una notizia che ci dà la misura della grande ‘spiritualità’ che si respira in alcuni treni che collegano Messina con Palermo. A quanto si dice, i passeggeri di questi, complice l’edonistica aria condizionata, erano diventati preda del più becero materialismo. Da qui l’eliminazione dell’aria condizionata e il blocco dei finestrini: due opzioni che, facendo aumentare la temperatura, hanno fatto crescere la ‘spirituaità’.
“In molte carrozze – dice a tempostretto.it Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars per Fratelli d’Italia – l’aria condizionata risulta assente o poco funzionante e questo, se si aggiunge al blocco dei finestrini, causa un problema serio visto le temperature di queste settimane superiori ai 30 gradi. La tratta Messina-Palermo è una di quelle più trafficate da turisti e lavoratori pendolari. I ritardi dovuti alla mancanza del raddoppio ferroviario tra Patti e Cefalù – di impossibile realizzazione per motivi di spazio – creano già di per sé una cornice frustrante per i tanti viaggiatori”.
Come potete notare, il parlamentare coglie solo l’aspetto materialista-utilitarista di questa vicenda, e non si accorge di quanto sia importante la calura per riportare l’animo umano lungo i sentieri della spiritualità.
Di questo dobbiamo ringraziare le Ferrovie che in Sicilia dispensano ‘spiritualità’ anche grazie ai fondi europei destinati alla nostra Isola.
Per questo giudichiamo fuori luogo l’interrogazione che il deputato Catalfamo ha rivolto al solito assessore Marco Falcone. Lasciamo lavorare le Ferrovie in Sicilia, il caldo nelle carrozze ferroviarie porta consiglio…
Foto tratta da pinterest.co.kr
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