Domenica ricorderemo un grande siciliano nato a Palermo nel 1908: Antonio Canepa, fondatore e comandante dell’EVIS, l’Esercito dei Volontari per l’Indipendenza della Sicilia, caduto con due giovani seguaci in seguito ad un agguato a Randazzo il 17 giugno del 1945. Quest’anno una manifestazione all’insegna dell’unità tra tutti i movimenti e le associazioni che si richiamano ai valori dell’Indipendentismo siciliano. La conferenza stampa nel Palazzo Reale di Palermo
Nei giorni scorsi su I Nuovi Vespri Fabio Petrucci ha raccontato perché, oggi, è importante ricordare Antonio Canepa, il leggendario comandante dell’EVIS, l’Esercito dei Volontari per l’Indipendenza della Sicilia, ucciso in un agguato il 17 giugno del 1945 dalle parti di Randazzo, per la precisione in contrada Murazzu Ruttu (QUI L’ARTICOLO DI PETRUCCI). Stamattina, a Palermo, presso la Sala Rossa di Palazzo Reale – la sede del Parlamento dell’Isola – è stata presentata la manifestazione per ricordare il grande patriota della nostra terra, leader indiscusso del Separatismo siciliano.
Il programma è stato illustrato da Fonso Genchi e da Antonio Fricano, protagonisti, insieme a tanti altri siciliani della bella e partecipata manifestazione che si è tenuta a Palermo lo scorso 30 marzo in occasione del 737esimo anniversario della Rivolta dei Vespri Siciliani (QUI IL NOSTRO ARTICOLO).
Fonso Genchi ha ripercorso la nascita del movimento che ha portato alla citata manifestazione dello scorso 30 marzo. Tutto è nato sulla rete, che oggi è il luogo dove passa l’informazione snobbata dai ‘Grandi giornali’. Informazione senza mediazione, senza filtri. E sulla rete nascono ‘mondi’ che non trovano sui tradizionali mezzi d’informazione: stamattina, per esempio, complice un incontro a Palazzo d’Orleans – sede del Governo regionale siciliano – di giornalisti ce n’erano pochi.
Ma a Palermo, lo scorso 30 marzo, di persone, invece, ce n’erano tante. “Ed è per questo – ha detto Genchi – che abbiamo deciso di continuare, di proseguire nel solco dell’esperienza del 30 marzo. Cominciando con la manifestazione per ricordare Antonio Canepa”.
La manifestazione si svolgerà il 16 giugno a Randazzo. Si partirà dal cippo di Murazzu ruttu per proseguire fino a Randazzo, davanti al Municipio. Verrà formalizzata al Comune di Randazzo la richiesta di dedicare una via ad Antonio Canepa.
Il lavoro svolto ha dato i suoi frutti, se è vero che sono 25 i soggetti che hanno aderito alla manifestazione di domenica 16 giugno. Eccole qui di seguito:
1. Associazione Sicilia-Catalunya
2. La Sicilia ai Siciliani
3. Gran Sicilia
4. 360EcoNews
5. Siculomania
6. Ass. Cult. Trinakria sez. Ducezio
7. M.I.S.
8. F.N.S.
9. Partito del Popolo Siciliano
10. Centro Zabut
11. Ass. Cult. Sicilia Stupor Mundi
12. Centro Studi Acitrezza
13. Siciliani Liberi
14. C.A.S.S.
15. Unione Mediterranea (Sicilia)
16. Ass. Cult. Il Vessillo del Vespro
17. L’Altra Sicilia
18. Gruppo Jasmin
19. Antudo
20. Ass. Cult. Sympathy Group
21. Terra e LiberAzione
22. Movimento dei Forconi (Morsello)
23. La Sicilia e i Siciliani per lo Statuto
24. Ass. Aurora 2000
25. Centro Studi “Antonio Canepa”
Genchi ha citato una manifestazione di qualche anno fa – Cu ci veni a Palermo lu 30 di marzu – promossa dal compianto Santo Trovato, grande siciliano ed esponente di primo piano del mondo sicilianista (QUI UN NOSTRO ARTICOLO SU SANTO TROVATO). E ha ricordato che, negli ultimi anni, molte associazioni siciliane si sono spostate dall’autonomismo all’indipendentismo siciliano. Ed è anche logico: con un’Autonomia siciliana tradita e ‘assassinata’ dagli ascari, ad essere autonomisti in Sicilia, oggi, si rischia la promozione, d’ufficio a ‘guardiani del bidone’…
E se il 30 marzo scorso, ha ricordato Genchi, “abbiamo detto a chiare lettere che non volevamo alla manifestazione esponenti dei partiti politici tradizionali legati a Roma, lo stesso discorso vale per la manifestazione di domenica 16 giugno”.
Antonio Fricano è partito dal celebre libro scritto da Antonio Canepa nel 1942: “La Sicilia ai Siciliani”. Una pubblicazione che Fricano ha definito molto “attuale”, soprattutto in tempo di ascarismo e di politici senza dignità che, dopo aver gozzovigliato, per decenni, da privilegiati, nella politica-politicante che ha affamato la nostra Isola, cercano oggi senza ritegno di vestire i panni degli “autonomisti” e qualcuno persino dei “sicilianisti”.
L’incontro ha offerto l’occasione per parlare dell’attentato che costò la vita ad Antonio Canepa – che lo ricordiamo era nato a Palermo il 25 ottobre del 1908 ed è stato un fiero antifascista e partigiano – e a due giovanissimi separatisti: Carmelo Rosano e Giuseppe Lo Giudice (QUI PER SAPERNE DI PIU’ SU ANTONIO CANEPA).
Fricano ha ricordato che l’eccidio di Randazzo arrivò otto mesi dopo la strage del pane di Palermo, quando l’esercito sabaudo sparò sulla folla inerme affamata, ammazzando 24 persone e ferendone 158! (QUI UN NOSTRO ARTICOLO SULLA STRAGE DEL PANE DI PALERMO).
“Sulla strage di Randazzo, a distanza di tanti anni – ha sottolineato Fricano – ci sono ancora tanti punti oscuri -. Per esempio: com’è possibile che non sia mai stata effettuata l’autopsia?”.
Paolo Valentini, di TerraeLiberAzione, ha ricordato che alla manifestazione di domenica 16 giugno sarà presente anche l’ingegnere Giuseppe ‘Peppino’ Mignemi, oggi 94ene, che fu accanto a Canepa (QUI UN NOSTRO ARTICOLO SU MIGNEMI).
Roberto La Rosa ha sottolineato l’importanza dell’unità, se è vero che domenica prossima tutti i movimenti sicilianisti e indipendentisti saranno uniti per ricordare il Comandante dell’EVIS.
Se volete approfondire i tanti misteri che, ancora oggi circondano l’attentato che costò la vita ad Antonio Canepa potete leggere gli articoli allegati di seguito.
Perché, oggi, per la Sicilia, è importante ricordare la figura di Antonio Canepa
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