Nel quadro di una legge sulla pesca sulla quale per ora sospendiamo il giudizio, l’Assemblea regionale siciliana ha approvato un provvedimento che punta a tutelare le ‘Feluche’, tradizionali imbarcazioni che operano nello Stretto di Messina per la pesca del pescespada. Iniziativa voluta fortemente dalla parlamentare grillina Valentina Zafarana. La storia di queste imbarcazioni il cui nome tradisce un’origine araba
Ogni tanto anche l’Assemblea regionale siciliana fa qualche cosa utile. E’ raro, ormai: ma succede. E’ il caso del riconoscimento per gli operatori delle ‘Feluche’, le imbarcazioni tipiche messinesi con quali viene praticata la tradizionale pesca del pescespada.
Il Parlamento siciliano ha approvato nei giorni scorsi una legge che disciplina della pesca mediterranea. Su questa legge sospendiamo il giudizio, perché il problema della pesca in Sicilia e, in generale, in tutta l’Italia, è legato a cervellotici regolamenti dell’Unione Europea che, in alcuni casi, a nostro modesto avviso, non hanno né capo né coda (ne abbiamo parlato anche IN QUESTO ARTICOLO).
Tuttavia in questa legge regionale c’è un parte interessante – per la
“Il pescespada pescato dalle ‘Feluche’ dello Stretto – ricorda la parlamentare Valentina Zafarana – è una delle produzioni-simbolo della città di Messina. L’ok alla legge è un grande riconoscimento per l’intero settore. I pescatori delle ‘Feluche’ sono oltre 60, altamente qualificati, mentre l’indotto che si crea sulle due sponde dello Stretto è molto più ampio, se pensiamo anche ai ristoranti locali che vivono quasi tutto l’anno di piatti realizzati con questo pescespada e a chi vorrà implementare l’offerta turistica tra le due sponde dello Stretto, vantando come attrattiva queste barche uniche”.
“La legge – aggiunge Valentina Zafarana – punta a definire e tutelare l’identità e la specificità della pesca delle ‘Feluche’, attraverso la valorizzazione e il sostegno delle attività degli imprenditori ittici. La salvaguardia e la promozione del sistema e del prodotto ittico permetterà di tutelare il mercato e valorizzare il pescespada dell’area dello Stretto di Messina, un prodotto che rientra a pieno titolo nelle eccellenze enogastronomiche siciliane”.
“La legge prevede inoltre – dice ancora la parlamentare regionale grillina – risorse e strategie per diversificare il reddito dei pescatori impiegati nel sistema di pesca delle ‘Feluche’, con lo sviluppo di attività complementari o connesse, come formazione degli operatori, istituzione di marchi di tutela, campagne di informazione per i consumatori e progetti orientati al turismo, oltre che per la ricerca scientifica, storica, etnografica e antropologica sulla pesca tradizionale del pescespada e delle altre specie di grandi pelagici nell’area dello Stretto”.
E a proposito della storia e degli aspetti di questa particolare tipologia di pesca che da tanto tempo va in scena nello Stretto di Messina ci sembra quanto mai opportuno mettere a disposizione dei nostri lettori come Wikipedia racconta la storia delle ‘Feluche’:
“La feluca (dall’arabo ﻓﻠﻮﻛﻪ falu:ka; a sua volta dal greco epholkion “palischermo, scialuppa”) è un’imbarcazione a vela di ridotte dimensioni (normalmente può portare una decina di passeggeri più un paio di persone di equipaggio). Può avere una o due vele latine. L’albero è inclinato verso la prua. Le feluche sono diffuse in molte regioni del Vicino Oriente e del Nordafrica; per le loro caratteristiche sono adatte soprattutto alla navigazione sotto costa o in acque interne, e in effetti se ne trovano soprattutto sul Mar Rosso e sul Nilo. Oggi esse sono obsolete, e per gli usi commerciali sono state di norma sostituite da più moderne barche a motore, ma vengono tuttora utilizzate in alcune circostanze, per esempio ad uso turistico in località come Assuan o Luxor”.
“Questo tipo di imbarcazione – leggiamo sempre su Wikipedia – ha trovato largo uso anche nella tradizione siciliana e calabrese. Una sua moderna variante, infatti, viene utilizzata ancora oggi per la pesca del pescespada nello Stretto di Messina, sotto forma di un grosso peschereccio con un’alta torre per l’avvistamento del pesce ed una passerella per l’arpionaggio. Fino a qualche decennio fa venivano utilizzate ancora le feluche di modello tradizionale, simili a quelle arabe, che caddero in disuso con l’avvento delle grosse barche a motore”.
Foto tratta da riservacapopeloro